Come calcolare il costo orario del trattore (che non dipende solo dai cavalli)
Sul Nuovo Agricoltore abbiamo sempre combattuto la scellerata corsa di alcuni agricoltori a cambiare il trattore solo per “farsi belli con il vicino”, quando poi a ogni stagione lo collegano ad attrezzature per semina, diserbo e concimazione vecchie e malfunzionanti che sprecano tanto e non mandano a bersaglio grandi quantità di costosi mezzi tecnici. Ma è altrettanto scellerato il vizietto di alcuni di acquistare un “macchinone”, passando magari dal trattore da 350 a quello da 500 cavalli, pensando così di risparmiare chissà cosa.
Bisogna fare i conti con la resa oraria e nei vincoli poderali
«La questione sta tutta nella resa oraria del trattore e nei vincoli poderali», ci dice Roberto Guidotti dell’Apima di Bologna. «La presenza di ostacoli fissi, la suddivisione dei campi e le difficoltà di trasferimento e di mobilità possono annullare del tutto o quasi i vantaggi che “la macchinona” fa guadagnare in campo aperto. È fortissima l’incidenza del grado di utilizzazione annua, che deve aumentare al crescere della potenza. Le 1000 ore sono già un limite minimo per un trattore da 300 cavalli, mentre per un 400 cavalli bisogna necessariamente salire a 1300 ore annue di impiego. Se poi si va verso un grande articolato, le ore di impiego – e questo vale anche per il contoterzista – devono superare le 1600 ore annue».
Ma qual è la durata di un trattore? Risponde Guidotti: «Con una guida attenta, seguendo il programma di manutenzione e impiegando oli di prima qualità, un trattore deve durare almeno 15000 ore e sulle macchine più grandi la durata aumenta di un altro 30%».
Attenzione alle attrezzature collegate e a come si lavora
Naturalmente inciderà anche il tipo di impiego degli attrezzi che vengono collegati al trattore, come spiega ancora Guidotti: «I trattori da 250-300 cavalli sono progettati in funzione di precise condizioni di impiego che prevedono l’uso prevalente di attrezzature portate o trainate che operano a modeste profondità di lavoro. L’uso di grandi aratri portati che scaricano tutto il loro enorme peso solo sul sollevatore è sempre sconsigliabile, perché sottopone la struttura del trattore a sollecitazioni fortissime anche nel trasferimento su strada, che possono comprometterne la durata. Inoltre, con arature a profondità eccessiva la componente verticale dello sforzo di trazione tende a caricare troppo l’asse posteriore e la relativa trasmissione. Osserviamo spesso grossi cingolati che lavorano con un assetto non orizzontale, perdendo così gran parte della loro capacità di trazione».
Il costo orario dei trattori in relazione all’impiego
250 hp | 350 hp | 400 hp | |
Acquisto | 175.000 euro | 255.000 euro | 285.000 euro |
600 ore | 86 euro | 113 euro | 126 euro |
900 ore | 80 euro | 106 euro | 117 euro |
1300 ore | 77 euro | 100 euro | 110 euro |
450-500 hp | 550-600 hp | 650-700 hp | |
Acquisto | 370.000 euro | 430.000 euro | 510.000 euro |
1000 ore | 137 euro | 157 euro | 180 euro |
1300 ore | 132 euro | 150 euro | 161 euro |
1600 ore | 129 euro | 146 euro | 145 euro |
fonte tabelle: Il Contoterzista, luglio-agosto 2017
Un commento
rosa franco
26 Giugno 2024 at 1:53 pm
Un pò generico.
Dei costi farei la distinzione fra costi fiissi e variabili.
Quale metodo è adottato per il calcolo della quota di ammortamento?
Quale metodo è adottato per il calcolo della quota di manutenzione?
Qual’è il costo del carburante?