Diserbo grano, il nuovo Activ completa la famiglia Atlantis

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Il grano, tenero e duro, sta vivendo un momento di svolta con l’affermazione anno dopo anno di percorsi agronomici e scelte varietali sempre più indirizzate alle richieste dei trasformatori ma anche dei consumatori, i quali finalmente dimostrano di essere disposti a spendere qualcosa in più per acquistare un prodotto italiano, di qualità e tracciabile. Dunque è compito del nostro cerealicoltore fare ogni anno sempre meglio e per questo servono strumenti tecnici efficaci, innovativi e affidabili.

Una lotta alle infestanti mirata e flessibile

La lotta alle infestanti del grano, graminacee ma anche dicotiledoni, non è una sfida semplice ma soprattutto non può essere applicata sempre con la stessa strategia, perché la tipologia di malerbe, l’areale, le condizioni climatiche e le epoche di intervento, si differenziano notevolmente da una realtà aziendale a un’altra. Per questo, Bayer per il diserbo del grano propone al cerealicoltore una vera e propria famiglia di prodotti, riuniti sotto il nome Atlantis, che da oggi annovera un nuovo componente, Atlantis Activ, che si affianca ai già esistenti Atlantis Pro e Atlantis Flex. In questo modo l’agricoltore ha la possibilità di trovare la soluzione di diserbo più efficace in relazione alle sue specifiche necessità, mirando con precisione l’intervento, grazie alle caratteristiche distintive dei tre prodotti.

A ogni agricoltore il suo Atlantis

Activ è indicato per interventi precoci e se si devono combattere anche le dicotiledoni, Pro per interventi anche tardivi grazie alla sua rapidità di azione e Flex per combattere le tre specie di bromo più difficili da colpire.

Atlantis Activ agisce con tre principi attivi

Precocità e ampio spettro di azione sono i due punti di forza del nuovo erbicida Atlantis Activ che, grazie alla presenza del Thiencarbazone metil (terzo componente oltre a Iodosulfuron e Mesosulfuron) assorbito per via radicale e fogliare, esprime la sua massima potenzialità nei trattamenti precoci, eliminando da subito la competizione esercitata dalle infestanti e favorendo un aumento della biomassa.

Atlantis Activ è molto efficace sulle Avene (nella foto), sul Lolium e sulle graminacee non ancora nate.

Controllo allargato anche alle dicotiledoni

Atlantis Activ, grazie alle sue tre sostanze attive, è in grado di controllare efficacemente le principali infestanti graminacee, ma anche molte dicotiledoni del frumento duro e tenero – e questo è un aspetto innovativo di grande importanza per molte aziende cerealicole.

Atlantis Activ controlla molto efficacemente anche dicotiledoni difficili come Veronica, Fumaria e Galium e anche su ricacci di medica e su dicotiledoni non ancora nate.

Modalità di dosi e di impiego

Atlantis Activ si utilizza in post-emergenza del frumento duro e tenero, dallo stadio di tre foglie fino al secondo nodo in levata. I migliori risultati si hanno intervenendo su infestanti graminacee dallo stadio di tre foglie al pieno accestimento e su infestanti dicotiledoni allo stadio di due-sei foglie.

La dose di impiego è 0,33 kg/ha in 100-400 L di acqua, in associazione con il coadiuvante specifico Biopower alla dose di1 L/ha.

La scelta vincente è l’approccio integrato

Per ottimizzare il controllo delle infestanti e prevenire l’insorgenza delle resistenze agli erbicidi, occorre mettere in campo un approccio integrato che Bayer raccomanda da sempre, associando al corretto impiego dei migliori e più innovativi erbicidi, tecniche agronomiche all’insegna della massima sostenibilità.

Conoscere le infestanti del proprio terreno è una premessa indispensabile, che deve precedere una pianificazione mirata degli interventi lungo tutto il ciclo vegetativo dei frumenti. Solo così la cerealicoltura può continuare a crescere, assicurando il giusto reddito all’agricoltore.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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