Il controllo obbligatorio delle irroratrici e la taratura delle attrezzature agricole sono due cose diverse

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Il nostro recente articolo “Attrezzature per applicare i fitosanitari: ancora troppo poche quelle già revisionate” ha suscitato sulla nostra pagina Facebook molti commenti da parte dei lettori, alcuni dei quali rischiano tuttavia di creare ancora maggiore confusione e incertezza. Quindi è opportuno chiarire bene i termini della questione.

Il controllo funzionale va effettuato in un centro specializzato

Entro il 26 novembre 2016 tutte le attrezzature per la distribuzione di prodotti fitosanitari impiegate da operatori professionali devono essere sottoposte al controllo funzionale, che è cosa ben diversa dalla taratura. Il controllo funzionale va effettuato presso un centro autorizzato (si può consultare l’elenco sul sito dell’Enama) dove l’agricoltore si deve presentare con la macchina irroratrice ben pulita e con il trattore che viene normalmente utilizzato per i trattamenti fitosanitari in azienda.

Il rilascio di un attestato e dell’adesivo identificativo

All’irroratrice che ha superato il controllo funzionale viene rilasciato un “attestato di funzionalità” che la identifica in maniera univoca, un rapporto di prova in cui sono sintetizzati i principali risultati della verifica e un adesivo identificativo del superamento del controllo da applicare alla irroratrice.

Cosa prevede il PAN per la taratura delle irroratrici

Per quanto riguarda invece la taratura, il PAN (Piano Azione Nazionale) prevede due misure:

  • A.3.6, obbligatoria, eseguita dagli utilizzatori professionali registrando annualmente i dati su apposita scheda da allegare al registro dei trattamenti con riferimento alle attrezzature impiegate, alla data di esecuzione della regolazione, ai volumi di irrorazione utilizzati.
  • A.3.7, volontaria e strumentale, eseguita presso i centri prova a completamento delle operazioni di controllo con rilascio di apposito documento.

Dunque ribadiamo che il controllo funzionale è obbligatorio e non può essere effettuato dal singolo agricoltore o da chi non è abilitato e che coloro che non lo effettuano possono essere passibili di sanzione da 500 a 2000 euro. A coloro che ancora hanno dubbi in proposito consigliamo di cliccare, nel sito dell’Enama, sulla pagina “Controllo irroratrici” dove sono indicati anche i riferimenti dei centri prova abilitati.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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