Roberto Bartolini3 Aprile 20224min36170

Diserbo soia: i tempi d’intervento e i prodotti migliori

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Il prezzo di mercato che si manterrà elevato almeno per tutto il 2022 e la possibilità di non effettuare concimazioni azotate riportano al centro dei pensieri dei nostri agricoltori la coltivazione della soia, in primo e in secondo raccolto. Anche se il costo dei diserbanti è aumentato, non bisogna fare inutili speculazioni, perché la corretta lotta alle infestanti è uno dei presupposti per produrre ai massimi livelli, clima permettendo.

Trattamenti di pre-emergenza

  • Contro Graminacee e Sorghum halepense da seme e popolazioni resistenti agli erbicidi specifici di post-emergenza, consigliamo di utilizzare S-metolaclor oppure Flufenacet e Petoxamide.
  • Contro specie di sostituzione e popolazioni resistenti di Amaranthus, occorrono miscele di Metribuzin e Clonazone (prodotti: Twin pack di Mojang 600 e Command 36CS)
  • Contro Chenopodium, meglio Pendimentalin e Metobromuron (prodotto: Proman Flow).

Trattamenti di post-emergenza

Da effettuarsi alla seconda foglia trifogliata della soia, i trattamenti di post-emergenza vanno effettuati contro specie che sfuggono ai trattamenti preventivi come Abutilon, Bidens, Xanthium, Datura eccetera. Per questi consigliamo Sorghhun halepense da rizoma, Convolvolus, Cirsium, Equisetum: dunque occorre utilizzare Bentazone, Clomazone, Bifenox in alternanza agli ASL inibitori (tifensulfuron-metile e imazamox) che vanno in rotazione per evitare fenomeni di resistenze.

L’Abutilon è una infestante che sfugge ai trattamenti preventivi e quindi va trattata in post-emergenza.
Con le minime lavorazioni si possono verificare infestazioni di perennanti a foglia larga come il Convolvolo, che si combattono efficacemente in post-emergenza.
In alcuni casi si rendono necessari interventi con graminicidi specifici per contenere specie come la Digitaria, applicando prodotti a base di Ciclossidium, Cletodim, Quizalofop-p-etile, eccetera.

Diserbo soia in secondo raccolto

È buona norma effettuare la semina della soia in secondo raccolto su sodo, cioè sui residui colturali, per essere tempestivi, sfruttare al meglio l’umidità residua del terreno e per mantenere i residui colturali che hanno un effetto pacciamante molto importante. Dopo l’intervento devitalizzante in presemina, si interviene in post-emergenza tra la fase di foglie bilobate e trifogliate della soia e malerbe nei primi stadi di sviluppo. Si utilizzano miscele in un intervento unico con Clomazone e Bifenox, che hanno azione residuale e fogliare e si riattivano con interventi irrigui o piogge estive.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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