Roberto Bartolini21 Maggio 20213min6040

2 miliardi all’agricoltura, ma niente credito d’imposta per acquisti 4.0

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Dei 40 miliardi stanziati dal governo con il decreto Sostegni Bis, 2 miliardi vanno al settore agricolo, ma c’è grande delusione perché, nonostante le promesse, non c’è traccia della cessione del credito d’imposta sugli investimenti relativi alla misura “Transizione 4.0”, su cui il mondo agricolo sperava molto per ottenere liquidità.

Comunque, vediamo le misure approvate:

  • 448 milioni di euro per l’indennità una tantum da 800 euro agli operai agricoli a tempo determinato, che abbiano svolto almeno 50 giornate di lavoro nel 2020 e che siano in possesso di determinati requisiti agli operai agricoli.
  • 105 milioni di euro per l’incremento del Fondo di solidarietà nazionale per ristorare i danni a produzioni, strutture e impianti produttivi delle aziende colpite dalle gelate e brinate dell’aprile 2021.
  • 80 milioni di euro per Ismea al fine di rafforzare lo strumento delle garanzie a favore degli imprenditori agricoli e della pesca.
  • 72,5 milioni per l’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali dei datori di lavoro e lavoratori autonomi delle aziende agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, comprese le aziende produttrici di vino e birra.
  • 25 milioni di euro per l’istituzione di un “Fondo per il sostegno del settore bieticolo saccarifero”.
  • 27,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia mediante l’incremento al 9,5% delle percentuali di compensazione Iva.

Altre misure di accesso al credito

  • il decreto estende alle donne, indipendentemente dall’età, le misure agevolative già previste per l’avviamento di nuove imprese agricole per i giovani under 41;
  • semplifica per l’accesso al Fondo per la qualità e la competitività del settore agrumicolo e interviene sul costo della garanzia Ismea;
  • per ampliare l’accesso al credito per investimenti immobiliari in favore delle imprese agricole e della silvicoltura, il decreto sostegni permette la cumulabilità della garanzia del Fondo centrale di garanzia (Fcg) con altre garanzie;
  • introdotte anche semplificazioni in materia di accesso all’anticipazione Pac fino al 70% e permesso di compensare i relativi interessi con una sovvenzione diretta concessa ai sensi del “temporary framework”

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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