Qualidisc su cover crops prepara il letto di semina per la bietola in terreni pesanti

durante la lavorazione

Abbiamo sempre sostenuto che per battere nuove strade nella lavorazione del terreno occorre prima di tutto essere persuasi che bisogna voltare pagina, poi occorre scegliere l’attrezzatura giusta e infine bisogna metterla in campo con la massima professionalità.

Tre agricoltori della provincia di Rovigo, Piergiovanni Saltarin, Valentino Bosco e Stefano Guarise, hanno fatto tutto questo nel giro di dodici mesi, dalla prima visita alla sede Kverneland Group Italia nel 2017, dove hanno potuto vedere da vicino e farsi spiegare nel dettaglio le caratteristiche tecniche e operative dell’erpice Qualidisc, sino al momento dell’acquisto in comune dell’attrezzatura, avventura il 12 gennaio 2018, e infine della messa in campo prima delle semine primaverili 2018.

Il Qualidisc interra perfettamente il Tillage Radish

I tre agricoltori sono degli autentici innovatori per la loro zona, dove ancora prevalgono le costose lavorazioni tradizionali, e da veri pionieri hanno anche realizzato il video che presentiamo qui sopra e che mostra il lavoro del Qualidisc su una cover crops vernina molto invasiva e ingombrante come il rafano americano (Tillage Radish) prima della semina della bietola in regime biologico.

Il campo dove verrà seminata la bietola ricoperto dalla vegetazione della cover crop Tillage Radish.
Ecco come è fatto il Tillage Radish.
Il Qualidisc in azione su Tillage Radish.
Ecco come ha lasciato il terreno il Qualidisc dopo un solo passaggio su cover crop.
Il terreno dopo due giorni dal passaggio del Qualidisc.

Perché il Qualidisc è un erpice diverso da tutti gli altri

Come sottolineato più volte, di erpici a dischi ne esistono di tantissimi tipi, ma il Qualidisc ha davvero delle peculiarità che solo provandolo si riescono ad apprezzare pienamente, soprattutto sui terreni tenaci e difficili dove nessuno scommetterebbe sul suo successo.

I tre imprenditori, pur avendo terreni molto diversi come tessitura, possono contare sulla duttilità e sulla polivalenza del Qualidisc Pro da tre metri, che con i suoi dischi conici penetra con un angolo perfetto nel terreno senza rovesciare la fetta. I cuscinetti schermati, i bracci a doppia C e le piastre pinzate consentono al Kverneland Qualidisc di resistere anche in condizioni di lavoro limite e inoltre la possibilità di regolare la sovrapposizione delle due dischiere permette un lavoro eccezionale e preciso su tutta la larghezza di lavoro.

Il Qualidisc all’opera il 27 aprile a Rovigo

Il Qualidisc continua a lavorare in questi giorni su diversi appezzamenti della provincia di Rovigo e sarà in azione anche venerdì 27 aprile per interrare le cover crops dei campi dimostrativi allestiti dalla società Carla Import Sementi a Rovigo in Via Porta D’Agine, nel corso di una giornata organizzata da Coprob aperta ad agricoltori e contoterzisti interessati a queste innovazioni.

Kverneland Italia

Kverneland Group è una multinazionale leader nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di macchine e servizi per l’agricoltura.


2 commenti

  • Luca

    14 Aprile 2018 at 4:51 pm

    Buongiorno dott. Bartolini. Video e post come sempre interessante. Vado al punto: Qualidisc e Clc: complementari o sostituibili? E se sostituibili, in quali casi? Grazie come sempre e cordiali saluti

    Rispondi

    • Roberto Bartolini

      16 Aprile 2018 at 2:47 pm

      Salve Luca, la ringrazio per la domanda e le rispondo con le esperienze pratiche di chi ha acquistato Qualidisc e CLC. Sui terreni pesanti e con grande quantità di residui e infestanti, il Qualidisc va meglio. Su terreni più leggeri il CLC va benissimo. Numerosi agricoltori li hanno acquistati entrambi per fare un primo passaggio con CLC e un secondo con Qualidisc. Come vede, dipende molto dalla tipologia di suolo e dalla rotazione colturale dell’azienda.

      Rispondi

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