Enduro Pro, il coltivatore da superficiale a profondo

kverneland enduro pro

Da 5 a 35 cm di profondità di lavoro: il segreto per un coltivatore di successo è essere semplice, flessibile, durevole ed efficiente, in quanto deve poter risolvere all’agricoltore e al contoterzista le diverse problematiche che si possono presentare in campo. Proprio ciò che offre Enduro Pro 4000T trainato, il nuovo coltivatore di Kverneland presentato nei giorni scorsi nel corso dell’evento in campo dedicato ai concessionari presso l’azienda Vittoria di Portomaggiore (Ferrara).

Come affrontare ogni situazione in campo

A seconda degli andamenti stagionali e degli avvicendamenti, con il coltivatore si devono gestire più o meno residui e infestanti di diverso tipo, nonché creare un letto di semina più o meno affinato (per il colza per esempio deve essere molto fine) e variare la profondità di lavorazione. Inoltre occorre regolare la profondità di lavoro mentre si avanza in campo, per adattarlo a specifiche condizioni di terreno che variano continuamente e cambiare le punte con rapidità. Ecco perché non tutti i coltivatori sono uguali e quando si fa un acquisto occorre considerare tutte le possibili variabili.

La novità di casa Kverneland

Il nuovo Kverneland Enduro Pro 4000T trainato è costituito da tre file di ancore, una fila di dischi e un rullo finale. L’ancora Triflex in tubolare ha il vantaggio di essere cava e questo le permette di flettere di 7 cm a destra e a sinistra, il che aiuta a evitare eventuali ostacoli. Inoltre la forma dell’ancora ha una doppia angolazione nella parte inferiore e superiore per penetrare bene nel terreno, aprirlo e poi per effettuare una miscelazione tra terra e residui, senza portare in superficie gli strati di suolo sottostanti.

Ecco come si presenta il nuovo coltivatore Kverneland Enduro Pro 4000T
L’ancora Auto-reset Triflex con dente da 150 mm e deflettore curvo da 80 mm.

L’ampia distanza tra le file di denti di 750 mm e la luce a terra di 870 mm evitano qualsiasi intasamento in fase di lavoro in presenza di diversi tipi di residuo (mais, girasole, cereali a paglia e cover crops).

La coppia di dischi che effettua il livellamento del terreno.

L’erpice a dischi, protetti da ammortizzatori in gomma, effettua il livellamento del terreno e può essere regolato per profondità di lavoro e incidenza sul suolo.

Il doppio parallelogramma dell’Enduro Pro 4000 T.

L’Enduro Pro 4000 T è dotato di doppio parallelogramma, uno per la profondità di lavoro e il secondo per il livellamento. Il sistema a balestre Kverneland consente un’azione di penetrazione nel terreno con un rilascio di 700 kg per garantire un ottimo lavoro anche su terreni molto tenaci o sassosi.

Il rullo Actipack da 560 mm di diametro.

Il consolidamento del letto di semina è fondamentale per ridurre l’erosione, l’evaporazione e la nascita delle infestanti. Come si vede dall’immagine, viene effettuato con un rullo Actipack con denti raffinatori. Le creste dei dischi frantumano le zolle e i coltelli regolabili posizionati tra un disco e l’altro completano l’affinamento.

Gestione agronomica con due passaggi

Dal punto di vista agronomico, Enduro Pro 4000 T può essere gestito così:

  1. Un primo passaggio più superficiale per innescare la germinazione delle infestanti lasciando inalterata la struttura del terreno.
  2. Un secondo passaggio più profondo prepara il terreno miscelando i residui e consolidando il letto di semina.

Kverneland Italia

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