La carne di Antigola da Limousine felici sui terreni di collina

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Chi lo ha detto che i terreni agricoli di collina sono aree marginali dall’incerto destino? Matteo Piccinini e la moglie Alice Perri allevano con successo una trentina di capi di razza Limousine in una stalla a misura di benessere, costruita sulle colline di Pianoro (Bologna) nel 2013, e coltivano oltre 70 ettari di terreno a medica ed erbai misti, tutti destinati alla mangiatoia.

Matteo Piccinini in stalla sulle colline bolognesi, con le sue Limousine.

 

Carne di alta qualità

Racconta Piccinini: «Io sono nato su queste colline e dopo avere frequentato l’istituto agrario e lavorato per qualche tempo alla Facoltà di agraria di Bologna, un bel giorno ho deciso di mollare tutto e ricongiungermi alle radici della mia famiglia, da sempre agricoltori. Con mia moglie abbiamo dato vita alle “Terre di Antigola”, un allevamento che produce carne di alta qualità, fornita direttamente al consumatore, senza alcun intermediario. È una grande soddisfazione avere un rapporto diretto e continuativo con i nostri clienti, che ci ripagano di tante fatiche, anche con il sincero apprezzamento per la qualità del nostro prodotto».

L’espositore che ci accoglie ad Antigola riassume tutte le fasi, dall’allevamento alla vendita diretta delle cassette con svariati tagli di carne

 

La vendita diretta di cassette refrigerate

La vostra è una bella sfida, vista la concorrenza di mercato. Come avete organizzato la produzione e la vendita?

«Ci siamo dotati di un moderno laboratorio di lavorazione con tutte le attrezzature necessarie dove, insieme a un macellaio, prepariamo i vari tagli di carne, dai più pregiati ai meno pregiati, che vengono messi in cassette refrigerate da 10 chili, al prezzo di 140 euro iva compresa. Vendiamo le cassette direttamente a una clientela affezionata di famiglie, che ormai acquistano solo il nostro prodotto».

Il moderno laboratorio di lavorazione delle carni, dove vengono preparate le confezioni refrigerate per i clienti.

 

Tanti tagli di carne per la famiglia

Quanti animali macellate all’anno e quali tagli di carne proponete nelle cassette?

«Serviamo circa 140 famiglie e macelliamo in base agli ordini che abbiamo, normalmente due animali al mese. La carne rimane nella nostra cella frigorifera a frollare per almeno 15 giorni, dopodiché prepariamo le cassette dove mettiamo ossibuchi, fiorentine col filetto, bistecche, cotolette, roastbeef, spezzatino, straccetti, macinato, eccetera. Tutto confezionato in sacchetti freezer e diviso in base ai componenti della famiglia, se ci viene richiesto. Molti clienti vengono qui da noi a ritirare la cassetta, altri invece li raggiungiamo in un luogo prestabilito vicino alla città».

Il segreto per avere una carne saporita e tenerissima?

«Produrre sulle nostre terre, in regime rigorosamente biologico, la maggior parte degli alimenti che mettiamo in mangiatoia e curare il benessere animale, che significa azzerare le malattie e massimizzare la qualità della carne».

Le Limousine di Piccinini si alimentano con erba medica e foraggi misti coltivati sui terreni aziendali

 

Avete mai pensato al ciclo chiuso vacca-vitello?

«Siamo partiti proprio con la linea vacca-vitello, che poi abbiamo dovuto abbandonare per una serie di problematiche burocratiche regionali legate alla gestione di letami, liquami e letamaie. Le normative spesso impongono regole impraticabili e così oggi acquisto i vitelli biologici anziché allevarli. Ai fini economici è un vantaggio, perché oggi mi occupo solo dell’ingrasso, ma io ho la passione per il ciclo chiuso, quindi sento che mi manca qualcosa. Dopo infinite discussioni, oggi la normativa regionale sembra abbia chiarito finalmente alcuni aspetti, per cui confido di rimettermi in gioco con la linea vacca-vitello».

Gli anni del covid hanno frenato un po’ le vendite di Piccinini, che ora sono riprese a pieno regime. Anche se l’ostracismo montante nei confronti della carne certamente non agevola chi si dedica con professionalità a un allevamento di alta qualità.

Le splendide colline incontaminate dove Piccinini coltiva, alleva e presidia un territorio che altrimenti sarebbe abbandonato a se stesso.

 

Vita e lavoro a misura di natura

Su queste verdi colline l’aria è purissima, erba medica e foraggi sono coltivati come natura comanda e senza un grammo di chimica, gli animali sono felici e scoppiano di salute. Sembra di rivivere i tempi precedenti la seconda guerra mondiale, quando qui ad Antigola, insieme al nonno di Matteo Piccinini, vivevano oltre 50 famiglie e ognuna aveva una stalla con un pezzetto di terra, il “poderino”. Poi tutto sparì sotto le bombe e nel dopoguerra solo in pochi rimisero mano alla casa e al podere. Tra questi ci furono i Piccinini, che ancora oggi rivivono, in chiave moderna, i tempi andati della vecchia, cara e sincera civiltà contadina, nella quale affondano le radici di ognuno di noi.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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