Roberto Bartolini18 Aprile 20183min6622

Pac 2018: pagamento maggiorato per i giovani e risolto il dilemma loietto-prato permanente

pac-2018

A fine aprile verrà emanato un apposito decreto che recepirà alcune novità introdotte per la Pac 2018. Ne anticipiamo i contenuti in questo articolo.

Più soldi ai giovani agricoltori

La prima novità importante riguarda il pagamento riservato ai giovani agricoltori: il nostro paese ha deciso infatti di adottare l’aumento dal 25 al 50%, cioè il giovane agricoltore percepirà nel 2018 un pagamento maggiorato del 50% del pagamento di base.

Pagamento effettivo per cinque anni

Un’altra novità riguarda il pagamento per cinque anni. Fino al 2017, infatti, se un agricoltore si era insediato prima del 2015, il periodo quinquennale veniva ridotto del numero di anni trascorsi tra la data del primo insediamento e la data della prima domanda, cioè il 2015. Per esempio, se un giovane si era insediato nel 2013, il pagamento a lui dedicato veniva concesso per tre anni, cioè 2015, 2016 e 2017.

Con il nuovo decreto Pac 2018, invece, questa modalità di calcolo viene eliminata, quindi tutti i giovani agricoltori potranno richiedere il pagamento supplementare a loro dedicato per un periodo totale di cinque anni, senza alcuna riduzione dovuta al numero di anni trascorsi dal primo insediamento.

L’aratura interrompe il prato permanente

La terza e ultima novità riguarda i prati permanenti. Sino ad oggi, se su un terreno si sussegue una foraggera annualmente seminata come il loietto, quella superficie dopo cinque anni rientrava nella definizione di “prato permanente”, con tutte le limitazioni previste dall’obbligo di mantenimento del greening.

Con il nuovo decreto in uscita a fine aprile, si è deciso invece che le foraggere annualmente arate e seminate non vengano classificate come prato permanente. In questo modo si risolve un problema che aveva causato parecchie preoccupazioni in Pianura Padana alle aziende zootecniche che seminano il loietto dopo aratura come un qualsiasi cereale a paglia.

Con la passata normativa, dopo cinque anni di loietto la superficie diventava prato permanente con l’impegno del greening, mentre dal 2018 questo problema è risolto, dato che sono considerate prati permanenti solo le superfici che non sono arate per 5 anni o più.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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