Diserbo grano, non solo pre-semina su sodo e minima lavorazione

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La crescente diffusione delle tecniche sostenibili di preparazione del letto di semina, con la minima lavorazione e la semina su sodo affermate da anni anche nelle aree collinari, consigliano di adottare un diserbo di pre-semina con glifosate da effettuare dopo una pioggia che stimola le perennanti e le infestanti annuali, comprese le popolazioni resistenti di Sinapis e Papaver, con dosi variabili da 1a 3 lt/ha se si usa il Roundup Platinum. Ma se le precipitazioni impediscono di intervenire nella breve finestra utile concessa dal pre-semina, ecco che diventa indispensabile il trattamento in post-emergenza precoce da effettuare quando il grano porta 2-4 foglie, cioè da novembre a gennaio.

I prodotti sono vari: Algor Platin, Zodiac DFF, Dicuran Plus, Jura EC. Con specie difficili, Mirco Fabbri e Giovanni Campagna nell’Informatore Agrario n. 31/2022 hanno consigliato miscela a tre vie a base di diflufenica+florasulam+iodosulfuron (Joistick) o a due vie con diflufenican+florasulam (Lector Delta).

Ma in certe condizioni tutto questo può non essere sufficiente, quindi in condizioni di forte inerbimento occorre un trattamento di post-emergenza invernale, soprattutto se l’inverno decorre con temperature miti che favoriscono la diffusione delle malerbe. In questo periodo i prodotti consigliati sono i seguenti:

  • Metribuzim per contenere Veronica, Viola, Papaver e Fumaria;
  • Diflufenican+sulfuniuluree per combattere anche il Gallium;
  • Joistick a tre vie nel caso ci siano infestanti a foglie strette;
  • Topik 240 EC, Axial Pronto 60 e Starprop contro le graminacee;
  • Floramox e Atlantis Pro in presenza di graminacee e dicotiledoni.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Francesco

    2 Gennaio 2023 at 11:31 pm

    Articolo che consolida le mie minime lavorazioni che faccio in azienda da ormai 20 anni… Dove trinciare la paglia è fondamentale per lasciare al terreno la possibilità di recuperare la FORZA DELLA SOSTANZA ORGANICA.. E RIDURRE LE SPESE CULTURALI PER FARE PIÙ REDDITO. OLTRE ALLA TUTELA DEL TERRITORIO. Pertanto ben venga questa innovazione culturale AGEA..

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