Bruno Agazzani7 Luglio 20217min44740

Cover crops estive, si può fare: quali varietà scegliere

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La maggior parte degli agricoltori che ha preso in considerazione l’uso delle cover crops per migliorare i propri terreni, opta per una semina dopo la raccolta delle colture estive, ottenendo la copertura invernale dei suoli. Ma le cover crops possono essere seminate con successo anche in estate dopo la raccolta dei cereali vernini: basta scegliere la varietà giusta e seminarla su sodo, direttamente sui residui colturali senza alcuna lavorazione che la renderebbe antieconomica.

Le cover crops estive più adatte

Dalla nostra esperienza pratica di questi anni riteniamo che siano due le cover crops estive da prendere in considerazione:

  • la vigna cinese (leguminosa annuale)
  • la crotalaria Juncea (leguminosa estiva)

Alcuni esperti suggeriscono anche il sorgo sudanese (cereale), ma a nostro parere ha il difetto di crescere troppo, raggiungendo anche i due metri di altezza, e questo costituisce un problema per le semine autunnali.

Vigna cinese

La vigna cinese è caratterizzata da un rapido accrescimento e da una grande rusticità e si può seminare da maggio a fine luglio. Il suo sviluppo ottimale si ha con temperature tra i 20 e i 30 gradi e mostra una grande resistenza a temperature elevate e a stress idrici. Raggiunge un’altezza da 60 cm a 1 metro.

Vigna cinese seminata su sodo con interfila 45 cm dalla seminatrice Kverneland Optima TF Profi.

Crotolaria Juncea

Rapida crescita e resistenza alla siccità sono le caratteristiche principali della crotalaria Juncea, che produce buone quantità di biomassa in circa 60 giorni raggiungendo l’altezza di un metro. Questa specie di cover crops estive si semina da maggio a fine luglio ed è adatta a molti tipi di terreno a pH neutro o subacido. È stato anche dimostrato che questa specie riesce a contenere lo sviluppo di nematodi del genere Meloidogyne e Paratrichodouros.

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Crotalaria Juncea seminata su sodo dopo grano

Quando bisogna seminare le cover crops estive

Se l’azienda agricola aderisce alla misura M10 “Agroambiente” del Psr regionale percependo il contributo aggiuntivo per le cover crops, vige l’obbligo (almeno in Lombardia) di seminare le cover crops estive entro 30 giorni dalla raccolta del cereale vernino, terminandola, con un leggero passaggio di erpice Qualidisc, 30 giorni prima delle nuove semine. Quindi, se si prevede di seminare il nuovo cereale vernino il 20 ottobre, il letto di semina va preparato dopo il 20 settembre.

Dose di seme e semina

La dose consigliata dai cataloghi dei sementieri è di 25 kg/ha, ma in base alla nostra esperienza consigliamo di scendere a 18 kg/ha, utilizzando una seminatrice moderna da mais e soia con interfila 45 0 75 cm come la Optima TF Profi di Kverneland, che abbiamo messo in campo nelle ultime campagne direttamente su sodo sui residui colturali. L’importante è che la seminatrice eserciti un buon peso sull’elemento di semina e che sia dotata di un disco aprisolco ben progettato e di uno spargiresidui.

La profondità di semina sufficiente è di circa 1,5 cm. È importante tenere d’occhio le previsioni del tempo e seminare prima di un temporale estivo e, nel caso di prolungata mancanza di piogge utili, è opportuna una leggera irrigazione per far nascere i semi della cover. Sconsigliata la semina a spaglio con spandiconcime.

I vantaggi delle cover crops estive

Anche se sta in campo due mesi o poco più, le cover crops estive offrono vantaggi agronomici non trascurabili che abbiamo verificato anno dopo anno in diverse situazioni aziendali: innanzitutto, il cereale seminato sui residui della cover parte meglio ed è molto rigoglioso sin dai primi stadi di sviluppo e questo si traduce sempre in un aumento della produzione e della qualità, rispetto a un cereale seminato su terreno convenzionale. Inoltre, anche dopo un solo anno il terreno che ha ospitato la cover crop si presenta più soffice e meglio strutturato, e tali vantaggi si accresceranno anno dopo anno.

Bruno Agazzani

Agronomo libero professionista, specializzato nell'elaborazione di piani di coltivazione specifici per ogni coltura in base al tipo di areale (terreno, clima, acqua e contributi), con particolare riguardo all'agricoltura di precisione.


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