by Roberto Bartolini | Settembre 15, 2016 7:46 am
«Dopo che ho raccolto il triticale, semino il sorgo da foraggio che affianca il mais seminato in primo raccolto. Il sorgo ha la prerogativa di eliminare la diabotrica e così, con la giusta rotazione colturale, mi tolgo anche questa preoccupazione! Quindi la rotazione nella mia azienda zootecnica prevede mais-triticale e sorgo da foraggio». Così parla Massimo Motti, che nella sua azienda di Orzinuovi, per conto di Condifesa Lombardia Nord Est, ha ospitato un campo catalogo di sorghi da foraggio di nuova generazione presentati da Padana Sementi Elette.
A sinistra Giacomo Lussignoli, presidente Condifesa Lombardia Nord Est, apre la giornata in campo. Il sesto da sinistra è Massimo Motti con a fianco i tecnici di Padana Sementi Elette, Fior e Pignata, e Mauro Agosti di Condifesa (l’ultimo a destra).
Gli agricoltori pian piano stanno apprezzando i numerosi vantaggi agronomici dei nuovi sorghi da foraggio, che nulla hanno a che vedere con gli ibridi e le varietà del passato. Questo è il punto da tenere bene in considerazione: la genetica ha fatto passi da gigante!
Ma vediamo le prerogative esclusive del sorgo da foraggio:
I nuovi ibridi BMR di silosorgo offrono enormi vantaggi agronomici e unità foraggere paragonabili a quelle del silomais.
Il campo catalogo Padana Sementi Elette realizzato da Condifesa nell’azienda Motti ha messo in evidenza le caratteristiche di cinque ibridi di silosorgo, due dei quali al momento della visita (13 settembre 2016) sono alettati a causa dell’elevata dose di azoto che è stata distribuita, pari a 200 unità/ha, cioè il doppio del necessario.
Nonostante questo, tre ibridi sono rimasti perfettamente in piedi, confermando di poter resistere anche a elevate azotature.
Ibrido di sorgo allettato a causa di una concimazione azotata doppia rispetto al necessario.
Ricordiamo che questi ibridi sono BMR, il che significa che hanno una nervatura centrale dello stelo di colore marrone – segno del fatto che la pianta ha un basso contenuto di lignina (inferiore dal 15 al 25% rispetto agli ibridi tradizionali). Si tratta di un fattore molto importante a livello zootecnico, perché rende la fibra più digeribile e il foraggio più appetibile.
Due annotazioni agronomiche importanti:
I cinque ibridi dell’azienda Motti sono stati seminati il 6 giugno 2016 alla densità di 23 semi/mq su precessione di triticale da trinciato. Il terreno è stato lavorato con un passaggio di coltivatore Kverneland CLC e il diserbo è stato effettuato in post-precoce con Primagram Gold.
Prima della semina sono stati distribuiti 40 mc/ha di liquame, pari a 80 unità/ha di N e alla sarchiatura 240 kg/ha di urea, pari a 110 unità/ha di N. Dunque una concimazione azotata troppo elevata per il silosorgo.
Sono state effettuate solo due irrigazioni a scorrimento nei primi stadi di sviluppo, che sono quelli più delicati. Il solo punto debole del sorgo è alla partenza, perché il seme deve trovare la giusta umidità nel suolo per partire bene.
L’ibrido di silosorgo Little Giant.
È l’ibrido che è risultato più interessante e attrattivo, per via della formidabile compattezza della pianta, con una taglia non eccessivamente alta, una enorme massa verde e un panicolo molto sviluppato a granella bianca. Produce un silosorgo monosfalcio di altissima qualità se raccolto a 115 giorni dall’emergenza.
Dose di semina: 10-13 kg/ha di seme.
L’ibrido Pampa Centurion.
È una novità che nel campo catalogo ha risentito dell’eccesso di azoto distribuito, e così è stato allettato dal vento.
Si tratta di un sorgo foraggero precoce, quindi adatto anche a semine tardive. Va raccolto a 105 giorni dall’emergenza.
Dose di seme: 8-10 kg/ha.
L’ibrido Asolo tris.
Si chiama così perché la sua utilizzazione al posto del mais è iniziata nelle aziende zootecniche della zona di Asolo. Si tratta di un miscuglio ben bilanciato di tre ibridi di sorgo:
La produzione raggiunge i 600-700 ql/ha e va raccolto a 110 giorni dalla emergenza.
Dose di seme: 20-22 kh/ha.
L’ibrido Big Dragoon.
È una novità e anche in questo caso ha risentito dell’eccesso di azoto. Ha foglie molto larghe con un’eccellente qualità della fibra. Sfruttando tutta la stagione di crescita con semine precoci, può superare i 4 metri di altezza. È di ciclo molto tardivo e va raccolto a fine settembre o a inizio spigatura.
Dose di seme: 6-7 kg/ha.
L’ibrido Pampa Triunfo.
Fusto sottile rispetto agli altri ibridi, accestisce moltissimo con 5-6-9 fusti per pianta, taglia molto alta, ma in questo caso non è allettato anche con una dose doppia di azoto. Buon segno!
Adatto alle semine tardive anche per seguire la raccolta di un mais precoce tipo Ronaldinho, ha un elevato contenuto di zuccheri e fibra molto digeribile. Si presta per più tagli nel corso dell’anno e per produrre insilato o fieno fasciato.
Dose di seme: 10-15 kg/ha (la dose più bassa per produrre trinciato).
Dunque il sorgo non si presta più solo per essere seminato nella zone marginali delle aziende, ma anche sui terreni più fertili, con la giusta dose di azoto e un paio di irrigazioni, per produrre alimenti zootecnici di alto pregio, a costi contenuti e adatti anche a chi fa biologico.
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