Bisogna aumentare l’efficienza della soia
«Se la popolazione mondiale continuerà a crescere, come concordano tutte le stime previsionali, ciò comporterà un incremento della richiesta di proteine sia per l’alimentazione animale sia per quella umana. Quindi è compito dell’agricoltura cercare di aumentare l’efficienza zootecnica limitando gli impatti ambientali, migliorando i percorsi agronomici e la genetica». Lo ha affermato Loris Cortese di Cortal Extra Soy, nel corso di un incontro organizzato dall’associazione Soia Italia.
Prosegue Cortese: «La lisina è un aminoacido fondamentale per la maggior parte degli animali e la soia è l’alimento che si distingue per una elevata quantità di lisina. Dunque per rendere gli alimenti ancora più efficienti occorre aumentare ancora la concentrazione di proteine della soia, che peraltro hanno già oggi un alto valore biologico. Inoltre le diete che utilizzano concentrati proteici riescono a essere meglio assimilate dagli animali, riducendo le emissioni di azoto nell’ambiente».
Ma di quale tipo di soia ha bisogno il trasformatore? «Abbiamo bisogno – continua Cortese – di varietà di soia che nel seme abbiano valori più elevati di proteina. Infatti con una soia al 36% di proteina otteniamo un 61% di estratto, mentre con una soia al 40% di proteina l’estrazione sale al 68%».
Quando arriveranno le nuove varietà di soia
Lo ha spiegato Piero Ciriani di Sipcam Italia: «Ci sono pochi gruppi nel mondo che fanno ricerca sulla soia, e Sipcam è tra questi. Tra tre-quattro anni riteniamo di portare sul mercato nuove varietà di soia migliorate che stiamo già testando nei campi prova. L’importante è rimanere sempre collegati alla filiera degli utilizzatori, e per questo la collaborazione costante con Cortal Extra Soy ci permette un monitoraggio molto preciso su ciò che la genetica riesce a sfornare dai laboratori e dal campo».
Nuovi percorsi agronomici
L’altro aspetto importante sul quale sta lavorando l’associazione Soia Italia è la messa a punto di percorsi agronomici innovativi per aumentare le rese e la qualità della soia, ma anche la sostenibilità che è un capitolo decisivo per l’agricoltura da reddito. Alcune aziende agricole della Pianura Padana hanno ospitato nel 2014 e ospiteranno anche quest’anno dei parcelloni di ampia superficie dove si testano nuove tecnologie nei settori della lavorazione del terreno, della concimazione, della difesa e dell’irrigazione, collaborando anche con altre società leader nella produzione di mezzi tecnici.