Roberto Bartolini3 Agosto 20202min11170

Grano duro sardo, firmato l’accordo di filiera con il Gruppo Casillo: pagamento alla consegna

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Nel 2004 in Sardegna si coltivavano oltre 96 mila ettari di grano e in 15 anni si è persa l’80% della superficie, per arrivare al 2019 con poco di 19.000 ettari coltivati a grano duro. Il crescente interesse manifestato dai consumatori per la pasta prodotta con il 100% di grano italiano (si veda a questo proposito l’elenco pubblicato da Dissapore con tutte le linee di pasta prodotte col 100% di grano italiano) ha portato il Gruppo Casillo a firmare un accordo di filiera in Sardegna con un prezzo base di 27 euro/ql, che sale sino a 30 euro/ql con valore proteico al 13,5 e peso specifico 81.

Molto interessante il pagamento che viene effettuato alla consegna, importantissimo per fornire immediatamente liquidità agli agricoltori. Le oscillazioni del prezzo dipendono dalle caratteristiche del grano duro (proteine e peso specifico).

«Sono le migliori condizioni che siamo riusciti a spuntare sul mercato», conferma il presidente di Coldiretti Cagliari, Giorgio Demurtas. «Al massimo entro cinque giorni dal ritiro del grano, i danari saranno nei conti correnti dei produttori, come del resto abbiamo fatto negli anni scorsi», assicura Vito Savino, direttore vendite del gruppo pugliese Casillo, leader nella trasformazione e commercializzazione del grano.

Da sei anni non si riusciva a raggiungere quota 30 euro a quintale nella remunerazione del grano. «Questo nuovo accordo, ne siamo certi, darà una scossa positiva a tutto il mercato locale con delle ripercussioni positive per tutti, come già avvenuto lo scorso anno», aggiunge Demurtas.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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