Pac 2019: non è obbligatoria la dichiarazione Iva per le aziende con volumi inferiori a 7000 euro

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Tante incertezze degli agricoltori sono state finalmente fugate dalla circolare Agea n.99157 del 20 dicembre 2018, che fissa le modalità per dimostrare di essere agricoltore attivo, cioè per poter ricevere la Pac 2019.

Facendo riferimento alla dichiarazione annuale Iva, il decreto sancisce che per tutte le aziende agricole con volume di affari non superiore ai 7000 euro annui, non sussiste più l’obbligo di presentazione né della dichiarazione annuale Iva né della comunicazione polivalente, ex spesometro. Tuttavia sussiste l’obbligo di numerare e di conservare tutte le fatture e le bollette doganali.

Le aziende agricole che intendono avvalersi di questa esenzione devono depositare i seguenti documenti:

  • Dichiarazione sostitutiva nella quale l’agricoltore dichiara di avvalersi dell’esenzione dalla presentazione della dichiarazione annuale Iva e della comunicazione polivalente per l’anno precedente quello della domanda unica.
  • Fatture, bollette doganali e documentazione fiscale dell’attività agricola svolta, che riguarda sia produzione che mantenimento delle superfici.

Gli altri requisiti dell’agricoltore attivo

Restano inalterati gli altri requisiti da rispettare per essere agricoltore attivo e dunque ricevere la Pac. Li riassumiamo qui di seguito.

Fattispecie 1: agricoltore sotto una certa soglia. L’agricoltore è attivo sotto una certa soglia dei pagamenti diretti totali ricevuti nell’anno precedente: 5000 euro per le aziende di montagna e in aree svantaggiate e 1250 euro in tutte le altre zone.

Fattispecie 2: agricoltore iscritto all’Inps. Un agricoltore iscritto all’Inps come Iap (imprenditore agricolo professionale), Cd (coltivatore diretto), colono o mezzadro è di fatto “agricoltore attivo”.

Fattispecie 3: partita Iva. È agricoltore attivo chi è in possesso di partita Iva attiva in campo agricolo, codice ATECO 01.

Il solo possesso di partita Iva è sufficiente per:

  • Aziende situate in montagna o in zone svantaggiate
  • Agricoltori che iniziano l’attività nell’anno della domanda.

Per le aziende situate in altre zone non è sufficiente possedere la partita Iva, ma è necessaria la dichiarazione annuale dell’Iva o la cosiddetta comunicazione polivalente detta ex spesometro, fatta eccezione per il caso dell’azienda entro i 7000 euro come abbiamo scritto all’inizio dell’articolo.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


8 commenti

  • Michele

    27 Febbraio 2019 at 9:17 pm

    Buonasera, un’azienda con PAC 2018 inferiore di 1250 euro se nel 2019 chiude la P.IVA agricola è ancora agricoltore attivo per il 2019 . Può fare la PAC nel 2019?

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    • Roberto Bartolini

      4 Marzo 2019 at 11:57 am

      Buongiorno Michele, in questa situazione l’azienda è ancora agricoltore attivo.

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  • Giuliano

    31 Ottobre 2019 at 4:58 pm

    Buonasera, un’azienda agricola con pagamenti diretti totali superiori a 1250 € e non situata in aeree di montagna o svantaggiate, con volume d’affari inferiore a 7000 €, è quindi sempre esonerata dalla presentazione della dichiarazione iva e dello spesometro?

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    • Roberto Bartolini

      4 Novembre 2019 at 5:45 pm

      Buonasera Giuliano, al momento non ci risulta che siano intervenuti cambiamenti rispetto a quanto scritto nell’articolo.

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  • luigi

    16 Dicembre 2019 at 2:47 pm

    buongiorno,
    vorrei sapere se il pagamento della PAC per importi inferiori a 1250€ avviene con le stesse modalità( acconto e saldo) oppure in una unica soluzione? io attualmente non ho ricevuto l’acconto

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    • Roberto Bartolini

      20 Dicembre 2019 at 9:43 am

      Buongiorno Luigi, il pagamento PAC avviene con le stesse modalità e tempistiche, a prescindere dall’importo.
      Cordialità

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  • Giuseppina francese

    18 Dicembre 2019 at 5:42 pm

    Buonasera dottor avendo risolto un contratto d’affitto e avendo mantenuto però il possesso per altri 2 anni potevo chiedere contributi arcea

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  • Walter Antonelli

    26 Giugno 2020 at 4:25 pm

    Ho un volume di affari inferiore a 7.000,00 euro, in possesso di partita Iva attiva in campo agricolo, codice ATECO 01, quindi non sussiste per me più l’obbligo di presentazione né della dichiarazione annuale Iva né della comunicazione polivalente, ex spesometro. Tuttavia sussiste l’obbligo di numerare e di conservare tutte le fatture. Dovrei Dichiarazione sostitutiva nella quale l’agricoltore dichiara di avvalersi dell’esenzione dalla presentazione della dichiarazione annuale Iva e della comunicazione polivalente per l’anno precedente quello della domanda unica. Dovrei inviare dichiarazione sostitutiva nella quale dichiaro di avvalermi dell’esenzione dalla presentazione della dichiarazione annuale Iva e della comunicazione polivalente per l’anno precedente quello della domanda unica. Quale è la tempista per inviare all’Agenzia delle Entrate tale dichiarazione? In questo caso rimango coltivatore attivo e ricevere la PAC? Grazie

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