Grano, Bellanova: ”Pagheremo gli arretrati del de minimis, avviato piano decennale”

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Nel 2016, ben tre anni orsono, gli agricoltori hanno presentato 6800 domande di aiuto de minimis per il grano (impegno di due anni per la filiera) e al luglio scorso erano state solo 200 quelle pagate dal Mipaaf. Ora il ministro Teresa Bellanova assicura che sono stati stanziati 40 milioni di euro dal 2020 al 2022 per sostenere i contratti di filiera, garantendo che verranno pagati presto anche tutti gli arretrati.

La promessa verrà mantenuta?

Prendiamo per buona l’ennesima promessa del ministro, sperando che non ripeta le distrazioni dei suoi predecessori, dal momento che ha varato insieme a tutti i protagonisti del settore grano duro (professionali agricole, stoccatori, pastai eccetera) un piano che va sino al 2030 per sostenere la filiera grano-pasta. Staremo a vedere cosa partorirà di concreto il tavolo di concertazione, sta di fatto che nel corso dell’incontro con la filiera è emerso un problema centrale della questione che riguarda la situazione dello stoccaggio in Italia.

I nostri centro di stoccaggio cereali sono un colabrodo

Il censimento Ismea recita numeri impietosi: su 1460 centri di stoccaggio censiti (silos e magazzini per lo più di capienza massima di 10.000 tonnellate), un quinto è stato costruito prima del 1970 e il 36% dopo il 1990, ma il 44% è stato costruito tra il 1970 e il 1990. Dunque si desume che il 64% dei nostri centri di stoccaggio ha più di 30 anni e ben due terzi non è stato mai oggetto di ampliamento, anche se qualche miglioramento è stato fatto, mentre il 57% non ha ricevuto alcun tipo di intervento.

Stoccaggio differenziato solo per pochi

Per quanto riguarda lo stoccaggio differenziato, che è la chiave per valorizzare il prodotto dell’agricoltore che lavora bene, non se ne parla perché le attuali strutture sono dotate per lo più di un’unica linea di lavorazione, che non permette di fare le famose partite separate per qualità. Dunque una politica di sostegno per ampliare e ammodernare i centri di stoccaggio si pone come una priorità nazionale. Che si mette ordinatamente in fila insieme alle altre mille priorità nazionali di cui parlano ogni giorno i nostri politici.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • SALVATORE

    19 Novembre 2019 at 4:28 pm

    Il ministro è stato di parola( non il predecessore che in data 20.12.2018 avevo promesso lo sblocco dei pagamenti) in quanto in data odierna ho ricevuto il pagamento dell’annualità 2017. saluti

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