PAC: è stato definito il valore del greening. Cosa succede ai titoli non utilizzati?

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Per tutti gli agricoltori sarebbe oggi opportuno andare a leggere la circolare Agea n.2506 del 16 maggio 2016, che contiene alcune disposizioni importanti sul pagamento greening e sulla questione dei titoli non utilizzati dall’agricoltore.

Facendo riferimento all’annata 2015, il valore del pagamento greening è pari al 50,12% del pagamento di base. È stato infatti definito un coefficiente di 0,5012 da applicare come percentuale del valore dei titoli attivati dall’agricoltore con la nuova Pac.

Un esempio pratico di calcolo dei pagamenti 2015

Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia ci fa un esempio pratico relativo a un agricoltore che possiede un titolo Pac del valore medio pari a quello della riserva nazionale, cioè 228,76 euro/ha.

Applicando il coefficiente di 0,5012, il valore del greening in questo caso specifico è pari a 114,65 euro/ha. Se poi è anche un giovane agricoltore, si aggiunge anche il pagamento previsto per questa categoria che vale il 25% del pagamento di base.

Applicando il calcolo all’esempio precedente, cioè con un valore del titolo Pac pari a 228,76 euro/ha, il pagamento giovani in questo caso vale 57,19 euro/ha per i primi 90 ettari. Quindi, facendo il calcolo complessivo, un giovane agricoltore che accede alla riserva nazionale percepisce una Pac comprensiva dei 3 pagamenti (di base, greening e giovani) pari a 400,60 euro/ha.

I titoli non utilizzati per due anni consecutivi si perdono per sempre

Poi c’è un’altra questione importante: i titoli non utilizzati dall’agricoltore per un periodo di due anni consecutivi, a causa della mancanza di superficie ammissibile a copertura dei titoli detenuti, vengono riversati nella riserva nazionale, quindi vengono persi definitivamente.

La perdita di titoli non utilizzati può essere evitata acquisendo ulteriore superficie ammissibile per consentire la copertura integrale di tutti i titoli posseduti oppure trasferendo a terzi soggetti i titoli eccedenti la superficie detenuta. L’agricoltore che nel 2016 detiene titoli in eccesso, suggerisce Frascarelli, ha la convenienza a venderli a meno che abbia la prospettiva di aumentare la superficie ammissibile nel 2017.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


3 commenti

  • Sandro

    13 Aprile 2017 at 10:34 am

    Buongiorno dott. Bartolini, trovo sempre molto interessanti i suoi articoli. I titoli pac non utilizzati per due anni scadono, domanda.. nel periodo di non utilizzo prima della scadenza o prima di poter nuovamente incrementare la superficie aziendale ricevero comunque il pagamento per questi titoli? GRAZIE

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    • Roberto Bartolini

      14 Aprile 2017 at 10:08 am

      “Utilizzo” a mio parere significa “fare la domanda Pac”. Quindi se non fa la domanda, obbligatoria ogni anno, non credo possa ricevere il pagamento.
      Grazie per l’apprezzamento del nostro lavoro.

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  • Cesare

    21 Febbraio 2018 at 12:23 am

    Salve dott. Bartolini, ho acquistato dei titoli PAC da mio padre al 31/12/2017 che per l’anno 2017 non sono stati utilizzati. Per non farli “scadere” e perderli nel 2018 devo utilizzarli per forza oppure posso lasciare passare anche questo anno e fare domanda PAC nel 2019?
    Nel anno 2017 ho fatto un primo insediamento e richiesto assegnazione di nuovi titoli da riserva nazionale, ma ad ora non ho ancora ricevuto risposta, nel caso in cui vada a buon fine la domanda di nuovi titoli posso vendere i titoli acquistati da mio padre prima della loro scadenza?

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