Produzione record di cereali con concimi fogliari in copertura

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Orzo “Rafaela”: 76 q/ha. Grano tenero “Nefertari”: 82 q/ha. Grano duro “Achille”: 66 q/ha. Sono le produzioni 2022 di Enrico Soffiati di Cerea (Verona), un agricoltore che ha sempre cercato di innovare i suoi percorsi agronomici e che viene premiato dai raccolti che anche in annate molto difficili non subiscono decurtazioni. A dimostrazione che se si coltiva in un certo modo la redditività è assicurata, anche quando il clima impazzisce.

Enrico Soffiati
Enrico Soffiati conduce un’azienda agricola a Cerea (Verona)

Scelte coraggiose in un’annata difficile

«Credo, in tutta onestà, che l’annata agraria 2021/2022 ce la ricorderemo per molto tempo», dice Soffiati. «In inverno non si è quasi vista una goccia di pioggia e l’estate è stata caratterizzata da caldo torrido. In annate come queste il buon imprenditore agricolo deve pensare di produrre con pratiche agronomiche diverse dal solito e orientate all’ottenimento del risultato, a prescindere dalle condizioni ambientali».

Solo concimi organici, organo-minerali e fogliari

Un punto chiave innovativo nella strategia operativa di Soffiati riguarda la concimazione, che sappiamo quanto abbia pesato quest’anno sui conti delle aziende agricole: «Ormai da anni ho impostato i piani di concimazione aziendale con prodotti pellettati organo-minerali e liquidi fogliari organici e organominerali di Fomet spa, azienda leader nel settore della trasformazione di materie prime di origine animale», spiega Soffiati. «E anche quest’anno, per la concimazione di copertura di tutte le colture a paglia seminate nella mia azienda, ho voluto usare solo ed esclusivamente prodotti fogliari. Quindi non ho usato nessun concime minerale, in mezzo allo stupore di tutti i miei colleghi che non hanno risparmiato critiche al mio operato. Ma le produzioni finali mi hanno dato ancora una volta ragione».

Il frumento duro Achille ha prodotto 66 q/ha e con i prezzi del 2022 ha garantito un ottimo reddito.

Prodotti e dosi utilizzati nel 2022

Vediamo allora quale è stato il piano di concimazione 2021/2022 dei cereali a paglia. «Per la concimazione di pre-semina ho usato un pellettato organo-minerale chiamato “Ramses” (NP 10-18) alla dose di 150 kg/ha», racconta Soffiati. «A marzo, in concomitanza del diserbo di post-emergenza, ho utilizzato Emosprint, un fogliare organico a base di sangue, alla dose di 10 kg/ha: il prodotto svolge un’azione rinvigorente, in quanto fornisce alla pianta proteine già sintetizzate e aminoacidi liberi di pronto utilizzo. Dopo circa un mese, nel periodo della levata, mi sono orientato verso un formulato con un contenuto azotato maggiore chiamato Cerealsprinter: utilizzato alla dose di 6 kg/ha, in miscela con i trattamenti, questo formulato liquido organo-minerale contiene il 18% di azoto in diverse forme per garantire differenti tempistiche di cessione nelle fasi più importanti del ciclo colturale. Infine, l’ultimo prodotto fogliare utilizzato in fase di spigatura è stato un organo-minerale denominato “Sprinter S” alla dose di 4,5 kg/ha. Con questo trattamento si fornisce nutrimento azotato ma anche zolfo facilmente assorbibile che favorisce l’aumento del peso specifico e del contenuto proteico delle granelle».

L’orzo Rafaela ha prodotto 76 ql/ha senza utilizzo di concimi chimici.

Il costo dei prodotti: 177 euro/ha

A questo punto vediamo il costo di questi prodotti. Il costo indicativo per ettaro dei dosaggi utilizzati in campo è il seguente:

  • Ramses: 120 euro
  • Emosprint: 25 euro
  • Cerealsprinter: 18 euro
  • Sprinter S: 14 euro

Per un totale di 177 euro/ha.

In conclusione, chiosa Soffiati, «diciamo che le produzioni sono state molto buone per l’annata e i costi molto contenuti».

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Giuseppe Alai

    11 Agosto 2022 at 2:47 pm

    Buongiorno, è assolutamente interessante constatare che con poche (relativamente) unità di azito si possono ottenere ottime produzioni peraltro senza alcuna distinzione nelle tecniche dei 3 cereali che richiederebbero concimazioni diverse fra loro

    Rispondi

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