Domanda Pac e agricoltori attivi, cambiano i requisiti per il 2018. Scadenza 15 giugno
Sino alla fine del 2017, l’agricoltore che riceve la Pac doveva dimostrare di essere “agricoltore attivo” attraverso sei fattispecie. Da quest’anno, invece, l’Italia ha semplificato la questione, riducendo a tre le fattispecie. Di conseguenza, è agricoltore attivo chi possiede almeno uno dei seguenti requisiti:
- Pagamenti diretti percepiti nell’anno precedente sotto una certa soglia: 5.000 euro per le aziende montane e in aree svantaggiate e 1.250 euro in tutte le altre zone.
- Iscrizione all’Inps come coltivatore diretto, imprenditore agricolo professionale o mezzadro.
- Titolari di partita Iva attiva in campo agricolo con dichiarazione annuale Iva oppure con comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva.
1. Agricoltore sotto una certa soglia
Le soglie sopra indicate riguardano tutti i pagamenti diretti dell’anno precedente. Ma se un agricoltore non ha presentato la domanda?
L’importo “presunto”, dice la normativa, si ottiene moltiplicando il numero di ettari ammissibili dichiarati dall’agricoltore nell’anno di presentazione della domanda Pac (cioè il 2018) per il pagamento medio nazionale nell’anno fiscale più recente.
Esempio: un agricoltore nel 2017 ha presentato domanda Pac per 3 ettari, ma nel 2016 non ha presentato domanda Pac e vuole sapere se può rientrare nell’agricoltore attivo sotto una certa soglia. Il soggetto deve allora moltiplicare i 3 ettari dichiarati nel 2017 per 396,02 euro/ha, che è il pagamento medio nazionale del 2016. L’importo è pari a 1188,06 euro/ha e quindi rientra nei parametri previsti dalla fattispecie 1.
2. Agricoltore iscritto all’Inps
Si tratta della situazione più semplice ed è applicabile alle ditte individuali, ma non alle società.
3. Partita Iva
Questa fattispecie richiede il possesso di partita Iva agricola con codice ATECO 01. Non è più in vigore la norma che prevedeva l’apertura della partita Iva prima del 1° agosto 2014.
Per le aziende situate “in altre zone”, cioè non in aree montane e/o svantaggiate, non basta la partita Iva, ma occorre anche la dichiarazione annuale dell’Iva con comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva.
Sono esonerati dalla dichiarazione annuale dell’Iva gli agricoltori che iniziano l’attività agricola nell’anno della domanda Pac. In questo caso basta il possesso della partita Iva attiva in campo agricolo.
Tutti gli agricoltori che fino al 2017 accedevano ai pagamenti Pac senza partita Iva non potranno più farlo e dovranno dotarsi di partita Iva.
La presentazione della domanda Pac 2018 slitta al 15 giugno
Ricordiamo infine che è stata già stabilita una proroga della data di scadenza per la presentazione della domanda Pac 2018, che slitta al 15 giugno prossimo.
26 commenti
Luca81
16 Maggio 2018 at 6:18 pm
Salve,
sto aprendo una partita iva agricola per affittare o farmi sublocare alcuni ettari di terreno. Questi ettari di terreno sono attualmente coltivati da mio padre, il quale ha fatto anche la dichiarazione pac degli stessi . Ora io vorrei coltivarli con una coltivazione diversa nel momento in cui mi vengono affittati. è possibile fare questo senza che mio padre perda il pac di questi ettari e del resto degli ettari contenuti nella dichiarazione pac? Io avrei voluto inizialmente non inserirli nella dichiarazione pac, ma non è stato possibile perchè il commercialista ha detto che anche se i documenti del pac vengono dati al 15 giungno si riferiscono alla situazione al 15 di maggio.
Grazie mille
Luca BOcchi
Alessio M.
24 Maggio 2018 at 6:16 pm
Buonasera, avrei cortesemente bisogno di una informazione. Nel 2017 ho percepito un aiuto di base Pac di 930€, ma non ancora sono stati liquidati gli importi di accoppiato. Ad oggi risulto “Agricoltore NON Attivo” ma a mio avviso per un mero problema di sistema SIAN/AGEA.
Non ho partita IVA e non è mia intenzione aprirla. Però temo che con il contributo di accoppiato possa superare i 1250€ avendo seminato circa 2 Ettari di grano per filiera. Purtroppo non conosco l’importo di accoppiato che spetta al grano per filiera per ettaro. Qualcuno lo conosce? Quello che danno per la vendita diretta (no filiera dovrebbe essere 75€ per ettaro), e quello per filera?
Grazie in anticipo Alessio
Roberto Bartolini
25 Maggio 2018 at 4:51 pm
Il premio riservato al grano duro in filiera è pari a 200 euro, ma se le domande superano la disponibilità finanziaria stanziata, potrà essere inferiore.
Alberto
31 Maggio 2018 at 11:08 am
Buongiorno Dottor Bartolini, avrei cortesemente bisogno di due informazioni.
Come coltura “azoto fissatrice-EFA” ho seminato del pisello proteico puro.
È chiaro che il divieto dell”uso di prodotti fitosanitari è per tutto il periodo vegetativo, che va dalla semina alla raccolta.
Come lei giustamente sostiene, in caso di sovescio non si completa il “naturale ciclo vegetativo”.
E se invece il pisello venisse insilato?, come succede con la maggior parte dei miscugli pisello proteico-orzo. Completo così il ciclo vegetativo della coltura?
Seconda domanda:
Qual è la prima data utile per lavorare il terreno e poi procedere alla semina e successivamente ai trattamenti fitosanitari del secondo raccolto, in caso di insilamento della coltura “azoto fissatrice-EFA”?
La ringrazio per l’attenzione
Alberto
Roberto Bartolini
6 Giugno 2018 at 10:13 am
A mio avviso l’insilamento del pisello proteico può essere fatto, dal momento che per questo utilizzo, che è comunemente in uso, ha completato il suo ciclo vegetativo. Dal 1° di luglio può operare sul terreno e procedere con la seconda coltura utilizzando gli agrofarmaci, come permette la legislazione vigente.
Fabio dubbioso
17 Luglio 2018 at 8:21 pm
Salve, nel 2017 ho presentato per la prima volta la domanda Agea per dei terreni e titoli ricevuti per successione. Lo stesso ho effettuato a maggio 2018. Ma ad oggi non ho mai riscosso nulla. Le chiedo chiarimento in merito al requisito di agricoltore attivo quindi ai requisiti richiesti e agli adempimenti richiesti ho riscontrato molta confusione in merito alla dichiarazione Iva, o alla presentazione dello spesometro.Preciso che sono possessore di partita iva forfettaria alla quale nel 2017 ho affiancato un codice ATECO agricolo e che il mio regime forfettario è esonerato dalla presentazione della partita iva e spesometro.Ho letto che bisogna rispettare determinate percentuali oer la qualifica di agricoltore attivo e tal proposito le chiedo chiarimenti su quali elementi prendere in considerazione per il calcolo e anche un esempio. Inoltre nella domanda 2017 non ho avuto alcun provento da attività agricola essendo entrato in possesso a metà anno. La ringrazio
Fabio
27 Dicembre 2018 at 6:46 pm
Ciao a tutti. Una informazione se é possibile averla.
Sono un dipendente di un’azienda privata e sto per comprare dei terreni agricoli. Posso fare la domanda pac senza che sia iscritto come coltivare diretto o imprenditore agricolo?
In tal caso qual é il requisito richiesto?
Ringrazio in anticipo.
Roberto Bartolini
9 Gennaio 2019 at 7:50 am
Buongiorno Fabio, per poter ricevere i fondi Pac occorre rispettare i requisiti di “agricoltore attivo”. In questo articolo trova maggiori informazioni: http://www.ilnuovoagricoltore.it/domanda-pac-e-agricoltori-attivi-cambiano-i-requisiti-per-il-2018-scadenza-15-giugno/
billia
4 Gennaio 2019 at 8:07 pm
Buongiorno dott.Bartolini,volevo chiedere una informazione sui contributi PAC…ho affittato nel 2006 terreni per 5 ha ad un agricoltore che beneficia anche dei contributi pacchetti fino al 2021 [15 anni] ! Ora ho dovuto rescindere il contratto per inadempienza – canone non pagato per una annualità-… cosa succede sui titoli pac ? Posso trasferirli al nuovo affittuario? Grazie giorgio
Roberto Bartolini
7 Gennaio 2019 at 10:31 am
Gentile Giorgio, mercoledì prossimo sul nostro sito pubblicheremo un articolo che affronta un caso simile al suo. Posso intanto anticiparle che se l’affittuario ha gestito il fondo con continuità e ha ricevuto nel 2015 i nuovi titoli Pac, ha diritto a non restituirli insieme al terreno.
Roberto Bartolini
9 Gennaio 2019 at 7:48 am
Ecco, come promesso, il link dell’articolo: http://www.ilnuovoagricoltore.it/agricoltura-al-termine-del-contratto-di-affitto-il-proprietario-del-terreno-puo-pretendere-anche-i-titoli-pac/
Claudio Bottazzi
24 Gennaio 2019 at 3:43 pm
ho una azienda intestata a me, mia mogle e mio figlio
io sono impiegato in altro settore
mia mogle libera professionista in altro settore
mio figlio studente universitario a pieno titolo
affitteri 1 ha e chiedo se ho diritto al contributo PAC?
Roberto Bartolini
25 Gennaio 2019 at 9:17 am
Buongiorno Claudio, per poter percepire la Pac è necessario rispettare i requisiti di “agricoltore attivo” che trova indicati in questo stesso articolo che ha commentato. In caso nessuno di voi tre rispetti tali requisiti, non avete diritto a percepire la Pac.
Cordialità
Flavio
30 Luglio 2020 at 8:20 pm
Buonasera Dottor Bartolini potrei sapere le quote PAC a che prezzo si aggirano per un ettaro e venti di uliveto la zona e basso Salento
Gaetano
7 Marzo 2019 at 7:44 pm
Salve, sono un giovane con disponibilità di circa 14 ettari di terreno e da quest’anno vorrei presentare domanda unica.
In questo momento ho la residenza in Germania, mi è possibile presentarla?
Grazie a chi mi aiuterà.
Roberto Bartolini
11 Marzo 2019 at 12:19 pm
Buongiorno Gaetano, per ricevere la Pac occorre essere agricoltore attivo in Italia.
Luca
30 Aprile 2019 at 7:04 pm
Salve,
ho dei terreni vincolati a pignoramento , posso continuare a sottoscrivere la DU o deve rappresentarmi il curatore ??
Grazie 1000
Emma
10 Maggio 2019 at 3:52 pm
Salve,
Ho presentato sia la domanda unica che il psr ,misura agroalimentare 10.1,per l’anno 2019.
Dovrei però rinnovare un contratto di fitto per modificare sia il canone che la durata se modifico il fascicolo dopo il 15 maggio con questo nuovo contratto ho problemi con la domanda unica!?
Cioè visto che il “vecchio” contratto inserito già nella domanda unica 2019 deve essere revocato per il nuovo contratto,mi chiedo se la registrazione è dopo il 15 ho problemi per la domanda unica già presentata ?
Roberto Bartolini
13 Maggio 2019 at 5:40 pm
Salve Emma. Ogni modifica deve essere fatta entro il 15 maggio 2019.
felice
1 Luglio 2019 at 12:52 pm
Bartolini buongiorno. non riesco a venirne a capo, mi auguro che lei mi possa aiuatre.
premesso che possiedo una partita iva come libero professionista ed ho ritenuto opportuno ampliarla nel 2011 come azienda agricola. ho acquistato della terra nel 2017 ed ho presenta richiesta di accesso agli aiuti PAC per l’anno 2018 e 2019. non vengo inserito negli aventi diritto perchè la mia partita iva, come azienda agricola, è stata ampliata nel 2011. esiste, a tal proposito, una legge che prevede questo?
grazie
Roberto Bartolini
3 Luglio 2019 at 4:05 pm
Gentile sig. Felice, la normativa a proposito del problema da lei sollevato è assai complessa e articolata, quindi non sono in grado di rispondere al suo quesito, che va posto all’ufficio di un CAA della sua zona oppure di una organizzazione professionale agricola.
SALVATORE
3 Luglio 2019 at 6:04 pm
Buongiorno, ho è che sa dirmi qualcosa in merito ai pagamenti del premio de minimis grano duro annualità 2017 e 2018 dei quali al momento siamo completamente all’oscuro di tutto ? Nel ringraziarla porgo cordiali saluti.
Roberto Bartolini
5 Luglio 2019 at 10:13 am
Buongiorno Salvatore, la data ultima per l’erogazione era il 30 giugno. Come sempre saranno in ritardo.
Anonimo
6 Luglio 2019 at 1:15 pm
Signor Bartolini buon giorno. Ho una domanda da farle. Avendo un’azienda di più di 30 ettari metto più colture e ogni anno percepisco i premi accoppiati. Quest’anno ho ricevuto della domanda 2018 anticipo saldo ma non i premi accoppiati e nella app ora mi risulta istruttoria completata. Non capisco cosa sia successo e se ancora possono pagare. Grazie della sua risposta.
Roberto Bartolini
8 Luglio 2019 at 3:11 pm
Gentile lettore, ritardi e anomalie nei pagamenti purtroppo sono all’ordine del giorno con Agea. Non le rimane che rivolgersi al Caa della sua zona per capire cosa è successo.
MRCDm
16 Luglio 2019 at 8:17 pm
Salve, a qualcuno è capitato di fare la richiesta dei pagamenti non andati a buon fine e nel caso dopo quanto tempo vi sono stati erogati?