Incentivi per gli investimenti delle aziende agricole: il bando 4.1.01 dei PSR Lombardia

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Mancano ancora due settimane per il bando 4.1.01 dei PSR Lombardia che incentiva gli investimenti delle aziende agricole della Regione Lombardia. Dal 3 settembre scorso fino al prossimo 3 novembre 2015 gli agricoltori possono presentare la domanda per via telematica tramite la compilazione della domanda informatizzata presente nel Sistema Informatico delle Conoscenze della Regione Lombardia (SISCO).

Ecco la documentazione necessaria da allegare alla domanda:

  1. Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola
  2. Progetto delle opere
  3. Computo metrico analitico estimativo delle opere redatto dal progettista
  4. Copia del titolo abilitativo agli interventi edilizi previsti dal progetto
  5. Progetto-disposizione layout degli impianti a firma del progettista
  6. Tre preventivi di spesa nel caso di acquisto impianti, attrezzature, macchinari, eccetera; unitamente a una breve nota contenente le motivazioni tecnico-economiche della scelta (che non deve essere giustificata con il prezzo più basso).
  7. Dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa alla autorizzazione del proprietario, nel caso sia soggetto diverso, a effettuare gli interventi
  8. Dichiarazione sostitutiva di atto notorio di avere o non avere richiesto per gli interventi oggetto di contributo il finanziamento con altre fonti di aiuto diverse dal PSR

Nuove macchine e attrezzature ammissibili all’aiuto PSR Lombardia

Queste sono le macchine e le attrezzature agricole che possono essere oggetto di incentivo di questo bando dei PSR Lombardia.

 

A) Sistemi di dosaggio a rateo variabile degli effluenti di allevamenti.

 

B) Nuove attrezzature atte a promuovere la conservazione e il miglioramento qualitativo delle risorse idriche attraverso la prevenzione dell’inquinamento delle acque superficiali, quali:

  • Irroratrici a barra dotate di manica d’aria e di ugelli antideriva per ridurre la quantità di prodotto che non va a bersaglio.
  • Irroratrici per colture arboree con recupero del prodotto.
  • Irroratrici a barra lambente per il diserbo.
  • Macchine per distribuzione localizzata a rateo variabile dei concimi con sensori che rilevano il fabbisogno nutrizionale delle colture.

 

C) Nuovi trattori, macchine e attrezzature per semplificare e razionalizzare le tecniche colturali della mimina lavorazione e della semina su sodo limitatamente a:

  • Trattori con entrambi gli assi sterzanti e ruote motrici isodiametriche con pneumatici a bassa pressione con computer di bordo atto a selezionare in automatico la sterzata, con ripartizione equilibrata delle masse 55% su asse anteriore e 45% su asse posteriore, con sollevatore posteriore con capacità pari a 3500 kg e con ammortizzatore delle oscillazioni e sollevatore anteriore da 2000 kg, capaci di operare a 10-12 km/ora eseguendo le minime lavorazioni e con guida retroversa.
  • Macchine combinate per minima lavorazione o per semina su terreno non lavorato.
  • Seminatrici per semina diretta o seminatrici da sodo a righe abbinate ad attrezzature passive, quindi non tramite presa di forza del trattore.

 

D) Sistemi di navigazione GPS per il controllo di tutte le operazioni colturali.

Il piano aziendale

Soffermiamoci ora sul primo punto che è il Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola, che è una novità introdotta nei nuovi PSR.

Il piano aziendale deve contenere i seguenti capitoli redatti da parte dell’agricoltore o di un suo consulente:

  • Il mercato e la strategia commerciale attuale dell’azienda agricola
  • Il processo produttivo aziendale
  • Il programma di investimenti con la descrizione degli interventi che l’agricoltore intende realizzare con le loro caratteristiche tecniche ben dettagliate
  • Il processo produttivo dopo l’intervento oggetto della richiesta di finanziamento
  • L’organizzazione aziendale prevista dopo l’intervento
  • Il mercato in cui operare
  • L’assistenza tecnica
  • Il conto economico riclassificato prima e dopo l’intervento
  • Agevolazioni richieste

Ammontare del contributo

Il contribuito del bando 4.1.01 dei PSR Lombardia oscilla dal 35 al 55% della spesa ammessa, a seconda che l’azienda sia condotta o meno da giovani agricoltori e si trovi o meno in aree svantaggiate.

La spesa minima ammissibile per ciascuna domanda è di 20.000 euro per aziende in zone svantaggiate e di 40.000 euro per le aziende in aree non svantaggiate. Il massimale di spesa ammissibile per ogni domanda è di 3.000.000 di euro.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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