Frumento, con la nuova tecnica Qualidose semine precoci con meno semente

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Qualidose è una nuova tecnica brevettata da Apsov che prevede dosi a numero ridotto di semi (una dose = 750 mila semi per il frumento tenero e 500 mila semi per l’orzo) abbinate a una tecnologia di concia speciale composta da ben quattro prodotti diversi:

  • Systiva, fungicida che oltre ai funghi, nel corso della germinazione del seme, controlla i patogeni fogliari nel corso della successiva face vegetativa del cereale.
  • Lotus 600 FS, insetticida per la protezione da insetti del suolo, afidi, cicaline, vettori di virus.
  • Teprosyn Zn/P, concime che favorisce germinazione e sviluppo della piantina.
  • Sepiret Silver, pellicolante per ridurre la polverosità e migliorare la scorrevolezza del seme nella seminatrice.

La densità di semina con Qualidose è di quattro dosi/ha, pari a 300 semi/mq per frumento e 200 semi/mq per orzo.

Una prova in campo dimostra che Qualidose funziona bene

Ma questa nuova tecnologia funzionerà davvero? L’Università di Torino ha svolto una prova di confronto con la tecnica tradizionale in quattro ambienti diversi (Cuneo, Torino, Pavia, Ravenna) e con terreni differenti (dal franco sabbioso all’argilloso e al limoso). E con due epoche di semina, precoce e normale.

Con la concia Qualidose nelle due epoche di semina è stata adottata la stessa densità di 300 semi/mq, mentre con la tecnica standard in epoca precoce sono stati messi a dimora 350 semi/mq e con la tardiva 450 semi/mq.

Pur con un ridotto numero di semi pari a un terzo, la strategia Qualidose ha portato a maturazione 565 spighe/mq, cioè lo stesso numero della tecnica standard, con una resa di granella superiore di 11 ql/ha rispetto alla tradizionale. La tesi più produttiva è stata quella con Qualidose in epoca di semina precoce, con 93,8 ql/ha contro 8,25 della tecnica tradizionale.

L’elevata protezione del seme dalle diverse patologie e l’effetto starter del Teprosyn e stimolante di Systiva su varietà di frumento dotate di elevata capacità di accestimento, hanno dimostrato di poter compensare un investimento iniziale apparentemente modesto.

In conclusione, adottare conce innovative permette di ampliare la finestra di semina, mantenendo più costanti ed elevate le potenzialità produttive della coltura. Invece la concia standard consente rese adeguate solo in condizioni ottimali di epoca di semina e di investimento iniziale, quindi un anticipo eccessivo della semina senza un’adeguata protezione può compromettere l’andamento della coltura.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


2 commenti

  • il barbacane

    1 Settembre 2016 at 2:22 pm

    Tutto vero, ma una prova in campo di un anno non è sufficiente a dimostrare la validità di “qualidose”. Tra alcuni anni sarà possibile valutare il vantaggio in termini percentuali.

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    • Roberto Bartolini

      2 Settembre 2016 at 2:27 pm

      Gentile lettore, abbiamo segnalato una novità e una prova effettuata in campo che ha dato risultati soddisfacenti. Sappiamo bene anche noi che un anno non dice nulla di definitivo, ma ci auguriamo ci sia qualche agricoltore disposto a provare su un po’ di terra questa e altre novità che di tanto in tanto segnaliamo. Infatti bisogna ogni anno provare qualcosa di nuovo, altrimenti non progrediamo.
      Cordialità.

      Rispondi

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