”Mais in perfetta forma sul terreno preparato da Qualidisc al posto dell’aratura”

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Piergiovanni Saltarin di Candia, in provincia di Rovigo (abbiamo già parlato di lui in questo reportage) ci ha inviato alcune foto del campo di mais dove il terreno è stato preparato con due passaggi dell’erpice Qualidisc di Kverneland, al posto dell’aratura tradizionale.

«Considerando la siccità e i ritorni di freddo, sono molto soddisfatto», dice Saltarin. «Come si può notare, c’è una buona omogeneità delle piante e anche un’ottima pulizia dalle malerbe, che ho tenuto a bada con un solo trattamento di pre-emergenza con 3,5 l/ha di Lumax».

«Il Qualidisc ha avuto quindi un ottimo effetto sul terreno anche in occasione di piogge intense – prosegue Saltarin – dato che non si è verificato nessun ruscellamento, e la preparazione del letto di semina così realizzata ha favorito un’ottima penetrazione dell’acqua. La concimazione liquida starter con 7.21 NP e zinco ha poi fatto partire molto bene il mais, che si è sviluppato quanto quello di coloro che hanno seminato 15 giorni prima. Anzi, chi ha seminato presto ha subìto forti attacchi di elateridi e in certi casi gli agricoltori sono stati costretti a riseminare».

«Nessun problema particolare ho riscontrato con la senape utilizzata come cover crop, che è stata interrata perfettamente dal Qualidisc», conclude Saltarin.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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