Pac, eco-schema 5 su piante mellifere: 500 euro/ettaro sui seminativi

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Dal 2023, per chi fa seminativi (e anche colture arboree), la nuova Pac prevede un sostegno se l’agricoltore destina una parte della superficie a piante mellifere, cioè che vengono visitate dalle api. Si tratta dell’eco-schema 5, dal titolo “Misure specifiche per gli impollinatori”. Vediamo come funziona.

Le piante ammesse

L’elenco delle piante ammesse al sostegno e che si possono seminare è il seguente:

  • Ambretta
  • Asfodelo
  • Busnaga
  • Calcatreppolo
  • Chiorchiolino
  • Erba Strega
  • Facelia
  • Falsa Ortica
  • Ferrocavallo
  • Ferula
  • Fiordalisio
  • Liniola
  • Mascarenna
  • Mentuccia
  • Radichella
  • Repetella
  • Rughetta selvatica
  • Scarlina
  • Siderite
  • Sparviere
  • Spina Janca
  • Trifoglino
  • Viperina azzurra

Questo elenco, secondo il parere di Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, potrebbe essere presto ampliato da altre specie che verranno comunicate dal Ministero.

Il sostegno economico

Il premio annuale, che si aggiunge al sostegno di base, è di 500 euro all’ettaro (250 euro per le colture arboree), per un budget complessivo di 43,4 milioni di euro.

Il premio può essere di un certo interesse soprattutto per le aree collinari e marginali dove le rese dei seminativi sono scarse e altalenanti, e può costituire quindi una integrazione al reddito da non sottovalutare.

Gli impegni da rispettare

Per ottenere l’aiuto, occorre rispettare due impegni:

  1. Fino al completamento della fioritura non si possono usare sulle superfici seminate con colture mellifere diserbanti e fitosanitari, eseguendo il controllo solo meccanico delle infestanti non di interesse apistico. Al completamento della fioritura sulla superficie oggetto dell’impegno, può essere seminata una coltura principale dopo avere terminato la coltura mellifera con asportazione, sfalcio, trinciatura o sfibratura.
  2. Non ci sono limiti massimi alla superficie da destinare alle colture mellifere, mentre invece ci sono limiti minimi, e cioè almeno 0,25 ettari contigui, con larghezza minima di 20 metri e una distanza da 3 a 5 metri da colture limitrofe dove si possono usare gli agrofarmaci.

La semina di piante di interesse apistico nei due mesi del 2022 e nei primi mesi del 2023 rientrano di diritto nei pagamenti della nuova Pac.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


40 commenti

  • Roberto Ciola

    2 Novembre 2022 at 4:26 pm

    Superando il budget il premio diminuisce?
    Vi ringrazio anticipatamente

    Rispondi

    • Patrizio

      8 Novembre 2022 at 6:33 am

      Certo. !! Diminuisce perché è un budget !!
      Perciò al max si fanno 8700 ettari poi diminuisce
      Infatti il rischio è di trovarsi con pochi soldi per ettaro

      Rispondi

    • Patrizio

      8 Novembre 2022 at 7:44 am

      Anzi mi devo correggere il budget e 43 milioni perciò sono circa 90.000 ha in Italia che ritengo comunque pochi

      Rispondi

  • Antonio

    2 Novembre 2022 at 7:10 pm

    Salve,
    quando ci sarà chiarezza? Siamo in pieno periodo di semina e nessuno sa cosa fare per quanto concerne la pac.
    Chissà se nelle piante ammesse rientrerà la sulla, visto l’elevato potere mellifero…

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  • Antonio Bompignano

    2 Novembre 2022 at 7:52 pm

    Molto utile

    Rispondi

  • Angelico Paolo

    2 Novembre 2022 at 8:37 pm

    Sarebbe molto importante per l’ambiente e per il clima e soprattutto per il pianeta.

    Rispondi

  • Maria Vallone

    3 Novembre 2022 at 6:37 am

    Anche per aree destinate a pascolo?

    Rispondi

    • Tiziana Toni

      6 Novembre 2022 at 10:45 pm

      Ma quando si amplierà l’elenco? La Lavanda dov’è? Io mi chiedo chi ha stilato l’elenco ed il senso, le cose vanno fatte per bene dall’inizio. Grazie

      Rispondi

      • Carmelo

        3 Dicembre 2022 at 5:14 pm

        La lavanda non c’è i nostri burocrati ladri in combutta con i tecnici iniqui hanno redatto una lista improponibile, che non da alcun reddito oltre quello della pac.

        Rispondi

  • Orfeo

    3 Novembre 2022 at 7:54 am

    Ottimo finalmente si pensa alla biodiversità alle api e agli insetti pronubi e si evita la desereryificazione dei territori

    Rispondi

  • Enrico FRAVILI

    3 Novembre 2022 at 7:58 am

    Ottimo articolo. Poi dovremo vedere le istruzioni operative di Agea che spesso invece di chiarire confondono.
    Dr. Agr. Enrico Fravili

    Rispondi

    • Mario

      7 Settembre 2023 at 9:21 pm

      Ho seminato nell’ottobre 2022 circa 3 ettari di coltura apistica. Ora, settembre 2023, è tutto secco e mi dicono che prima di sfasciare debbo aspettare ottobre. Corrisponde ciò al vero?

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  • Sonia colusso

    3 Novembre 2022 at 11:21 am

    Sono produtri di latte in bio da 10anni mai percepito contributi essendo in regola con la bios ,non mi sembra di essere tutelata come i vigneti ,noi rispettiamo nei nostri campi assistono tutti gli insetti anche quelli più fastidiosi ,e questo la dice lunga ,sono d’accordo nel rispetto dell ambiente aperta a nuove idee ma vorrei essere un po’ riconosciuta o ricompensata meglio.

    Rispondi

  • Marco

    3 Novembre 2022 at 9:45 pm

    Buongiorno
    Sono un Apicoltore e produco miele di alessandrino e resupinato che non vedo nella lista delle colture mellifere
    Saluti

    Rispondi

  • Vincenzo Forte

    4 Novembre 2022 at 10:02 am

    Per tutte le istruzioni in merito a chi bisogna rivolgersi grazie.

    Rispondi

  • Giuseppe Cardaci

    4 Novembre 2022 at 8:10 pm

    Noi siciliani siamo abbandonati dal mondo politico nazionale ed europeo meritiamo un po’ d attenzione considerando rispetto a zone piovose che fanno quantità noi produciamo qualità è se possibile rinforzare contributo mai arrivati sia nel mondo zootecnico è agrario e per le nuove sementi se fa parte la senape grazie giuse

    Rispondi

  • Antonio Trocino

    5 Novembre 2022 at 1:54 pm

    La superficie seminativa complessiva della mia azienda e di circa 40 Ha. Quindi dovrei lasciare il 25 % a piante mellifere. La posso concentrate oppure per ogni particella devo applicare il 25%? Dato che i miei terreni sono in Bio, questo ecoschrma va in contraddizione con il PSr Mis. 11?

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  • Paola

    5 Novembre 2022 at 2:50 pm

    Siamo apicoltori e seminiamo facelia melilotto e trifoglio resupinato possiamo richiedere la pac

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  • Valentino

    6 Novembre 2022 at 10:18 pm

    Sono tutte essenze presenti sulla Murgia, perché allora non dare 500€ ad ettaro sui pascoli magri? E magari nei seminativi continuare a seminare cereali e legumi visto che la bilancia pende sempre verso le importazioni!

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  • Francesco

    8 Novembre 2022 at 7:41 am

    Dott. Bartolini, per quanto riguarda “la semina di piante di interesse apistico negli ultimi due mesi del 2022 e nei primi mesi del 2023 come Lei sottolinea dovrebbero rientrare di diritto nei pagamenti della nuova Pac.” L’agricoltore in assenza di istruzioni operative dell’Agea a chi si deve rivolgere in questa fase di transizione in assenza di linee di guida chiare da parte degli enti preposti?
    Cordiali saluti

    Rispondi

  • Pietro Perrino

    9 Novembre 2022 at 5:18 pm

    Buone intenzioni, ma poi?

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  • Carlo Tocci

    10 Novembre 2022 at 3:28 pm

    Un paio di quesiti, relativi a dei dubbi che ho.
    Leggo superficie minima 0,25 ettari da destinare alle mellifere.
    Fermo restando che sarebbe oppurtuno destinarne almeno 1,5-2 ettari a questa destinazione, il limite di 0,25 ha, vale qualsiasi sia l’estensione della coltura limitrofa ?
    L’aiuto si considera solo per le superfici destinate alle colture mellifere ho viene calcolato anche sulle culture limitrofe ?
    Grazie a chiunque voglia/sappia rispondermi.

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  • paolo

    16 Novembre 2022 at 5:20 pm

    l’ecoschema 5 è compatibile con l’ecoschema 2 ?

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  • Francesco

    22 Novembre 2022 at 7:49 pm

    Penso che bisogna spiegare bene. Bisogna sapere se conviene o no.Una volta seminato poi non si può tornare indietro ,per seminare bisogna fare un investimento, lavorare il terreno e acquistare il seme. Se il gioco non vale la candela.

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  • Eugenio Cavarzan

    22 Novembre 2022 at 9:01 pm

    Buona sera,ho circa 10000 Mq di terreno agricolo, quale piantagione potrei fare x guadagnare il massimo col minimo sforzo,grazie mille per la risposta

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  • Antonio

    1 Dicembre 2022 at 11:40 am

    Se semino la facelia a giugno dopo aver trebbiato il grano posso richiedere comunque i 500 euro a ettaro?

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  • BORSATO IOLE

    13 Dicembre 2022 at 2:50 pm

    QUESTO TIPO DI CONTRIBUTO POTRA’ ESSERE RICHIESTO DA QUALSIASI CITTADINO PROPRIETARIO DI UN TERRENO SEMINATIVO ? ANCHE SE NON E’ AGRICOLTORE ( COME QUALIFICA DI ATTIVITA’ SVOLTA?)

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  • Cristiana

    3 Febbraio 2023 at 10:43 am

    C’è una lista anche delle specie arboree che si possono piantare?

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  • ignazio

    7 Febbraio 2023 at 7:49 pm

    chi ha redatto l’elenco delle piante nettarifere e pollinifere sicuramente non e’ un apicultore altrimenti avrebbe messo le vere piante pollinifere che nettarifere

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  • Roberto Ciani

    13 Febbraio 2023 at 10:33 pm

    È ridicolo. Queste persone le paghiamo noi e lavorano per altri.
    Abbiamo una crisi in corso per mancanza di cereali per alimentazione umana e seminiamo per le api? Delle due una: o la crisi non c’è o ancora è troppo poca, cercano di peggio per noi.
    Non c’è nessun motivo per cui non possiamo seminare foraggi che poi possiamo anche sfalciare oppure mandare a seme.
    Da quando in qua gli impollinatori non vanno su Trifogli, Sulla, Medica, Prati Polifiti? E sul Colza? Schifano il Girasole? Sono diventati fabici?
    Perché non possiamo coltivare e produrre come sappiamo fare? Non ha senso mettere in tasca due soldi di contributo quando potremmo CONTEMPORANEAMENTE produrre per gli impollinatori e per gli allevamenti, oppure l’industria.
    Questo è produrre ricchezza.
    Da sempre.
    Per tutti.
    Pianeta compreso.

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  • Nicola

    16 Aprile 2023 at 5:55 pm

    salve o un terreno vicino al mare di ettari 70 tutto brado e biologico pieno di piante e erbe melifere come asfodelo, ferula ginestra , e tante altre che non sto a elencare vorrei sapere se entrano nel ecoshema 5 grazie a chi mi dà una risposta

    Rispondi

  • Nicola

    16 Aprile 2023 at 6:08 pm

    vorrei un chiarimento su delle essenze melifere che sono la ferula e lasfodero che io so sono piante da pascolo brado e non si seminano se non è così ditemi chi vende il seme vorrei sapere chi a compilato questa lista e forse un marziano dovrebbero mettere gente preparata e non farci vedere i sorci verdi quando compiliamo le domande

    Rispondi

  • Tommaso

    2 Maggio 2023 at 10:27 am

    Per rispondere a Roberto Ciani. Le foraggere se non vengono mandate a seme non sono utili all’apicoltura perche vengono sfalciate prima che il fiore produca nettare, così per il girasole che negli ultimi anni è commercializzato solo con seme ibrido e non è più nettarifero. Su http://www.mellifere.it si sta provando a organizzare le essenze mellifere per poter capire come distribuire più fioriture su tutto l’arco dell’anno nella propria zona. In Italia non è possibile pensare ad un agricoltura estensiva ed è importante che agricoltura e apicoltura dialoghino.

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  • Urbano

    5 Maggio 2023 at 4:09 pm

    Avendo terreno in piena zona xilella non posso aderire visto l’obbligo di lavorare i terreni e tenerli puliti entro il 15 maggio.

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  • Maria Paola splendiani

    20 Maggio 2023 at 8:35 pm

    Se vicino ai campi coltivati x le api ci sono abitazioni come la mia avremo problemi con il numero delle api dato che abbiamo bambini? Può essere pericoloso?

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  • Mauro

    17 Settembre 2023 at 11:55 am

    Paulownia e girasole rientrano nella pac?

    Rispondi

  • Leonardo Ferraro

    19 Settembre 2023 at 12:58 pm

    Nell’elenco delle piante mellifere ammesse non è presente l'”Inula vischiosa”, pianta tanto amata
    dalle api.
    Questa meravigliosa pianta attrae le nostre amiche con una doppia finzione,
    In primis ha un’azione cromotropica per i suoi
    appariscenti fiori gialli, emana anche un forte odore quasi a voler invitarle a ciucciare il suo nettare.
    L’inula vischiosa è presente in utto il bacino del Mediterraneo.
    Rivolgendomi a chi di competenza, invito a una nuova revisione dell’elenco.

    Rispondi

  • Leonardo Ferraro

    21 Settembre 2023 at 7:50 am

    Noto che nell’elenco delle piante ammesse non è presente la “inula vischiosa” pianta molto presente nelle aree collinari del meridione.
    L’inula è una stupefacente mellifera, essa attrae le nostre amiche con una doppia funzione, in primis l’azione cromotropica del colore dei suoi fiori gialli, molto appariscenti, li attrae anche con il suo profumo di resina molto intenso che le api apprezzano tanto.
    Si prega, a chi di competenza di includere anche l’inula viscosa se possibile. Grazie.

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  • saverio

    17 Dicembre 2023 at 2:01 pm

    Buongiorno ho visto su internet che in agricoltura c’è la PAC eco-schema 5 per piante mellifere. Io ho terreni in Basilica ma nella PAC – PSR 2023-2017 della Regione Basilica non vedo nessuna Bando o Misura dedicata a questa semina che prevede fino a un massimo di 500 € a ettaro.
    E’ così ? Per seionare piante mellifere devo ricorrere ad altri finanziamenti ?

    Rispondi

  • Andrea Andrini

    19 Gennaio 2024 at 4:14 pm

    Possibile trapiantare anziché seminare?

    Rispondi

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