Ecoschema 5 piante mellifere, le risposte alle vostre domande

ecoschema5

L’eco-schema 5 della nuova Pac (“Semina di piante di interesse apistico”) assegna un pagamento di 500 euro/ha (il pagamento minimo sarà comunque di 250 euro/ha nel caso ci sia un volume molto elevato di domande) se sulle superfici a seminativo viene realizzata una copertura vegetale dedicata di piante nettarifere e pollinifere, spontanee o seminate, su una superficie minima di almeno 0,25 ha contigui, con una larghezza minima di 20 metri e una distanza da 3 a 5 metri (detta “fascia di rispetto”) da colture limitrofe coltivate. Si tratta di un nuovo pagamento volontario che ha sollevato molti dubbi applicativi e per questo, nel corso di un incontro organizzato da Rete rurale nazionale, Ministero dell’agricoltura e Crea, sono state fornite le riposte alle domande più ricorrenti degli imprenditori. Le riportiamo qui di seguito.

1) Le colture nettarifere e pollinifere devono rimanere in campo dal 1° marzo al 30 settembre, cioè fino al completamento della fioritura. Le date sono vincolanti indipendentemente dal ciclo delle colture che si seminano?
La semina della coltura può essere fatta anche ad aprile (ad esempio per un girasole) o essere già in campo prima del 1° marzo, ma l’importante è che le piante completino la fioritura entro il 30 settembre.

2) Dopo il 1° ottobre cosa si può fare sulle superfici investite dalle colture mellifere?
Le colture mellifere possono essere interrate, sovesciate e successivamente si può seminare una coltura principale anche su sodo. Ma la fioritura deve essere terminata.

3) È vero che non si può seminare solo una specie nettarifera o pollinifera?
Sì. L’eco-schema 5 prevede che si possa ottenere il premio solo se si seminano miscugli, minimo di due colture, ma è consigliato almeno un miscuglio di 6-7 specie (o comunque di multipli di tre) a fioritura scalare, per favorire l’attività delle api che devono trovare sempre alimento nel corso dei mesi di vegetazione.

4) Dove si possono trovare informazioni pratiche sulle piante mellifere?
Qui di seguito potete scaricare le “Linee guida per la scelta delle specie di interesse apistico” a cura di Rete rurale nazionale, Ministero dell’agricoltura e Crea. Scarica il documento >

5) Come ci si deve regolare se le mellifere vengono invase da infestanti?
Non è consentito l’uso della chimica, quindi ci si deve limitare, se occorre, al diserbo meccanico.

6) Ci sono limiti alle superfici da dedicare alle mellifere?
No, non ci sono limiti massimi. Solo il limite minimo di 0,25 ettari.

7) Si possono seminare mellifere nell’interfila, ad esempio di una carciofaia?
No, perché le mellifere devono occupare solo superfici a seminativo.

8) La fascia di rispetto (variabile da 3 a 5 metri) viene inserita nel pagamento dell’eco-schema 5?
Sì, ma solo fino al limite dei 5 metri.

9) Anche in regime di colture biologiche è necessaria la fascia di rispetto?
No. Se l’azienda è certificata biologica, non deve prevedere la fascia di rispetto.

10) La fascia di rispetto deve essere una superficie non produttiva?
Sì. Nella fascia di rispetto non si può coltivare nulla, e può essere rappresentata anche da una siepe, una strada, eccetera.

11) La BCAA 8 (che prevede il 4% della superficie a seminativo da destinare a elementi non produttivi) gode di deroga per il 2023, fatta eccezione per gli agricoltori che richiedono l’eco-schema 4 (“Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento”). Se quest’anno quindi si aderisce all’eco-schema 4, sul 4% di set aside obbligatorio si possono seminare nettarifere e pollinifere?
Certamente sì, e si ottiene anche il pagamento per l’eco-schema 5. Infatti i terreni a riposo possono essere investiti a piante mellifere.

12) Un’azienda di 100 ettari che aderisce all’eco-schema 4 è obbligata quindi a rispettare la BCAA 8, cioè il vincolo del 4% a non coltura. È possibile, su quei 4 ettari, destinarne due a mellifere e due a set aside?
Certamente sì, anche se così facendo si perde la possibilità di incassare il pagamento per le mellifere dell’eco-schema 5 sui due ettari a set aside.

13) È possibile a fine fioritura raccogliere le piante mellifere?
Assolutamente no. Si tratta di colture a perdere che non possono essere asportate e nemmeno commercializzate.

14) L’eco-schema 5 è un impegno annuale?
Sì, è un impegno annuale, quindi dopo il primo anno si può interrompere, anche se dal punto di vista “ambientale” sarebbe bene continuare per più anni.

15) È stato pubblicato un lungo elenco di specie nettarifere e pollinifere. È vero che non si possono seminare altre specie?
Sì, è vero. L’elenco pubblicato è vincolante, dunque se si semina una specie non contemplata nell’elenco non si può incassare il premio.

16) Si può usare qualsiasi tipo di seme o solo seme certificato?
Si può usare anche seme non certificato, quindi di produzione aziendale, a patto che la specie rientri nell’elenco pubblicato.

17) Un’azienda biologica non trova semente bio di nettarifere e pollinifere. Come si deve comportare?
Può chiedere una deroga a livello regionale agli uffici preposti.

18) Se si sceglie una mellifera pluriennale, va riseminata ogni anno?
No, se è poliennale non è necessario la risemina e si incassa il premio ogni anno, sino al mantenimento della copertura vegetale dedicata.

19) Come mai nelle dimensioni della superficie a mellifere si parla solo di 20 metri di larghezza? E la lunghezza?
Date le caratteristiche anguste e irregolari dei campi italiani non si è voluto dare un ulteriore vincolo anche in lunghezza. L’importante è rispettare il minimo di superficie, che è di 0,25 ettari.

20) La superficie a mellifere deve occupare una sola superficie o può essere frazionata?
La semina può essere effettuata su porzioni diverse e in diverse localizzazioni. L’importante è che si rispetti sempre la dimensione minima per ciascuna parcella di 0,25 ha.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


6 commenti

  • Camillo Massari

    8 Marzo 2023 at 2:09 pm

    Lasciando le piante mellifere fino al 30 settembre si rischia di infestare i campi con i semi delle stesse piante , visto che molte di esse fioriscono in primavera. Costringendo poi l’agricoltore a usare più diserbanti e rendendo la pratica controproducente. Non sarebbe meglio poterle terminare quando la fioritura finisce davvero ?

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  • Lorenzo D'Angelo

    8 Marzo 2023 at 7:23 pm

    Buona sera volevo chiedere per favore semi melliferi una volta seminato non li devo toccare per quanti anni grazie

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  • Lorenzo D'Angelo

    8 Marzo 2023 at 7:25 pm

    Volevo sapere di più come comportarmi con la semina è con tutti documenti grazie buona serata.

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  • Lucio Castiglia

    8 Marzo 2023 at 9:23 pm

    Salve La mia azienda ricade in zone natura 2000 per quanto riguarda le piante mellifere ci sono quelle perenni tipo l’asfodelo l’origano e altre specie è il fatto che sono dei Pascoli posso rientrare nell’eco schema 5,
    In quale percentuale della superficie avendo una Sau di 90 ettari

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  • Katia

    25 Aprile 2023 at 1:46 pm

    Ho un terreno da 1000m quadri incolto ma edificabile.
    Vorrei seminrlo per dare contributo alle api.
    Posso avere info e dove reperire i semi in friuli?
    Saluti

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  • salvatore

    13 Novembre 2023 at 5:47 pm

    salve miscuglio minimo kg/ettaro?

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