Pac: quali pascoli sono ammessi agli aiuti e come si devono gestire le superfici

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Quali sono i pascoli ammessi agli aiuti Pac? Il primo quesito che si deve risolvere riguarda la percentuale di ammissibilità dei pascoli in presenza di roccia affiorante e di arbusti.

Ecco i casi previsti dal regolamento Pac:

  1. Prati permanenti cespugliati, arborati e/o con roccia affiorante con tara fino al 5%: ammissibilità 100%.
  2. Come sopra, ma con tara eccedente il 5% e sino al 20%: ammissibilità 80%.
  3. Come sopra, ma con tara eccedente il 20% e sino al 50%: ammissibilità 50%.
  4. Come sopra, ma con tara superiore al 50% e inferiore al 70%: ammissibilità 30%.

Le attività agricole ammesse

Sui pascoli, come su tutte le altre superfici agricole, l’agricoltore deve svolgere una delle seguenti attività:

  1. Pascolamento.
  2. Sfalcio.
  3. Altra operazione colturale in grado di mantenere la superficie in uno stato idoneo al pascolo.

Lo sfalcio è quindi alternativa al pascolamento, con una sola eccezione: i pascoli dove sono svolte le pratiche agricole tradizionali di cui all’art. 7 lettera a) del regolamento 639/2014. Queste superfici a pascolo sono ammissibili solo se effettivamente pascolate, e si tratta di superfici dove la copertura in erba non è prevalente, per esempio dove predominano gli arbusti ma sono pascolate, come il sottobosco in Maremma o in Sardegna.

Per tutte le altre superfici l’agricoltore può scegliere tra il pascolamento e lo sfalcio o altra operazione colturale che mantenga la superficie adatta al pascolo. Sono ammesse anche operazioni come lo spietramento, il decespugliamento, l’arieggiamento dello strato superficiale del terreno, il risanamento idraulico, il controllo delle specie erbose indesiderate e la trasemina.

Il calcolo della densità zootecnica

Il pascolamento ai fini della Pac è soddisfatto quando è applicato:

  1. Con uno o più turni annuali di durata complessiva di almeno 60 giorni.
  2. La densità minima è di 0,2 UBA/ha riferita all’anno di presentazione della domanda.

Il calcolo della densità zootecnica è il seguente: D = UBA/SAUp
D = densità zootecnica
UBA = numero medio annuo di UBA
SAUp = superficie destinata al pascolamento

Attenzione: verificate le deroghe regionali

Poiché facendo questo calcolo il carico di bestiame richiesto al pascolo risulterebbe molto elevato, la maggior parte delle regioni ha introdotto delle deroghe al decreto n. 1420 del 26 febbraio 2015, in particolare per quanto riguarda il carico minimo di bestiame adulto diverso da 0,2 UBA/ha, ma anche per il periodo minimo di pascolamento. Quindi è bene che l’allevatore si rivolga agli uffici agricoltura della sua Regione.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Anto78

    17 Settembre 2020 at 10:16 am

    Gentile dott. Bartolini, vorrei formularle una domanda:
    posseggo 100 ettari di pascolo ma non ho animali; sarebbe possibile acquistarle farli gestire ad un terzo tramite contratto di soccida o altra scrittura privata? Io conferirei pascolo e bestiame che di fatto verrebbe gestito da altri che ne prendono i frutti. A me resterebbe l’integrazione. E’ fattibile questa cosa? Grazie

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