Nuova Pac, niente aiuti a chi sfrutta i lavoratori
Un emendamento del Parlamento europeo ha sancito un nuovo corso dal 2023 per i rapporti di lavoro in agricoltura. L’Ue prevede infatti di inserire una cosiddetta “clausola sociale” alla Pac 2023-2027 per tutelare i diritti dei lavoratori braccianti, che va a colpire i beneficiari dei pagamenti diretti e dei premi annuali che non rispettano i contratti collettivi di lavoro, la legislazione sociale e i diritti del lavoro.
In Europa lo sfruttamento dei lavoratori stagionali impegnati in agricoltura coinvolge oltre 4 milioni di addetti che non hanno documenti di lavoro e vivono in condizioni poco dignitose. Ma nonostante questo, oggi la Pac continua a erogare i premi a imprenditori agricoli che non rispettano i contratti di lavoro e le norme di sicurezza.
Con l’avvio della nuova Pac si introdurrà quindi un nuovo principio di “condizionalità sociale”, che si va ad aggiungere alla ecocondizionalità oggi in vigore e che verrà rafforzata ulteriormente, a cui verranno sottoposti tutti i contributi erogati, per sancire che non si possono erogare fondi pubblici a coloro che sono responsabili di sfruttamento del lavoro.
La condizionalità è dunque un codice di comportamento per l’agricoltore non solo verso le buone pratiche agricole, ma anche per il rispetto per l’ambiente, il benessere animale e la sicurezza alimentare, che dal 2023 si estenderà all’equità nei rapporti di lavoro. Un passo avanti di grande valore che ci auguriamo venga sancito in via definitiva nella Pac 2023.