Pac 2021-2027: il capping penalizzerà le grandi aziende con pagamenti oltre 60mila euro

pac-2021-2027-capping

La proposta della Commissione europea per la prossima Pac 2021-2027 prevede un taglio dei pagamenti diretti per le grandi aziende, con un sistema a scaglioni (vedi tabella 1 sottostante) che parte dalla soglia di 60.000 euro sino a 100.000 euro.

fonte: Terra e Vita

Si tratta del cosiddetto “capping”, il taglio che in effetti è già presente nella Pac attuale, ma con alcune differenze:

  • il taglio non si applicherà solo al pagamento di base come avviene oggi, ma a tutti i pagamenti;
  • nella Pac attuale la degressività inizia da 150.000 euro e il capping è volontario per lo Stato membro, mentre in futuro il taglio sarà obbligatorio.

«È evidente – commenta l’agronomo Angelo Frascarelli – che la Commissione esprime in questo modo la volontà di rafforzare la riduzione dei pagamenti per un numero più elevato di aziende agricole di grandi dimensioni. Ciò che si otterrà dal capping verrà utilizzato per finanziare il sostegno al reddito per la sostenibilità, i pagamenti disaccoppiati e lo sviluppo rurale».

Come incideranno i costi del lavoro

L’ammontare dei pagamenti da sottoporre al capping è tuttavia detratto dai costi del lavoro e questo consente alle aziende di alleggerire la penalizzazione, a patto che abbiano manodopera. La tabella 2, pubblicata nei giorni scorsi su Terra e Vita, fornisce alcuni esempi che chiariscono il meccanismo.

fonte: Terra e Vita

L’azienda A percepisce 45.000 euro di pagamenti e quindi non è sottoposta a capping.

L’azienda B dovrebbe percepire 90.000 euro di pagamenti, ma non ha costo del lavoro perché utilizza i contoterzisti, e quindi subisce una riduzione di 11.250 euro.

L’azienda C ha due salariati che costano 40.000 euro e quindi non subisce alcun taglio, dal momento che 90.000 –  40.000 fa 50.000, cifra che è al di sotto del primo scaglione del capping, che parte da 60.000 euro di pagamenti diretti.

L’azienda D dovrebbe percepire 120.000 euro, ha un costo del lavoro di 40.000 e quindi subirà un taglio di 6.250 euro.

L’azienda E percepisce 950.000 euro di pagamenti e ha un costo del lavoro di 830.000 euro. Detraendo il costo del lavoro, si ottiene 120.000 euro che è soggetto a capping, con una riduzione dei pagamenti di 38.750 euro.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


2 commenti

  • Davide

    18 Luglio 2018 at 1:33 pm

    Salve io volevo sapere una cosa , mio padre ha affittato l’azienda, e il prossimo anno decade l’affitto, e riprendiamo in mano l’azienda, il problema è che abbiamo perso la pac sul terreno, xké da come è la legge secondo me sbagliata, rimane all’affittuario e nn sul terreno,come faccio a riprendere i miei titoli di agea sul terreno??!! Questa pac. Dovrebbe essere su i terreni e rimanere su u stessi, ke significa ke uno entra prende il terreno in affitto, e finito l’affitto si porta via i titoli pac???!!!!

    Rispondi

    • Roberto Bartolini

      19 Luglio 2018 at 2:50 pm

      Gentile Davide, quando asserisce che suo padre ha affittato l’azienda, non specifica perché abbia affittato solo la terra e non anche i titoli, come invece avrebbe dovuto fare. O forse non aveva titoli in portafoglio? Infatti, se si affittano terra e titoli, al temine del contratto di affitto i titoli tornano al proprietario della terra.

      Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato I campi obbligatori sono contrassegnati


Chi siamo

Nato nel 2014, Il Nuovo Agricoltore è un portale informativo dedicato all’agricoltura, con un occhio di riguardo alle innovazioni tecnologiche. Il progetto è sviluppato da Kverneland Group Italia.


CONTATTACI