Roberto Bartolini20 Giugno 20173min15641

Boom della soia non ogm in Italia: superati i 400 mila ettari e i 40 euro/quintale

soia

Ci sono voluti parecchi anni e un prezzo del mais in costante flessione per convincere gli agricoltori italiani che la soia è una coltura che deve trovare un posto stabile, e non ballerino come è stato dal post Gardini, nella rotazione colturale dell’azienda a seminativi. I vantaggi agronomici sono noti, dato che è una leguminosa azotofissatrice, e a questi punti di forza oggi si aggiungono quelli derivanti da una forte richiesta del mercato di soia non ogm, che tuttavia in giro per il mondo è merce rara.

La soia italiana ogm free fa breccia sul mercato

In Italia, oltre un milione di tonnellate di soia è garantito ogm free e gli acquirenti sembrano premiare questa nostra virtù, dato che il prezzo della soia nazionale è passato dai 37 euro/quintale di gennaio agli oltre 41 euro/quintale di questi giorni.

La soia, infatti, sta facendo breccia nel carrello della spesa dei consumatori, che essendo sempre più attenti alle etichette, premiano i prodotti a base di soia italiana.

Facciamo bene la soia, anche di secondo raccolto

Questo fatto deve convincere i nostri agricoltori a continuare sulla strada del “ritorno a fare soia per bene”, che significa scegliere le varietà giuste tra le tante novità genetiche in commercio e applicare un percorso colturale orientato alla massimizzazione della produzione, senza dimenticare l’irrigazione, perché la soia senza acqua non si può fare.

È opportuno ricordare che la soia si presta ottimamente anche per un secondo raccolto dopo un cereale a paglia, con la possibilità della semina diretta sulle stoppie, senza lavorare preventivamente il suolo.

I prezzi dei seminativi si mantengono in generale bassi, quindi è necessario sfruttare, senza esagerare, tutta la terra disponibile anche per fare le seconde colture che, se ben gestite, non possono che accrescere la redditività finale.

Soia di secondo raccolto seminata su stoppie di grano con la seminatrice Kverneland Optima HD e-drive.
La seminatrice Kverneland HD e-drive è ideale per la semina diretta di soia su stoppie di grano.

 

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • daniele

    8 Settembre 2017 at 8:14 am

    Mi scusi ma il dato dei 400.000 ettari dove lo ha trovato?

    Rispondi

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