Boom del biologico: in 9 anni crescita senza sosta a doppia cifra e forti incentivi dai PSR

I consumatori ci credono e gli agricoltori rispondono. Il mercato totale del biologico vale 4.310 milioni di euro, con una crescita in un solo anno del 16%, e offre lavoro a 60 mila operatori (nostro record in Europa), che sono aumentati in un anno del 8,2%.
Già oltre 1,5 milioni di ettari coltivati
Negli ultimi dieci anni hanno chiuso 1,5 milioni di aziende agricole convenzionali, mentre le biologiche crescono: siamo già a 1,5 milioni di ettari coltivati (+7,5% rispetto allo scorso anno), che vuol dire +37% rispetto al 2011.
Al Sana di Bologna, la più importante manifestazione del settore, girando tra gli stand si è visto che il “bio” è un settore sempre più vivace e che stimola l’agricoltore, che si impegna ad aumentare l’offerta per soddisfare le richieste di un consumatore che non smette mai di chiedere novità.
Tanti prodotti alternativi e nuove opportunità per la campagna
Farine alternative, birre artigianali, vini senza solfito, ma anche latte di origine vegetale, spezie fresche come curcuma e zenzero, prodotti senza glutine, paste ottenute con miscele di ceci, favino e pisello, cioè senza i cereali. E al fianco dei grani antichi ci sono colture alternative da coltivare come quinoa, amaranto, canapa e un cereale esotico di origine etiope come il teff. Queste alcune delle opportunità molto interessanti offerte dal biologico, che rappresentano delle vere e proprie opportunità per gli imprenditori agricoli.
Attenzione alla misura 11 dei Psr
I Psr regionali hanno dedicato una misura specifica al biologico, la M 11 per l’avviamento e il consolidamento dell’agricoltura biologica, che sta catturando l’attenzione degli agricoltori. Per fare un esempio, solo in Puglia le aziende bio sono passate da 6 mila a 10 mila proprio grazie ai nuovi Psr.
In particolare, la sottomisura 11.1 finanzia la conversione da azienda convenzionale ad azienda biologica, con un supporto finanziario per coprire in parte i maggiori costi dei primi 5 anni di attività e con sostegni maggiorati per gli allevatori da latte e da carne. Per fare un esempio concreto, in Emilia-Romagna il premio in più per chi fa latte è di 425 euro/ha di superficie biologica coltivata e per chi fa carne 370 euro/ha, che si aggiungono ai 126 euro/ha per coloro che hanno foraggere e ai 168 euro/ha se si hanno seminativi. L’agricoltore che si converte al biologico, sempre per restare in Emilia-Romagna, se coltiva ortive percepisce 434 euro/ha/anno, se coltiva vite e fruttiferi minori 630 euro/ha/anno e se coltiva arboree principali 742 euro/ha/anno.
Ma le cifre variano da regione a regione, quindi consigliamo a chi fosse interessato di documentarsi nel PSR della propria regione al capitolo che riguarda la misura M 11.
Naturalmente, anche un’azienda che è già iscritta al biologico non viene dimenticata dai PSR regionali con la sottomisura 11.2, che prevede incentivi inferiori ai precedenti ma comunque molto interessanti.