Massari: foraggi di qualità e grande produttività

Il Sig. Massari Giovanni e i figli

Nell’azienda Biazzo Tina in provincia di Ragusa, di proprietà di Giovanni Massari, si sta investendo in innovazione tecnologica, che rimane l’unica strada da percorrere se si vuole cercare di aumentare la redditività della terra, visto che i pagamenti diretti della Pac 2015-2020 si ridurranno in maniera significativa.

Tre attività nel sud della Sicilia

«Sono agricoltore su una sessantina di ettari – dice Massari – eseguo lavori contoterzi per oltre 500 ettari nelle provincie di Ragusa, Catania e Siracusa, e allevo una cinquantina di bovini da carne. Se non ci si evolve con le tecnologie, non si può pensare di fare reddito». Abbiamo intervistato Giovanni Massari per farci raccontare meglio la sua attività e le macchine che utilizza.

Dal Rossello alle foraggere

Quali sono le colture che praticate?

«Nella mia azienda, ma anche dai clienti esterni, si punta sul grano duro in versione biologica e su grano tenero foraggero, avena, trifoglio, loietto, medica destinati agli allevamenti».

Quale varietà di grano duro va per la maggiore in questa zona?

«Sull’Altopiano del ragusano seminiamo quasi tutti una vecchia varietà che deriva dal famoso senatore Cappelli, che si chiama Rossello. È molto richiesto per la sua qualità molitoria e anche perché produce una quantità di paglia molto superiore a quella di tutte le altre varietà di duro. E, si sa, qui la paglia ha un valore elevato. La produzione si attesta intorno ai 20-30 ql/ha e generalmente si lascia il terreno a riposo un anno per poi riseminare il Rossello».

La falciacondizionatrice 632 FR Deutz-Fahr

Quali macchine usa per raccogliere i foraggi?

«La falciacondizionatrice a dischi frontale Deutz-Fahr 632 FR applicata a una trincia semovente John Deere, che mi consente di avere un’ottima visibilità in lavoro. La macchina segue perfettamente i contorni del campo e la posizione ravvicinata al trattore assicura al cantiere un perfetto bilanciamento anche se si lavora in pendenza, come accade dalle nostre parti».

La soddisfa nel trattamento dei foraggi?

«Assolutamente sì. La macchina taglia in maniera molto “pulita” e l’efficacia del sistema di sospensioni fa adattare l’attrezzo a tutti i tipi di terreno consentendo ricacci sempre perfetti».

La falciacondizionatrice frontale Deutz-Fahr 632FR
La falciacondizionatrice frontale Deutz-Fahr 632FR

L’andanatore Vicon Fanex 784 Andex

E come andanatore che cosa utilizza?

«Ho un doppio andanatore Vicon Fanex 784 Andex con larghezza di lavoro da 7 a 7,80 metri. La macchina ha una produttività eccezionale e riesco a lavorare oltre 10 ettari all’ora, così in 3-4 ore preparo tutto il prodotto che occorre alle rotoballe per tutto il giorno».

La famiglia Massari di fronte all'andanatore Vicon Fanex 784 Andex
La famiglia Massari di fronte all’andanatore Vicon Fanex 784 Andex

Quali sono i punti di forza di questo andanatore?

«Il pignone e la corona immersi completamente in bagno d’olio eliminando le manutenzioni e il sistema Terralink quattro».

In cosa consiste?

«È un sistema che controlla i rotori in tre dimensioni e permette agli stessi di adattarsi a qualsiasi condizione di lavoro in modo tale che possiamo sempre procedere ad alta velocità anche su terreni sconnessi. La struttura a quattro ruote aumenta la stabilità. E poi sottolineo la forma arrotondata dei dischi curvi che consente di avere sempre andane uniformi».

Cosa c’è dietro l’angolo?

«Vorrei acquistare da Kverneland uno spandiconcime innovativo con la pesa e una rotopressa a camera variabile».

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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