Psr, oltre 1 miliardo di euro da spendere entro dicembre

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Puntualmente, come ogni autunno che si avvicina, si ripropone l’annosa incapacità italiana a utilizzare i fondi che ci mette a disposizione la Pac attraverso le misure dei Psr regionali. Entro il 31 dicembre 2019 dobbiamo spendere ben 1,138 miliardi di euro che altrimenti verranno rimandati al mittente, in barba alle tante necessità di finanziamento che invece hanno gli agricoltori italiani.

Le 14 regioni in ritardo

Sono 14 le regioni che debbono esaurire i soldi a loro disposizione e le elenchiamo in ordine del monte spesa: Puglia (268 milioni di euro), Sicilia (178 milioni), Campania (146 milioni), Basilicata (87 milioni), Lombardia (66 milioni), Abruzzo (58 milioni), Marche (53 milioni), Lazio (49 milioni), Liguria (44 milioni), Toscana (32 milioni), Piemonte (20 milioni), Friuli Venezia Giulia (16 milioni), Valle D’Aosta (4 milioni).

Anche il PSR nazionale deve ancora spendere 93 milioni di euro entro la fine dell’anno, altrimenti anche questi soldi andranno persi.

Le 8 regioni virtuose

Le regioni “virtuose” che hanno che hanno centrato l’obiettivo di spesa sono invece 8: Bolzano, Trento, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Molise, Calabria e Sardegna.

Nel 2014-2020 si è speso appena il 33% del totale

Il dato finale della capacità di spesa dell’Italia, per quanto riguarda il totale dello stanziamento che Bruxelles ha assegnato al nostro paese per il periodo 2014-2020 pari a oltre 20 miliardi di euro, è ad oggi pari appena al 33,3%.

Sono anni che denunciamo questa incapacità della nostra burocrazia a gestire le risorse comunitarie e ben poche amministrazioni pubbliche sono state in grado di adempiere ai propri doveri istituzionali, mentre la maggior parte di esse non fa nessun passo avanti con conseguenze nefaste per i nostri agricoltori. La complessità delle procedure è ben nota, così come la scarsa efficienza dei sistemi informatici, ma non si capisce perché alcune amministrazioni riescono a far fronte agli impegni e molte altre no, finendo sempre per gestire le emergenze spesso senza alcun risultato positivo. Possibile che al ministero nessuno alzi la voce?

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Marco Felicani

    3 Settembre 2019 at 11:28 am

    La difficoltà a spendere le risorse dei PSR saranno mica collegate anche alla bassa redditività del settore agricolo ed alle ridicole dimensioni aziendali di molte regione che rendono non “bancabili” le iniziative altrimenti irrealizzabili causa mancanza capitali propri?
    (il PSR regala denaro a fondo perduto ma se non hai capitali e l’investimento é insostenibile economicamente si va poco lontano a far capannoni e cambiare trattori)

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