Irrigazione sostenibile: quanto costano le ali articolate a pivot o ad avanzamento frontale

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Non ci sono solo le “megamacchine” da 800 metri e più, ma esistono anche soluzioni più piccole di 100 metri, di lunghezza e molto versatili quindi adatte alla conformazione dei nostri campi. Stiamo parlando delle ali articolate, meglio note come pivot o linear, a seconda che siano a perno centrale o che avanzino frontalmente e in parallelo a un fosso da dove prelevano l’acqua.

Diffuse anche nella patria dello scorrimento

Anche nel cremonese, una zona d’Italia dove l’acqua si distribuisce ancora a basso prezzo, ma con un sistema quale lo scorrimento che del tutto anti-agronomico, molti agricoltori si sono orientati verso le ali articolate, che garantiscono una distribuzione perfetta dell’acqua irrigua e permettono anche di eseguire la fertirrigazione.

Sulle ali articolate c’è però un tabù da sfatare: costano troppo. Ci sono infatti alcuni dati economici elaborati dal Crea che vale la pena di analizzare prima di spaventarsi, poi ognuno farà i conti a casa propria.

La più elevata efficienza dell’irrigazione

Innanzitutto va detto che si tratta di impianti caratterizzati da un elevata uniformità di distribuzione dell’acqua, che arriva al 90% grazie agli irrigatori a bassa pressione e all’installazione delle “calate”, che sono tubazioni flessibili che avvicinano l’irrigatore alla coltura riducendo al minimo le perdite per evaporazione o gocciolamento.

Un’ala articolata dotata delle caratteristiche “calate”.

Quindi si tratta di impianti con un’alta efficienza irrigua, potendo adacquare con elevata frequenza ma con bassi volumi. Inoltre oggi questi impianti a pivot o corner possono essere dotati di sistemi di precisione per variare il volume irriguo a seconda delle caratteristiche del suolo e/o ai fabbisogni irrigui della coltura in atto, e addirittura di non irrigare dove non c’è bisogno.

A sinistra una schermata del programma di irrigazione a rateo variabile e a destra la gestione tramite iPad.

Irrigatori statici o rotativi

L’efficienza irrigua è condizionata anche dagli irrigatori a bassa pressione, che si dividono in due categorie:

  • Irrigatori statici: lavorano a 0,4-3 bar con gittate da 2 a 7 metri. Adatti alle zone ventose perché creano gocce fini ma non nebulizzate.
  • Irrigatori rotativi: stessa pressione degli statici ma con gittate maggiori, sino a 7,5-11 metri. Migliorano la frantumazione del getto e quindi l’uniformità di distribuzione, abbassando l’intensità di aspersione. Sono però più costosi.

Analisi dei costi delle ali articolate

Sui costi delle ali articolate possiamo solo dare un riferimento di massima, dato che il costo di acquisto di queste macchine varia molto a causa delle tante variabili in gioco (lunghezza della campata, tipo di impianto, livello di automazione, eccetera).

Ipotizziamo un’ala articolata di 300 metri di lunghezza, portata 40 l/sec e prevalenza 2,5 bar, con un costo dell’energia elettrica di 0,18 euro/kWh e del gasolio di 0,7 euro/l. Sono tre gli scenari possibili di irrigazione stagionale: bassa (120 mm), media (180 mm) e alta (240 mm).

Ore lavoro Litri gasolio Potenza assorbita Gasolio Energia elettrica
Bassa 440 1.540 7.290 39 €/ha 51 €/ha
Media 660 2.310 11.880 58 €/ha 76 €/ha
Alta 880 3.080 15.840 77 €/ha 102 €/ha

fonte: Informatore Agrario

Vediamo ora quanto costa l’irrigazione a ettaro per un impianto come quello sopra descritto in un’annata media con sei interventi irrigui da 30 mm cadauno:

Ammortamento 160 €/ha
Manutenzione 20 €/ha
Energia 67 €/ha
Manodopera 15 €/ha
Totale 262 €/ha

fonte: Informatore Agrario

Non è stato considerato il costo dell’acqua, dato che si tratta di un costo fisso aziendale.

Per quanto riguarda la durata di questi impianti, le ali articolate superano di gran lunga i vent’anni, a patto di fare una buona manutenzione.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


8 commenti

  • Stefano 85

    28 Settembre 2017 at 2:22 pm

    Buongiorno,

    Sarebbe interessante paragonarlo alla manichetta a goccia.

    Qualcuno sa quale sia la più conveniente Pivot o irrigazione a goccia con manichetta?

    Rispondi

    • Roberto Bartolini

      29 Settembre 2017 at 9:38 pm

      Gentile Stefano, riteniamo che i dati economici sulla manichetta siano a disposizione degli interessati presso le due società che al momento hanno maggiore esperienza in Italia, come Netafim e Toro. Grazie per il suo interessamento.

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  • Marco

    15 Gennaio 2019 at 12:07 pm

    Buongiorno,
    volevo chiederle se e quando un impianto come un pivot o un rainger diventano economicamente sostenibili e vantaggiosi, mi spiego meglio, un impianto del genere è vantaggioso in appezzamenti da 5/6 a 25/30 ettari?

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    • Roberto Bartolini

      16 Gennaio 2019 at 10:23 am

      La fattibilità e i vantaggi di pivot e ranger dipendono da molti fattori, prima di tutto l’ubicazione degli appezzamenti, la loro conformazione e la vicinanza di canali irrigui. Quindi il calcolo della convenienza si può fare solo caso per caso e sul posto. A ogni modo, la letteratura tecnica dice che in generale questo tipo di impianti diventa conveniente dai 25 ettari almeno in su.

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  • Michele loi

    15 Ottobre 2023 at 12:07 pm

    Quanto costa un impianto di pivot a ettaro su un appezzamento di circa8 ettari considerando che l’acqua ci viene erogata per caduta con una pressione molto alta

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  • Marco

    7 Gennaio 2024 at 6:40 pm

    Sono un mercendyser

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  • Marco

    7 Gennaio 2024 at 6:42 pm

    Buongiorno ,sono una ditta di marketing e mi interessa più informazioni delle sistemi di irrigazioni professionali. Grazie

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  • zhao caixia

    1 Marzo 2024 at 11:34 am

    volevo collaborazione con voi

    Rispondi

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