Mais: con la subirrigazione aumentano i quintali e diminuiscono le emissioni

Ali gocciolanti, poste a 47 cm di profondità nel terreno e a 70 cm di distanza tra loro, con diametro di 22 mm e gocciolatoi ogni 30 cm, con portata nominale di 340 litri ogni 100 metri di manichetta, con una pressione di esercizio di 0,55 bar; tutto questo su terreno a sodo. Messo a confronto con un sistema di lavorazione tradizionale e irrigazione a scorrimento.
Il sistema ad ali gocciolanti è alimentato da un gruppo di pompaggio e di filtrazione posto ai lati degli appezzamenti che preleva acqua da un canale di irrigazione. Nell’impianto di subirrigazione è stato iniettato solfato ammonico ottenuto dallo strippaggio del digestato liquido proveniente da un impianto di biogas con titolo del 7% di azoto, per effettuare la fertirrigazione del mais a dosi frazionate nel corso del ciclo vegetativo. Il lavoro è stato realizzato dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Milano dal prof. Marco Acutis.
I risultati in campo
Con l’irrigazione a manichetta interrata e il sodo, la resa in granella di mais è stata superiore di 12,8 ql/ha rispetto al sistema tradizionale e con scorrimento, con una minore variabilità spaziale di produzione rilevata dalle mappe di raccolta e con una minima presenza di micotossine. L’azoto lisciviato che viene perso lungo il profilo del terreno è stato pari a 9 kg/ha per la goccia, contro i 73 kg/ha dell’appezzamento irrigato a scorrimento; inoltre l’acqua immessa tramite subirrigazione raggiunge la massima efficienza agronomica in quanto è immediatamente disponibile per le radici delle piante. Nell’appezzamento con sodo e subirrigazione si è rilevato un dimezzamento delle emissioni di CO2 in atmosfera, con valori di 211 kg/ha contro valori di 461 kg/ha nell’appezzamento con lavorazione tradizionale e scorrimento.
Anche questa sperimentazione in pieno campo – realizzata in provincia di Cremona, dove purtroppo è ancora lo scorrimento il sistema irriguo più diffuso – conferma che la subirrigazione con manichetta interrata offre vantaggi agronomici superiori all’ala gocciolante stesa in superficie, che richiede tutti gli anni l’acquisto del materiale da stendere in campo.