Anticipo Pac, Agea non ha pagato tutti. Il motivo non si sa, ma nessuno protesta

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Fatta eccezione per coloro che presentano anomalie nella domanda Pac, ben visibili sul portale Sian, tutti gli altri agricoltori entro il 30 novembre 2015 avrebbero dovuto ricevere l’anticipo del 70% dei pagamenti Pac 2015, così come stabilito da apposito decreto. Invece mancano all’appello ancora tantissimi pagamenti che non sono stati recapitati a coloro che hanno la domanda in regola e che avevano fatto giustamente affidamento a quelle somme a loro dovute entro una data ben stabilita.

Un episodio gravissimo che genera forti discriminazioni

Il fatto è di una gravità inaudita e interessa un po’ tutte le regioni italiane, con casi eclatanti in alcune, dove la maggior parte degli imprenditori – e non una minima percentuale – non ha visto nemmeno un euro.

Ma anche dove gli anticipi sono arrivati nella maggioranza dei casi, non si capisce perché alcuni agricoltori, pur in perfetta regola con la domanda, sono stati esclusi. Con quale criterio sono state fatte simili discriminazioni?

Agea, e anche questo è molto grave, al momento non ha fornito alcuna spiegazione ufficiale sui mancati pagamenti e sembra che anche le organizzazioni agricole non si siano date molto da fare per chiedere lumi ad Agea e fornire spiegazioni agli agricoltori che si trovano a fronteggiare l’ennesima emergenza.

Le organizzazioni agricole devono mobilitarsi al più presto

D’accordo che siamo in pieno clima festivo, ma l’allarme e le pressioni su Agea dovevano scattare già qualche settimana fa, dato che la scadenza fissata per l’erogazione dell’anticipo Pac era la fine di novembre e già a metà novembre c’erano chiari sentori che nella macchina burocratica dello Stato c’era qualcosa che non funzionava.

Ci auguriamo che qualche civile protesta si levi in maniera compatta e determinata dal mondo degli imprenditori agricoli per sollecitare chi li rappresenta a darsi da fare per ottenere prima qualche risposta dovuta, e subito dopo per accelerare i tempi dei pagamenti, perché siamo agli inizi di una nuova campagna e gli agricoltori hanno bisogno di liquidità per affrontare i nuovi acquisti.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


4 commenti

  • Andrea

    28 Dicembre 2015 at 3:23 pm

    Esatto…. Qui da noi nel Piacentino hanno dato la colpa ai controlli sulla condizionalità e se è vero quello che dicono, la pac arriverà ad Aprile.
    Poi io essendo nuovo agricoltore e avendo effettuato l’accesso alla riserva nazionale non ho ancora i titoli esatti assegnati, pare che li assegnino tra Gennaio e Febbraio al termine dell’attività istruttoria in corso da parte degli organismi pagatori

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  • wincester

    28 Dicembre 2015 at 7:16 pm

    Siamo veramente arrivati a fondo inviterei i signori che gestiscono i vari pagamenti ad accelerare gli acreditamenti visto che siamo giunti a dare fondo ai risparmi

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  • Mentecante

    29 Dicembre 2015 at 2:22 pm

    Ormai siamo al collasso si ci mette pure l’agea che non paga , voglio capire se uno ha la domanda con qualche anomalia ma così è troppo . Speriamo nella befana (a cosa siamo ridotti ) quello che è il settore primario (ormai solo sulla carta) è diventato una giungla. la speculazione che è in atto sul grano duro vedi costo del seme in confronto al prezzo attuale del grano è una vergogna, e nessuno si preoccupa di tutto questo. Ma non dico i sindacati di categoria che ormai non servono più a nulla tranne che a chiederti soldi , ma le istituzioni dove sono finite?

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  • Agricoltore89

    27 Gennaio 2016 at 5:24 pm

    Siamo veramente in una situazione insostenibile , al 27 gennaio non abbiamo ricevuto neanche un euro. Ogni anno sempre peggio e mai un avviso. Ma come si può andare avanti così ?

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