Agricoltura di precisione, una nuova frontiera: le mappe di resistività dei suoli
Tradizionalmente in agricoltura i campi sono gestiti in maniera uniforme, ovvero ogni zona del campo riceve la stessa quantità di fertilizzante, antiparassitario, diserbante, acqua e seme, senza tener conto delle esigenze della coltura che variano a seconda di come varia il suolo all’interno del campo stesso. Raramente i campi sono omogenei; al contrario è frequente rilevare all’interno di uno stesso campo forti variazioni di qualità e resa dei prodotti.
Il concetto di variabilità
Il concetto di variabilità rappresenta il principio sui cui si basa l’agricoltura di precisione, cioè quella tecnica di gestione differenziata dei fattori colturali all’interno dei campi che tiene conto delle effettive esigenze della pianta in base alle caratteristiche biofisiche e chimiche del suolo.
Il punto di partenza per l’agricoltura di precisione è quindi la conoscenza della variabilità in campo.
Le mappe di resa non bastano
L’adozione di questa tecnica parte in genere dalle mappe di resa; tuttavia i fattori che determinano una variazione di risposta produttiva della coltura sono differenti, e avere informazioni riguardo alla variabilità delle caratteristiche geo-pedologiche fornisce un’informazione molto precisa e di pratica utilità.
Perché si misura la resistività elettrica
La misura della resistività elettrica o del suo inverso (la conducibilità elettrica) rappresenta ad oggi la tecnica più utilizzata per la caratterizzazione in maniera veloce e precisa delle caratteristiche di suolo.
Il risultato immediato di un’indagine di tipo elettrico è una mappa della superficie indagata con una scala colore di tipo arcobaleno, con i valori minimi indicati in blu e i valori massimi in rosso, corrispondenti al parametro misurato (resistività elettrica).
La misura della resistività elettrica, in assenza di condizioni di salinità, è correlata a proprietà come il contenuto in argilla e contenuto idrico, che sono tra i principali fattori in grado di influenzare la produzione delle colture.
Individuare zone uniformi di suolo
L’analisi di resistività permette quindi la suddivisione della superficie indagata in zone uniformi di suolo, consentendo di applicare le tecniche dell’agricoltura di precisione anche in assenza di dati di resa. Le zone uniformi sono normalmente sottoposte a campionamento e analisi fisico-chimiche per valutarne esattamente le potenzialità e le caratteristiche pedologiche.
Come leggere i dati di resistività
Le zone meno resistive, normalmente rappresentate in blu, sono le zone in cui il suolo si oppone meno al passaggio di corrente e corrispondono alle zone in cui il contenuto in argilla è più elevato e le riserve idriche e nutrizionali sono maggiori, ma anche maggiormente vulnerabili alla compattazione e al ristagno.
Le zone più resistive, per consuetudine indicate in rosso, al contrario presentano caratteristiche opposte alle precedenti all’interno del campo.
A chi rivolgersi
Soing (www.soing.eu – tel. 0586/426710) realizza la mappatura della variazione della resistività del suolo con il metodo ARP (brevetto europeo della Geocarta Sa) e la mappatura della vigoria fogliare con il sensore Greenseker. Entrambi i servizi sono gestiti e guidati grazie a una moto quad 4×4 attrezzata al meglio per eseguire le indagini.