PSR Toscana: da 220 a 830 euro a ettaro per i comportamenti virtuosi in campo

P1050181

Approvata insieme ad altri quattro PSR regionali, la sottomisura 10.1 del nuovo PSR Toscana che riguarda i “Pagamenti per impegni agroclimatici ambientali”, alla quale dedichiamo questo approfondimento, si articola in cinque operazioni:

  1. 10.1.1 – Conservazione del suolo e della sostanza organica
  2. 10.1.2 – Miglioramento della gestione degli input chimici e idrici
  3. 10.1.3 – Miglioramento dei prati e pascoli con finalità ambientali
  4. 10.1.4 – Conservazione delle risorse genetiche animali per salvaguardare la biodiversità
  5. 10.1.5 – Coltivazione delle varietà locali a rischio di estinzione

 

Concentriamoci per il momento sul suolo, cioè sulla prima misura chiamata 10.1.1, che prevede per l’agricoltore uno dei seguenti impegni:

  1. Semina su sodo
  2. Introduzione delle colture di copertura (cover crops)
  3. Inerbimento delle colture arboree specializzate

1. Semina su sodo

L’impegno, che deve interessare almeno il 20% della superficie aziendale a seminativi, prevede:

  • la semina su sodo con l’uso di seminatrici speciali (per i controlli in azienda occorre la presenza di fatture delle operazioni di semina diretta effettuata dal contoterzista o del noleggio del macchinario se non presente in azienda, l’aggiornamento dei registri aziendali in merito all’operazione effettuata e l’assenza di evidenze di aratura);
  • il mantenimento in loco dei residui colturali della coltura precedente a quella seminata su sodo (da annotare sui registri aziendali).
La semina su sodo, per ritenere valido il pagamento del premio e superare i controlli in azienda, va effettuata con seminatrici idonee.
La semina su sodo, per ritenere valido il pagamento del premio e superare i controlli in azienda, va effettuata con seminatrici idonee.

2. Introduzione delle colture di copertura

L’impegno deve interessare almeno il 20% della superficie a seminativo (sulla base di una rotazione in 5 anni delle colture) e prevede:

  • semina delle colture di copertura a ciclo autunno-vernino con lavorazione minima;
  • uso esclusivo di mezzi meccanici per la devitalizzazione delle colture di copertura con tecniche di minima lavorazione;
  • semina della coltura principale su terreno lavorato con lavorazione minima escludendo le arature.
Con l’introduzione delle cover crops anche in Toscana vengono premiate le minime lavorazioni, comprese quelle sulle colture principali.
Con l’introduzione delle cover crops anche in Toscana vengono premiate le minime lavorazioni, comprese quelle sulle colture principali.

3. Inerbimento delle colture arboree specializzate

L’impegno si applica a vigneti, oliveti e frutteti (castagneti esclusi) e deve interessare almeno il 50% della superficie aziendale a colture specializzate. Si prevede uno dei seguenti impegni:

  • copertura permanente del suolo con semina di specie poliennali o annuali autoriseminanti con divieto di lavorazione meccanica del terreno successivamente alla semina;
  • Copertura del terreno nel solo periodo autunno-invernale con semina di specie annuali impiantate con minima lavorazione.
L’inerbimento delle colture arboree specializzate favorisce la maggiore portanza del suolo, il contenimento delle emissioni di gas clima alteranti e la riduzione dell’erosione.
L’inerbimento delle colture arboree specializzate favorisce la maggiore portanza del suolo, il contenimento delle emissioni di gas clima alteranti e la riduzione dell’erosione.

Quanto valgono i premi

  • Semina su sodo: 220 euro/ha di seminativo
  • Introduzione delle colture di copertura: 240 euro/ha di seminativo
  • 1+2, cioè sodo + copertura con cover crops: 350 euro/ha di seminativo
  • Inerbimento arboree: 130 euro/ha di coltura specializzata

I premi migliorano combinando più operazioni:

In combinazione con la misura 10.1.2 (“Miglioramento input chimici e idrici”):

  • Semina su sodo: 290 euro/ha
  • Introduzione colture di copertura: 340 euro/ha
  • La somma di 1+ 2: 450 euro/ha
  • Inerbimento arboree: 560 euro/ha nel vigneto e 410 euro/ha nell’oliveto e altre arboreee

In combinazione con la misura 11 che riguarda l’agricoltura biologica:

  • Semina su sodo: 434 euro/ha
  • Introduzione colture di copertura: non prevista
  • 1+2 : non prevista
  • Introduzione inerbimento arboree: 830 euro/ha di vigneto e 730 euro/ha nell’oliveto e altre arboree

Quali conclusioni operative possiamo trarre? Che rispetto ad altre regioni la Toscana premia prevalentemente la tecnica del sodo o minimum tillage, ma grazie all’introduzione delle colture di copertura si riescono a ottenere ugualmente premi interessanti anche adottando le tecniche di minima lavorazione più semplici e praticabili su quasi tutti i terreni, strip tillage compreso.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


2 commenti

  • nuovagricola

    30 Luglio 2015 at 7:42 pm

    Buonasera,
    volevo sapere se il premio giovani può essere richiesto anche in questo caso:
    giovane di 36 anni che ha già avuto un’azienda agricola come ditta individuale, già IAP, ora ha chiuso la vecchia azienda agricola e intende aprirne una nuova in forma di società con la sua compagna (di 35 anni), società agricola semplice.
    Lei svolge un’attività come dipendente di un’azienda privata e parteciperebbe come socio di capitale, senza prestare opera lavorativa.
    Lui è già stato titolare di un’azienda agricola a titolo principale, senza però aver mai chiesto e ricevuto il premio giovani.
    E’ possibile richiedere dunque il premio giovani per la nuova società agricola?
    grazie.

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