Roberto Bartolini5 Aprile 20235min163191

Pac 2023, gli importi dei sostegni accoppiati

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Ammontano a 524,5 milioni di euro le risorse destinate dall’Italia ai sostegni accoppiati Pac, ripartiti tra i comparti produttivi considerati più strategici per il nostro paese. Il sostegno accoppiato al reddito viene erogato agli agricoltori attivi, con un pagamento per ogni ettaro ammissibile, e per beneficiarne occorre presentare la domanda unica Pac.

Nella tabella che segue vengono indicati gli importi previsti, perché quelli effettivi verranno determinati a fine campagna da Agea sulla base degli ettari effettivamente seminati nel 2023, nel rispetto del plafond disponibile.

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Frumento duro

Per evitare l’abbandono dei terreni marginali, questo aiuto accoppiato è destinato solo alle regioni del centro-sud: Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il pagamento stimato è di 93,50 euro/ha.

Girasole e colza a contratto

La forte variabilità di superficie da un anno all’altro e la necessità di sostenere colture meno esigenti in acqua e nutrienti hanno fatto aumentare l’aiuto accoppiato rispetto alla passata gestione. Il premio è concesso a girasole e colza (a eccezione delle colture destinate a produrre semi da tavola) impegnati con contratti di fornitura con l’industria di trasformazione, sementiera e mangimistica. I contratti devono essere allegati alla domanda unica.

Dal 2024 sarà obbligatorio utilizzare solo semente certificata. Il pagamento stimato è di 101 euro/ha.

Agrumi Dop o Igp

Si tratta di una novità di questa Pac. Gli ettari ammissibili al pagamento devono essere coltivati ad agrumeto specializzato, che nell’anno di domanda siano inseriti nel sistema dei controlli per le produzioni Dop o Igp oppure le cui superfici siano soggette a obbligo di conferimento della produzione a un’organizzazione di produttori cui aderisce l’agricoltore. Il pagamento stimato sarà di 151 euro/ha.

Riso

C’è stato un notevole incremento nel budget di sostegno alla coltura del riso, che sta soffrendo per la carenza di acqua e che sta restringendo la superficie occupata. Il pagamento stimato è di 336 euro per ettaro ammissibile seminato, coltivato e mantenuto in campo fino alla maturazione piena delle cariossidi. Dal 2024 per incassare il premio sarà obbligatorio l’uso di semente certificata.

Barbabietola da zucchero

Il premio è concesso per ettaro ammissibile impegnato nei contratti di coltivazione stipulati con l’industria saccarifera, quindi è subordinato alla sottoscrizione di un contratto e all’utilizzo di semente certificata. Il premio stimato è pari a 658 euro/ha. Anche per questa coltura, dal 2024 c’è l’obbligo di seme certificato.

Pomodoro da industria

Il premio stimato è di 173 euro per ettaro ammissibile, ovvero impegnato in contratti di fornitura stipulati con un’industria di trasformazione tramite un’organizzazione di produttori.

A partire dal 2024 il sostegno accoppiato sarà vincolato all’uso di materiale di propagazione certificato appartenente a varietà iscritte nei registri delle varietà o nel catalogo comune europeo. Per le aziende biologiche c’è la deroga all’uso di sementi convenzionali, qualora quelle in forma biologica non siano sul mercato.

Olio Dop

Il premio stimato è di 117 euro/ha ed è riservato agli oliveti Dop e Igp.

Soia

Il premio accoppiato è stato incrementato e il valore stimato è di 136 euro/ha. Da quest’anno non ci sono più vincoli di superficie e quindi il premio viene rogato su tutti gli ettari ammissibili. Dal 2024 sarà obbligatorio l’uso di semente certificata.

Leguminose

Il premio è destinato a leguminose da granella diverse dalla soia, erbai annuali di sole leguminose e miscugli di leguminose e altre essenze, purché le leguminose restino predominanti almeno per il 51%. È esclusa la medica, che non rientra negli erbai annuali.

Esempi di colture ammesse al premio: pisello proteico e da granella, faglio e fagiolino, fava da granella, lupino dolce, lenticchia, cece, lupinella, sulla, erbai monofiti e polifiti con leguminose predominanti. Il pagamento stimato è di 40 euro/ha.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Riccardo Aurelio Viscillo

    8 Aprile 2023 at 7:56 am

    Come sempre aiuti su doppi binari, vagonate di euro al nord mentre al sud gli spiccioli, basta guardare le tabelle delle colture.

    Rispondi

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