Niente PAC per gli agricoltori con nuove partite IVA

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È stata introdotta di recente una modifica sull’agricoltore attivo. La novità riguarda la partita IVA attivata in campo agricolo successivamente alla data del 1° agosto 2014, che equivale all’assenza di partita IVA. Quindi, dice Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, un agricoltore non è attivo e quindi non può ricevere la Pac se ha aperto una partita IVA dopo il 1° agosto 2014.

Ma c’è una via di scampo, perché il requisito di agricoltore attivo venga recuperato, se si dimostra che:

  1. L’importo annuo dei pagamenti è maggiore del 5% dei proventi ottenuti da attività non agricole.
  2. L’importo totale dei proventi ottenuti da attività agricole deve essere superiore a un terzo dell’importo totale dei proventi ottenuti nell’anno fiscale più recente.

La maggior parte degli agricoltori senza partita IVA rientrano in questi casi, ma hanno l’onere della prova in caso di verifica da parte di Agea.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


14 commenti

  • sandrino

    20 Marzo 2015 at 4:47 pm

    nel leggere il regolamento 639/2014 articolo 13 paragrafo 2 a), l’importo annuo dei pagamenti diretti è inferiore al 5% , mentre nell’articolo riportate maggiore del 5%. potreste spiegarmi meglio? grazie

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    • Roberto Bartolini

      23 Marzo 2015 at 5:52 pm

      Si tratta dell’ennesimo caso di interpretazione, in buona fede da parte sua, dell’assurdo “burocratese” che viene usato per scrivere in maniera poco chiara regolamenti peraltro molto complicati. Riportiamo il testo del Regolamento citato dal lettore.

      “In deroga al primo e al secondo comma, gli Stati membri possono stabilire criteri alternativi che consentono a un soggetto di dimostrare che le sue attività agricole non sono insignificanti ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 2, terzo comma, lettera b), del regolamento (UE) n. 1307/2013. Ai fini dell’articolo 9, paragrafo 3, lettera a), del regolamento (UE) n. 1307/2013, gli Stati membri possono decidere che le attività agricole costituiscono solo una parte insignificante delle attività economiche complessive di una persona fisica o giuridica, o di un’associazione di persone fisiche o giuridiche, utilizzando i metodi seguenti: a) l’importo annuo dei pagamenti diretti è inferiore al 5% dei proventi totali ottenuti da attività non agricole ai sensi dell’articolo 11 del presente regolamento nell’anno fiscale più recente per cui sono disponibili tali prove […]”

      Dunque l’attività agricola è ritenuta INSIGNIFICANTE, e quindi l’agricoltore non è attivo, se l’importo annuo dei pagamenti diretti è inferiore al 5% dei proventi da attività non agricola.
      In sintesi la questione va letta così: l’agricoltore è attivo se l’importo dei pagamenti diretti è maggiore del 5% dei proventi ottenuti da attività non agricole (come abbiamo scritto nell’articolo) perché qualora risultasse inferiore l’agricoltore NON E’ ATTIVO.

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  • Piero

    5 Aprile 2015 at 8:59 pm

    Salve le scrivo per avere delucidazione in merito alle superficie da me condotte e riconosciuti a pascolo con tara del 20/50% le spiego il mio caso io detengo 2 ha di pascolo arborato dove regolarmente un allevatore porta il proprio gregge al pascolo io ad oggi ho un titolo ordinario del valore di 2000,oo euro dal 2015 con questi requisiti percepirò l aiuto ?

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    • Roberto Bartolini

      7 Aprile 2015 at 9:29 am

      Purtroppo per sapere esattamente come stanno le cose occorre fare riferimento sia al decreto n. 6513 del 18 novembre 2014 sia al decreto 1420 del 26 febbraio 2015 (reperibili nel sito del Mipaaf o presso le organizzazioni agricole), che individua le diverse situazioni relative ai pascoli magri con tara dal 5 al 50%.
      In questo caso il vero problema è che la nuova Pac prevede che gli animali che pascolano siano intestati al richiedente dei pagamenti diretti Pac, quindi non è consentito il pascolamento di terzi.

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  • antonio88

    22 Dicembre 2015 at 4:56 pm

    Salve sig. Bartolini, volevo delle precisazioni inerenti alle nuove partite iva aperte nel 2015.Facendo degli esempi pratici: 1 – partita iva aperta 2015 non possiedo altre attivita’ ed altri tipo di introiti, lavoro solo la terra e mi sono adeguato per continuare a percepire la pac aprendomi la p.iva solo nel 2015 con relativa dichiarazione iva etc. sono un agricoltore ATTIVO???
    2 – stesso discorso pero’ sono un pensionato o un lavoratore dipendente quindi con relativa certificazione unica. partita iva aperta nel 2015 e presento cmq la dichiarazione iva annuale con fatture etc… sono agricoltore ATTIVO???

    grazie per la risp anticipatamente

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    • Roberto Bartolini

      23 Dicembre 2015 at 11:48 am

      Gentile Antonio, nell’articolo ci sono già le risposte alle sue domande nella parte dove si parla delle deroghe. Occorre solo fare qualche calcolo e poi, se quello che risulta dalla sua situazione reddittuale corrisponde a quanto indicato nell’articolo, lei può usufruire delle deroghe previste dalla legge anche se ha aperto la patita Iva nel 2015. Altrimenti non sarà agricoltore attivo.

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  • vincenzo

    23 Marzo 2016 at 6:15 pm

    Buonasera,

    in merito all’argomento da lei pubblicato ho un dubbio.

    Io percepisco pagamento diretto annuo di € 950,00 circa, perché posseggo degli uliveti, e sono titolare di partita IVA agricola inattiva già da tre anni.

    Il mio quesito è questo:
    il fatto stesso di possedere una partita IVA agricola mi obbliga a presentare dichiarazione IVA per percepire la PAC? o visto che l’importo dell’aiuto è inferiore ad € 1.250,00 sono esonerato da questo obbligo?

    Grazie in anticipo.

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    • Roberto Bartolini

      24 Marzo 2016 at 10:13 am

      Gentile Vincenzo, a quanto ci risulta non è necessaria la dichiarazione annuale Iva solo per le aziende situate in montagna e in zone svantaggiate. In ogni caso è opportuno che lei verifichi il suo caso specifico con un funzionario dell’assessorato all’agricoltura della sua regione.

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  • Anna Fabiano

    9 Maggio 2016 at 10:32 am

    Gent.mo Dottor Bartolini,vorrei un’informazione circa il trasferimento dei titoli pac.Devo acquistare un terreno da un agricoltore attivo, ma io non sono attiva,perchè sono un’insegnante e non ho altri terreni.Posso avere i titoli del terreno(uliveto di 2 ettari e mezzo?). Grazie

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    • Roberto Bartolini

      9 Maggio 2016 at 11:49 am

      Una delle condizioni per avere la Pac è lo status di “agricoltore attivo”, quindi lei non può avere i titoli.

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  • toto

    9 Maggio 2016 at 3:02 pm

    buona sera,sig bartolini volevo sapere come poter avere dei titoli piu equi nella mia azienda.
    posseggo 80 ettari di terra e mi hanno assegnato 71 titoli da 106 euro,vivo nella prov di enna ho un carico uba di 0.65, negli anni passati ero penalizzato dall’assegnazione ,perche facevo rotazione annuale e negli anni di riferimento mi hanno assegnato titoli di poco valore,oggi a conti fatti non arrivero mai alla media nazionale con i conteggi che ci sono,potrei avere un suo aiuto per favore? grazie

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    • Roberto Bartolini

      11 Maggio 2016 at 11:00 am

      Nel sito di Agea trova la situazione dei suoi titoli definita con le nuove regole Pac. A meno che non siano segnalate anomalie, ciò che viene riportato corrisponde a ciò che le spetta. In ogni caso, se ha dei dubbi dovrebbe confrontarsi con il suo Caa di zona o con qualche funzionario regionale dell’assessorato all’agricoltura.

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  • Emanuele

    22 Maggio 2016 at 9:17 am

    Salve sig. Bartolini , io sono un agricoltore nella prov. di CT, ho aperto partita iva nel 2015 e mi sono stati assegnati 5,74 ha ,1.313 euri come pagamento base sono un agricoltore di ortaggi e ho 2,5 ettari di uliveto , non mi spiego perché risulto agricoltore con anomalia non avente diritto , ho contattato il caa e mi ha detto chedobbiamo aspettare una risposta da agea ma ancora oggi niente di niente ,come mi dovrei comportare in questo caso?

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    • Roberto Bartolini

      23 Maggio 2016 at 3:54 pm

      Gentile Emanuele, non possiamo che confermare quello che dice il Caa, perché solo Agea è la depositaria dei titoli e delle anomalie eventuali, e sappiamo bene che non è veloce a rispondere a causa di un sistema burocratico e informatico che non funziona al meglio.

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