Come concimare il frumento all’uscita dell’inverno: i consigli agronomici giusti, senza eccedere nei costi

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I cereali autunno-vernini in accestimento, più o meno avanti a seconda dell’epoca di semina, richiedono azoto e a volte si abbina anche una dose di fosforo con un concime binario tipo 25.10.

Quando usare l’azoto a pronto effetto

Se il cereale all’uscita dall’inverno appare clorotico, sottolinea Valerio Bucci (coordinatore tecnico di Terremerse), con un investimento ridotto e un accestimento stentato si deve somministrare una forma azotata a pronto effetto, quindi in forma nitrica, così da superare velocemente lo stress. Si possono fornire per esempio 200-250 kg/ha di nitrato di calcio oppure 100-150 kg/ha di nitrato ammonico.

Se il frumento è in buona salute

Se invece i seminati sono in buona salute, con un accestimento ben avviato, si può attendere e distribuire l’azoto a metà-fine accestimento con una quota pari al 25-30% del totale di azoto previsto per tutto il ciclo della coltura, impiegando urea o nitrato ammonico.

Se si usa un azoto a cessione graduale si può aumentare, in questa fase, la dose di somministrazione al 40-60% della dose totale. Se poi si fa grano di alta qualità, quindi volendo avere un tenore proteico importante, successivamente sarà necessario riservare una quota di 25-30 unità di azoto/ha da distribuire in concomitanza con la fase di spigatura.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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