InnoCORN Future, il nuovo percorso agronomico per un mais sostenibile per l’ambiente e il portafoglio

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Tutti parlano di sostenibilità, ma occorre tradurre questo termine nella pratica di campo, altrimenti si fanno solo chiacchiere. Per questo Battini Agri di Castiglione delle Stiviere (Mantova), concessionario di Kverneland Group Italia per le provincie di Mantova, Cremona e Verona, e La Sanfermese, centro di lavorazione e stoccaggio di Piubega (Mantova), hanno siglato un accordo pluriennale di collaborazione per realizzare il percorso agronomico “InnoCORN Future” finalizzato alla produzione di granella di mais con una nuova matrice di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Come si realizza il nuovo percorso agronomico

Il percorso InnoCORN Future si attua con l’adozione di tecniche innovative applicate alla meccanizzazione agricola per la gestione del suolo attraverso i sistemi di minima lavorazione e di strip-till al posto delle lavorazioni tradizionali, combinate con le ultime novità genetiche, i principi della difesa integrata, un piano di concimazione in funzione delle reali necessità del suolo e della coltura e una gestione dei turni di irrigazione basata sulla conoscenza della reale disponibilità idrica del suolo lungo tutto il ciclo colturale del mais. Il percorso prevede anche l’uso delle mappe di prescrizione per realizzare semina, concimazione e diserbo a dosi variabili.

Il coinvolgimento di aziende agricole del territorio

Il percorso agronomico verrà realizzato per quattro anni in alcune aziende agricole dimostrative per raccogliere dati produttivi, economici e di impatto ambientale che saranno a disposizione dei due partner, Battini Agri e La Sanfermese, per realizzare un vero e proprio disciplinare di produzione da divulgare agli agricoltori e ai contoterzisti che vorranno metterlo in campo.

I vantaggi per gli agricoltori e i contoterzisti

I vantaggi derivanti dall’applicazione di questo nuovo modello produttivo sono molto evidenti: l’agricoltore e il contoterzista realizzeranno maggiori rese a ettaro con minori costi, ottenendo nel contempo una granella di alta qualità e sanità, con un percorso produttivo tracciato che permetterà loro di vedere riconosciuta dagli acquirenti una maggiore valorizzazione dei raccolti. E solo di questi raccolti!

Cosa viene fatto in campo nel 2016

Nel 2016 il progetto InnoCORN Future ha previsto la realizzazione di due campi dimostrativi in due aziende agricole, ma già dal 2017 l’attività sarà estesa su almeno quattro aziende agricole.

Il coltivatore CLC di Kverneland mentre prepara il letto di semina negli appezzamenti InnoCORN Future destinati alla semina del mais su minima lavorazione.
Il coltivatore CLC di Kverneland mentre prepara il letto di semina negli appezzamenti InnoCORN Future destinati alla semina del mais su minima lavorazione.

Le due imprese del 2016 sono l’Azienda agricola Cortellini Livio di Vescovato (Cremona) e l’Azienda agricola Stagnati Gianluigi di Ostiano (Cremona), ciascuna delle quali ospita un appezzamento InnoCORN Future così suddiviso:

  • 1 ettaro per aratura, erpicatura, semina, concimazione eccetera secondo le abitudini consolidate dalla tradizione.
  • 1 ettaro per minima lavorazione con coltivatore Kverneland CLC, seminatrice Kverneland Accord HD a trasmissione elettrica, spandiconcime Kverneland Geospread con pesa, capannina meteo per rilevamento temperature e umidità.
  • 1 ettaro per lavorazione a strisce (strip-till) con Kverneland Kultistrip, semina e concimazione come sopra e capannina meteo.

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L’appezzamento dell’azienda Cortellini di Vescovato dove è passato il Kverneland Kultistrip per prepare le strisce di semina.
L’appezzamento dell’azienda Cortellini di Vescovato dove è passato il Kverneland Kultistrip per prepare le strisce di semina.

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La seminatrice Kverneland Accord Optima HD e-drive dotata di satellitare mentre semina sullo strip-till il mais Pioneer P 1517W.
La seminatrice Kverneland Accord Optima HD e-drive dotata di satellitare mentre semina sullo strip-till il mais Pioneer P 1517W.

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Il Kultistrip di Kverneland che è stato utilizzato nell’azienda Cortellini.
Il Kverneland Kultistrip che è stato utilizzato nell’azienda Cortellini.

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Livio Cortellini di Vescovato.
Livio Cortellini di Vescovato.

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Lavorazione a minima e a strisce, semina il 7 e il 12 aprile

Nell’Azienda Cortellini, lo scorso 7 aprile sono state effettuate la minima lavorazione, lo strip-till e la semina del mais Pioneer P 1517 W, con investimento di 7,5 piante/mq, concimazione starter alla semina con biammonico, diserbo con Merlin Flexx+Subitex e concimazione con urea alla decima foglia del mais.

Nell’Azienda Stagnati, lo scorso 12 aprile sono state effettuate la minima lavorazione, lo strip-till e la semina del mais KWS Kerbanis, con investimento di 7,5 piante/mq, e un percorso di diserbo e concimazione uguale a quello dell’altra azienda.

A fianco dei due ettari a minima e a strip, in entrambe le aziende è collocato l’ettaro di mais trattato in maniera tradizionale, con terreno arato ed erpicato e con la semina del medesimo ibrido presente negli altri due campi. In entrambe le aziende l’irrigazione verrà effettuata con il sistema a rotolone.

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Il Kverneland Kultistrip in azione nell’azienda Stagnati di Ostiano (Cremona).
Il Kverneland Kultistrip in azione nell’azienda Stagnati di Ostiano (Cremona).

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Ecco come si presenta il terreno preparato dal Kultistrip e pronto per semina.
Ecco come si presenta il terreno preparato dal Kultistrip e pronto per semina.

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La seminatrice Accord Optima Hd e drive a 8 file con satellitare semina su strip till il mais Kerbanis di KWS.
La seminatrice Accord Optima HD e drive a 8 file con satellitare semina su strip till il mais Kerbanis di KWS.

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Gianluigi Stagnati di Ostiano.
Gianluigi Stagnati di Ostiano.

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Nel 2017 inizierà il percorso di precisione con le dosi variabili

Al termine del ciclo produttivo degli ibridi, la raccolta del mais verrà effettuata con una mietitrebbia dotata di sensori e centralina per realizzare le mappe di produzione che, combinate con le mappe del suolo, consentiranno già dal 2017 di poter effettuare mappe di prescrizione per mettere in campo la semina, la concimazione e il diserbo a dosi variabili attraverso l’uso dei sistemi di precisione applicati alle attrezzature Kverneland.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • fausto

    19 Luglio 2017 at 12:02 pm

    ottimo accordo mà la soluzione è irrirare i campi con acqua arricchita di ozonidi e ozono per detossificare i terreni contaminati da erbicidi e pesticidi,detossificarlo da muffe che producono tossine AFLATOSSINA DON ZEROLENONE ECC ECC) successivamente trattarlo in silos per la pastorizzazione e detossificazione finale

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