Aumentare la sostanza organica con le cover crops: il progetto Coprob e CarlaImport per le aree bieticole

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Le cover crops, o colture di copertura, sono note da tempo (leggi il nostro approfondimento), ma solo in questi ultimi anni sono tornate prepotentemente alla ribalta grazie a nuove costituzioni e nuovi miscugli che ne fanno un mezzo molto efficace per aumentare la sostanza organica dei terreni delle aree dove non c’è più zootecnia.

La Coprob, Cooperativa di produttori bieticoli leader sul mercato dello zucchero con due stabilimenti dove viene prodotto il 56% della quota nazionale, ha lanciato da poche settimane, insieme alla società CarlaImport Sementi di Rovigo, un progetto per promuovere la semina delle cover crops autunnali nei territori bieticoli con l’obiettivo di inserirle stabilmente nelle rotazioni tra bietola, cereali e oleaginose. Gli agricoltori interessati possono dunque contattare la cooperativa o CarlaImport per acquistare la semente e ricevere i consigli agronomici (info@carlasementi.it – tel. 0425.30014).

CarlaImport, su un terreno adiacente alla propria sede, ha allestito un campo catalogo per far conoscere agli agricoltori le cover crops che verranno proposte e nella primavera 2018 verrà organizzata una visita al momento della trinciatura delle piante prima delle semine.

Di seguito vi offriamo una panoramica del campo con le immagini delle diverse cover già emerse e seminate il 29 settembre 2017. Il costo della semente dei diversi miscugli oscilla tra 55 e 150 euro all’ettaro.

Colonel

È un rafano nematocida in purezza con un eccezionale effetto “strutturante” per i terreni difficili. Seminato alla dose di 25 kg/ha.

Campo di Rafano Colonel.
Particolare delle piantine di Colonel.

Intensiv

Si tratta di un miscuglio costituito da rafano defender per il 44% e da avena strigosa per il 56%, capace di controllare anche i funghi del terreno e di interrompere il ciclo della rizoctonia e della rizomania. Seminato alla dose di 30 kg/ha.

Campo di cover Intensiv.
Particolare del miscuglio Intensiv.

Athlet

Senape nematocida in purezza con un ottimo effetto strutturante nel terreno. Seminato alla dose di 18 kg/ha.

Campo di senape Athlet.
Particolare della senape Athlet.

Viterra Trio

Miscuglio composto da 11% di rafano compass, 36% di trifoglio alessandrino che apporta azoto e 53% di facelia angella che copre velocemente il terreno. Seminato alla dose di 20 kg/ha.

Campo di cover crops Viterra Trio.
Particolare del miscuglio Viterra Trio appena emerso.

Schnellgrun o “verde veloce”

Miscuglio con il 56% di senape albatros, 26% di trifoglio alessandrino e il 18% di brassica juncea, che grazie ai suoi glucolosinati contrasta le patologie fungine del terreno. Seminato alla dose di 15 kg/ha.

Il campo di cover “verde veloce”.
Il miscuglio “verde veloce” già emerso.

Lundsgaarder Gemenge

Miscuglio costituito dal 49% di loglio italico, 46% di trifoglio incarnato, 4% di veccia e 1% di pisello da foraggio. Ideale per i terreni a Efa (le aree ecologiche obbligate dalla Pac), dato che ha il 51% di azotofissatrici. Seminato alla dose di 40 kg/ha.

Il campo col miscuglio Lundsgaarder Gemenge.
Particolare del Lundsgaarder Gemenge.

Futter

Miscuglio costituito dal 55% di loglio italico e dal 44% di trifoglio incarnato, con il duplice effetto di fissazione dell’azoto e di strutturazione del suolo. Seminato alla dose di 35 kg/ha.

Il campo seminato con la cover Futter.
Particolare del Futter.

Universal Winter

Miscuglio con 44% di facelia angelia, 46% di loglio italico e 10% di avena strigosa, particolarmente adatto ai terreni di collina per il suo effetto antierosivo grazie alla prevalenza di graminacee. Seminato alla dose di 25 kg/ha.

Il campo di Universal Winter.
Particolare del miscuglio Universal Winter.

Angelia

Facelia in purezza al 100% seminata a 10 kg/ha, presenta radici fittonanti che esplicano una efficace azione strutturante su tutti i tipi di suolo, produce una grande quantità di biomassa ed è adatta per essere messa vicino agli alveari.

Il campo seminato a facelia.
Particolare della facelia Angelia.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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