Roberto Bartolini24 Agosto 20203min12651

“Agricoltore, dimostrami che sei attivo”: l’assurda pretesa dell’organismo pagatore della Pac

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Un amico agricoltore lombardo mi telefona e mi dice: «Lo sai che l’organismo pagatore della Lombardia qualche settimana fa mi ha chiesto di dimostrare che sono agricoltore attivo, altrimenti non avrebbe erogato l’anticipo della Pac, come è stato stabilito per l’anno in corso?».

Ma scusa, dico io, quando hai presentato mesi fa la nuova domanda Pac l’hanno accettata?

«Certo che l’hanno accettata – mi risponde l’agricoltore – perché ho dimostrato con la dichiarazione Iva di essere agricoltore attivo, come richiede la normativa della Pac».

E allora che cosa vogliono ancora?

«Ah non lo so, ma sta di fatto che chi mi segue le pratiche mi ha detto che è arrivata la richiesta dall’organismo pagatore regionale della Lombardia (OPR) di dimostrare che io sono agricoltore attivo, altrimenti niente anticipo della Pac».

Quindi cosa hai fatto?

«L’unica cosa da fare è inviare ancora una volta la dichiarazione Iva che dimostra che sono agricoltore attivo. Se poi qualcuno fa un salto in azienda lo vede di persona: non faccio altro che saltare da un appezzamento all’altro per spostare i rotoloni e vedere come vanno le mie colture, e dove ho già raccolto preparo i terreni. Insomma, non mi fermo un minuto e loro mi domandano se sono attivo… mi viene proprio un gran rabbia! E dire che non ho ancora incassato soldi di due o tre anni fa…»

Chissà se la strana richiesta è giunta anche in altre regioni? Sarà l’ennesima trovata della nostra ineffabile burocrazia per ritardare l’erogazione di soldi promessi e dovuti ai nostri agricoltori, quando poi giacciono miliardi di euro non spesi nei Psr, con il rischio di restituirli a Bruxelles a causa del disimpegno automatico.

Pensate un po’ cosa succederà tra qualche mese quando, come tutti gli Stati membri dell’Unione europea, dovremo mettere mano al disegno strategico della nuova Pac che partirà dal 1° gennaio 2023, sulla quale si gioca il futuro della nostra agricoltura! Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo: l’azienda agricola deve stare in piedi senza contare sulla Pac, altrimenti prima o poi il fallimento è garantito.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Mauro

    25 Agosto 2020 at 7:30 pm

    Egregio Dott. Bartolini, mi dispiace farle sapere che il suo amico nn è solo purtroppo.. Anche se il mio caso è diverso.. Mi stanno cercando la titolarità dei terreni che dichiaro in fascicolo da trent’anni, mi hanno bloccato il fascicolo senza nessun preavviso, e contemporaneamente non ricevo ne i soldi della PAC e delle misure agroambientali… Meno male che abbiamo le associazioni che ci aiutano.. Questa situazione perdura da oltre dieci mesi.. Le sembra normale tutto ciò?

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