Come si fa la ripuntatura verde su un terreno a minima lavorazione
Molti agricoltori fautori delle lavorazioni tradizionali sostengono che con le minime lavorazioni, soprattutto su terreni forti, in molti casi non si riesce a preparare un buon letto di semina. In questo articolo dimostriamo che non è così.
Il prezioso lavoro del fittone del Tillage Radish
È bene sapere che il terreno può essere lavorato a una certa profondità in maniera assolutamente naturale per creare la giusta microporosità tra gli aggregati e offrire alimento ai miliardi di microrganismi che producono l’humus, con un utilizzo mirato delle cover crops, come per esempio il Tillage Radish o rafano americano.
Su una decina di ettari dell’azienda Meracinque a Roncoferraro (Mantova) su residui di mais da trinciato, nell’ottobre 2019 abbiamo seminato il Tillage Radish su sodo con Kverneland Accord Optima HD e-drive, alla dose di 6 kg/ha con una interfila di semina di 45 cm.
L’inverno è decorso senza gelo ma il fittone del Tillage Radish, dopo aver effettuato la sua preziosa opera del terreno, sta esaurendo il suo ciclo vitale e in questi giorni ha la consistenza del sughero.
La dimensione del fittone, come si vede dalla foto, è tale che il Tillage Radish ha effettuato in modo naturale una fantastica e preziosa “lavorazione naturale” di media profondità senza l’ausilio di alcuna attrezzatura.
Con un passaggio di Qualidisc, il letto di semina è pronto
Sul terreno così come lo vedete nella foto tra poco entrerà l’erpice a dischi Kverneland Qualidisc e con un unico passaggio, a 10 cm di profondità, preparerà un letto di semina che quest’anno ospiterà la soia.
Ovviamente, per la semina della nuova coltura verranno richiamate le linee AB della semina della cover, affinché la soia benefici a pieno dei vantaggi di tale tecnica.
Dunque, grazie all’abbinata Tillage Radish-Qualidisc siamo riusciti con una minima spesa a effettuare una “lavorazione a due strati” del terreno (cioè a doppia profondità), rispettando anche gli obblighi richiesti dall’applicazione della misura 10 “Agroambiente” del Psr.
Semina della soia a dose variabile sulle mappe Agrisoing
La semina della soia a dose variabile (utilizzando la seminatrice Kverneland Optima HD e-drive) verrà effettuata con una mappa di prescrizione che si baserà sulle mappe del suolo elaborate da Agrisoing, che mettono in evidenza non solo le differenze di tessitura tra le varie zone degli appezzamenti, ma anche di tanti altri elementi agronomici chiave che guidano le nostre scelte.
Soia: quali sono i parametri del suolo da considerare
Poiché di tale leguminosa valorizziamo il valore proteico, andremo a “fare perno” su tre parametri: argilla, sostanza organica e fosforo assimilabile.
Nella pratica vuol dire che, ove la combinazione dei tre parametri è più favorevole allo sviluppo della coltura, andremo a ridurre il numero di piante per metro quadro, perché ci aspettiamo una maggiore ramificazione da parte della soia dovuta a una maggiore spinta del suolo. Se non avessimo a disposizione le mappe dettagliate fornite da Agrisoing non avremmo potuto conoscere in dettaglio e in maniera sitospecifica l’entità di questi parametri e così avremmo dovuto fare una semina tradizionale a dose fissa con una maggiore spesa.
Su quale fila si deve seminare la soia
Fondamentale sarà l’utilizzo del segnale Rtk: la fila dove verrà seminata la soia si deve sovrapporre esattamente alla vecchia fila dove è nato e si è sviluppato il Tillage Radish, perché così le piante di soia sfrutteranno al massimo il prezioso lavoro della cover crops.