Ritardo anticipo Pac, continua il mistero: ora si parla di ”mancanza di fondi”

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Forse nemmeno la discesa in massa, per una manifestazione pacifica, degli agricoltori italiani al Foro Italico di Roma avrebbe l’effetto di ricevere la risposta che tutti attendono e che nessuno dà. Si tratta del famoso anticipo del 70% dei pagamenti Pac 2015, promessi a tutti ma inviati solo ad alcuni agricoltori, con percentuali sensibilmente diverse da regione a regione e con un denominatore comune: ai piccoli agricoltori, nella maggioranza dei casi, i soldi sono arrivati, mentre tra le grandi e le medie aziende moltissime ancora devono ricevere l’anticipo.

Forse non è tutta colpa dell’agricoltore attivo…

Nei giorni scorsi si era fatta strada l’ipotesi che i ritardi fossero dovuti alla verifica del famigerato requisito di “agricoltore attivo” (vedi articolo), che comporta uno scambio di dati tra diverse amministrazioni che non sempre hanno allineate le loro banche informatiche. Ora pare invece che la verità sia un’altra.

Voci di corridoio romane, rimbalzate in alcune regioni del nord, avanzano l’ipotesi che il mancato invio parziale dell’anticipo Pac sia dovuto a una mancanza di fondi, che sarebbero stati deviati verso altre e più urgenti voci di spesa. In poche parole, al momento in cassa non ci sarebbero soldi per tutti…

Riportiamo ai nostri lettori questa voce, con il beneficio d’inventario, al solo scopo di spronare ancora una volta gli agricoltori a chiedere conto dei mancati ricevimenti ai loro rappresentanti sindacali, che a loro volta avrebbero la caratura istituzionale per ricevere finalmente una risposta dal Ministero. In questo grave stato di incertezza, almeno di una risposta ufficiale riteniamo che i nostri agricoltori abbiano diritto.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


5 commenti

  • salvatore

    4 Febbraio 2016 at 8:50 am

    A chi dobbiamo chiedere di questo casinò.

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  • grisovince

    4 Febbraio 2016 at 10:46 pm

    Adesso si capisce! Invece di elargire questi aiuti più facilmente agli operatori (piccoli o grandi che siano), trattengono i fondi per manovre di bilancio. Sarebbe il caso di rinunciare a questi falsi aiuti, vere e proprie elemosine, che causano lo svilimento dei prezzi dei prodotti agricoli (latte e olio d’oliva in testa). Si otterrebbe miglior risultato del quantitative-easing, che sta facendo fare una figuraccia a Draghi.

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  • Giovanni

    1 Marzo 2016 at 9:04 pm

    Gentile dott.Bartolini anch’io sono in attesa del pagamento 2015, ormai siamo a marzo e avrei dovuto ricevere il saldo.
    A chi devo rivolgermi per effettuare un sollecito
    Grazie
    Giovanni

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    • Roberto Bartolini

      2 Marzo 2016 at 1:06 pm

      In alcune regioni qualcosa sui pagamenti Pac si sta muovendo perché alcuni agricoltori hanno ricevuto addirittura il saldo. A questo punto però mancano all’appello ancora diversi pagamenti e quindi nessuno capisce con quale criterio si stia muovendo Agea, che così facendo crea forti discriminazioni tra un agricoltore che ha avuto i soldi e il vicino che ancora li aspetta. Il fatto grave è che dal Ministero in giù nessuno risponde alle sollecitazioni. Come sempre l’agricoltore è lasciato solo! Ed è incomprensibile perché è proprio lui che ci fa mangiare tutti i giorni.

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  • Camillo

    25 Marzo 2018 at 12:36 pm

    Camillo come si fa a tirare avanti quando non arrivano i contributi pac ?

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