La revisione della Pac scatta il 1° gennaio 2018, ma con poche modifiche

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La proposta di revisione della Pac 2014-2020 è già sui tavoli dei membri della Commissione europea dal settembre scorso e gli europarlamentari hanno tempo sino a fine marzo 2017 per presentare i loro emendamenti. Le novità entreranno in vigore dal 1° gennaio 2018 e sono contenute nel cosiddetto “Regolamento Omnibus”.

L’agronomo Angelo Frascarelli, docente dell’Università di Perugia ed esperto di Pac, commenta così l’Omnibus: «I cambiamenti proposti sono per lo più di natura tecnica e non modificano né il livello di sostegno agli agricoltori né gli strumenti della Pac. Dunque è una revisione molto “soft”».

Alcune novità introdotte nella Pac 2018

  • Agricoltore attivo. Potrebbe diventare facoltativo questo requisito per poter accedere agli aiuti.
  • Giovani agricoltori. L’insediamento per la prima volta in azienda può essere fatto da solo o congiuntamente con altri agricoltori. Abolizione del tetto massimo di ettari ammissibili all’aiuto, fissato ora in 90 ettari.
  • Strumento di stabilizzazione del reddito. Il sostegno è concesso quando il calo del reddito supera il 20% del reddito medio annuo del singolo agricoltore nei tre anni precedenti. Le compensazioni finanziarie da parte del fondo di mutualizzazione possono arrivare sino al 70% della perdita di reddito nel corso dell’anno. Si applica a tutti i settori.
  • Sostegno accoppiato. In caso di crisi dovuti a eccessi di produzione si potranno concedere aiuti accoppiati garantendo lo stesso ammontare percepito in un anno precedente, anche in caso di riduzione delle produzioni.

Due grosse incognite sulla Pac 2021-2027

Per quanto riguarda la nuova Pac 2021-2027, su di essa gravano due incognite: il quadro finanziario della Ue e la Brexit, che verosimilmente incide negativamente sull’ammontare della disponibilità finanziaria.

I cittadini europei guardano positivamente al ruolo dell’agricoltore ma chiedono ai produttori, in cambio di fondi pubblici, alcune contropartite come cibi sicuri, sostenibilità dei percorsi agronomici, benessere animale, tracciabilità eccetera. Tradotto in pratica, sempre più in futuro gli aiuti, forse minori degli attuali, saranno concessi a coloro che introducono o hanno già introdotto vere innovazioni nelle aziende agricole per garantire ciò che i cittadini pretendono ma anche per far quadrare i conti, vista la globalizzazione dei mercati.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


6 commenti

  • Casulli Giovanna

    18 Aprile 2018 at 2:57 pm

    Sono dipendente statale, possiedo titoli pac, ottenuti per successione da coltivatrice diretto, se li fitto ora con terreni sono sicura che mi tornano indietro .per quanto tempo li darò in fitto ?
    Voglio risposta urgente.

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    • Roberto Bartolini

      26 Aprile 2018 at 9:50 pm

      Il mio consiglio è di fare un contratto di affitto con scadenza a fine 2019, dal momento che dal 2020 le regole Pac potrebbero cambiare. Cordialità.

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  • Giuseppe

    30 Aprile 2018 at 3:10 pm

    Sono un dirigente scolastico è sto provvedendo con le mie sorelle alla divisione dei terreni di proprietà dopo il decesso di nostra madre. Preciso che nessuno è coltivare diretto o ha una impresa agricola. Come fare per poter coltivare ancora e vendere il prodotto della nostra terra ?? GRAZIE PER LA RISPOSTA. Cordialità. Giuseppe VERNI

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  • Donato

    30 Aprile 2018 at 9:13 pm

    Buoa sera io volevo chiderle una cosa ho una azienda zootecnica.o comprato un terreno di circa 35 ettari.tra cui bosco e pascolo.come devo fare per avere i titoli.Grazie

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    • Roberto Bartolini

      3 Maggio 2018 at 9:40 am

      Se il terreno che ha acquistato è senza titoli, può fare richiesta alla riserva nazionale oppure trovarli sul mercato da agricoltori che desiderano vendere i loro titoli. In ogni caso è opportuno che si rivolga a un ufficio di un’organizzazione professionale della sua zona oppure a un CAA per avere informazioni dettagliate e specifiche e così evitare errori od omissioni.

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  • Vitt47

    13 Maggio 2018 at 7:23 pm

    Buongiorno, vorrei acquistare un oliveto di mq. 5.780 con 150 piante di olivo in produzione nel comune di Castelnuovo Berardenga (Siena). Chiedo cortesemente se ci sono gli estremi per avviare un’azienda agricola.
    GRAZIE

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