2,4 miliardi di euro per gli agricoltori italiani con i Psr 2021 e 2022

psr-2021-2022

La Commissione europea, in considerazione dell’emergenza Covid-19, ha deciso di iniettare nuova liquidità all’agricoltura a partire dal 1° gennaio 2021, destinata a potenziare la Pac a favore delle misure in corso dello sviluppo rurale. Lo ha annunciato il vicepresidente della commissione Ue all’agricoltura Paolo De Castro in un webinar organizzato da Image Line nell’ambito di Eima Digital.

Denaro solo per tre destinazioni specifiche

«All’Italia – ha spiegato De Castro – spetteranno 2,4 miliardi di euro che dovranno essere ripartiti in tre direzioni:

  1. Il 55% deve essere riservato esclusivamente per sostenere gli investimenti in nuove attrezzature e macchine agricole che consentano risparmi di costi e minori impatti ambientali, sistemi di agricoltura di precisione e digitalizzazione.
  2. Misure agroambientali degli attuali Psr, quindi minima lavorazione, sodo, cover crops, eccetera.
  3. Premio per il primo insediamento dei giovani agricoltori, che deve passare da 40.000 a 100.000 euro

Queste ultime due misure si devono ripartire il restante 44% dei 2,4 miliardi di euro».

Si tratta di un’occasione unica per il nostro paese, dato che la liquidità sarà disponibile già dal 1° gennaio 2021.

Mipaaf e Regioni non devono perdersi nella burocrazia

È fondamentale però che Mipaaf e Regioni si attivino immediatamente per rimodulare alcune misure degli attuali Psr, per poter allestire in tempi brevi i relativi bandi. In pratica, dati gli obiettivi indicati da Bruxelles per l’utilizzo di questo nuovo finanziamento, si dovranno aumentare le dotazioni in particolare della misura 4, destinata a finanziare l’acquisto di nuove attrezzature e tecnologie digitali, e della misura 10 che sostiene, con un premio per ettaro variabile da regione e regione, coloro che si impegnano di adottare per 5 o 6 anni percorsi agronomicamente virtuosi come minima lavorazione, sodo, cover crops, utilizzo mirato di agrofarmaci, fertilizzanti, liquami e digestati e via dicendo.

Chi può vigilare sulla macchina regionale, lo faccia ora

Il segnale che viene da Bruxelles è molto chiaro: soldi freschi e pronta cassa per l’innovazione, la digitalizzazione e il ricambio generazionale. Non si tratta altro che dei tre pilastri fondanti della nuova agricoltura, che deve operare un deciso cambio di passo, con un taglio netto rispetto a quello che è stato fatto sino a oggi nel segno di sistemi tradizionali di gestione che non hanno più ragione di esistere.

Ora però c’è da chiedersi: riusciranno il governo centrale e le Regioni a spendere in tempo tutta questa bella somma di euro? La storia, anche recente, dice che non ci riusciamo quasi mai. Dunque, chi può vigilare sulla questione è bene che si metta al lavoro da subito.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


7 commenti

  • Enrico

    14 Novembre 2020 at 8:11 am

    I soliti contributi dati a una tantum senza realmente vedere il bisognodi chi lavora in campagna. Io ho 46, ho l’opportunità adesso di subentrate come ricambio generazionale, ma son fuori dagli aiuti, lavoro in una zona dove il terreno è a prevalenza di forte impasto e argilloso, la minima lavorazione sodo ecc, non vanno, e quindi fuori dagli aiuti. Cara commissione europea provate ad andare in campagna per vedere realmente com’è la vita di chi ci lavora, ho ancor di piu’, prendetevi un pezzo di terreno e coltivatelo, firse cosi capirete il vero fabbisogno di chi ci lavora.

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  • Camelia

    14 Novembre 2020 at 8:01 pm

    Poter accedere ai fondi direttamente a Bruxelles senza passare per stato e regioni.

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  • Luigi

    15 Novembre 2020 at 8:39 am

    Buongiorno, sono diventato coltivatore diretto da meno di un anno, posso fare richiesta x premio nuovo insediamento?

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  • V1

    13 Dicembre 2020 at 9:27 pm

    Buonasera, i fondi destinati ai PSR legati alle misure agroambientali verranno utilizzati per prorogarli fino all’entrata in vigore della nuova pac o per potenziare i contributi/ertaro attuali per esempio aumentando i 180 €/ha dati in regione Lombardia per la minima lavorazione o per entrambe le cose? In tal caso se ci sarà un aumento sarà solo per i nuovi PSR o verra esteso anche a quelli già in atto?
    Le chiedo anche se il premio di primo insediamento in Lombardia è già richiedibile o bisognerà aspettare un bando specifico che ancora non è stato pubblicato?
    Grazie per le informazioni che vorrà o potrà darmi.

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  • Davide

    23 Aprile 2021 at 3:22 pm

    Ci sono varie iniziative anche del PSRN a sostegno delle zone rurali italiane e rappresentano ottime opportunità sia per il territorio nazionale che per gli imprenditori.
    Si può trovare tutto qui https://www.psrn.it/

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  • Carmelo

    21 Giugno 2021 at 4:06 pm

    Grazie mille Robertone, comunque la burocrazia e i soliti lavativi faranno di tutto pur di farci perdere l’ennesima occasione

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  • Alice

    24 Luglio 2021 at 11:44 am

    Robertone sono stata alla coldiretti ma non ne sanno niente come al solito

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