PSR Piemonte: da 125 a 300 euro/ettaro a favore della biodiversità in risaia

psr-piemonte-risaie

C’è una sottomisura molto interessante nell’ambito della misura M 10 “Pagamenti agro-climatici-ambientali” del nuovo PSR della Regione Piemonte, la 10.1.2, che assegna un bel po’ di euro/ha agli agricoltori che applicano tecniche che mitigano le conseguenze negative delle asciutte e l’opportuna gestione del suolo tra un ciclo colturale e quello successivo.

Perché si danno questi aiuti

Gli effetti dell’operazione sulla diversità biologica (focus area 4A) derivano dal mantenimento, durante il ciclo colturale del riso, di una riserva d’acqua che consente agli organismi acquatici di sopravvivere durante le asciutte e di ripopolare le camere di risaie nelle successive fasi di allagamento. Inoltre, l’operazione sostiene l’inerbimento degli argini e, mediante impegni accessori facoltativi, modalità di gestione del suolo favorevoli alla sopravvivenza della fauna selvatica tra un ciclo colturale e l’altro (mantenimento delle stoppie, allagamento invernale, erbaio intercalare da sovescio).

La durata degli impegni è quinquennale, con possibilità di proroga. L’operazione si articola in impegni di base, richiesti alla totalità degli agricoltori aderenti, e in impegni aggiuntivi ad adesione facoltativa.

Gli impegni di base

Su ciascuna camera di risaia oggetto dell’operazione è richiesto il rispetto dei seguenti impegni di base:

1) realizzare e mantenere per l’intero periodo di impegno, lungo uno o più lati della camera, un fosso a sezione trapezoidale largo almeno 60 cm (base maggiore del trapezio, posta in alto) e profondo almeno 40 cm, per una lunghezza di almeno 100 metri per ettaro. Il fosso deve essere realizzato prima della sommersione iniziale della risaia nell’anno di assunzione dell’impegno e deve rimanere allagato anche durante le fasi di asciutta, nel periodo tra la sommersione iniziale della camera in primavera e il suo prosciugamento in prossimità della raccolta. Ove necessario, il fosso deve essere collegato a solchi secondari atti a farvi confluire l’acqua di sommersione durante le fasi di asciutta;

2) effettuare la manutenzione del fosso fra un ciclo colturale e l’altro, fatte salve circostanze particolari e impreviste (es. danni da fauna selvatica) tali richiedere nel periodo primaverile o estivo, al fine di garantire la funzionalità del fosso, interventi di ripristino che devono essere comunicati all’ente istruttore con almeno 5 giorni di anticipo per eventuali controlli sul posto;

3) mantenere inerbito per l’intero ciclo colturale un argine di risaia, mediante semina o sviluppo della vegetazione spontanea.

Gli impegni aggiuntivi

In aggiunta agli impegni di base possono essere assunti, sull’intera superficie oggetto dell’impegno di base o su parte di essa, i seguenti impegni facoltativi:

1) mantenimento delle stoppie in campo durante il periodo invernale. L’impegno richiede il mantenimento delle stoppie in campo fino alla fine di febbraio;

2) sommersione invernale della risaia. L’impegno richiede di mantenere nella camera di risaia, in uno o più anni del periodo di attuazione dell’impegno di base, uno stato d’acqua profondo almeno 5 cm per almeno 60 giorni fra la raccolta del riso e la fine del mese di febbraio;

3) erbaio da sovescio autunno-vernino. L’impegno richiede di effettuare, in almeno due anni del periodo di attuazione dell’impegno di base, i seguenti interventi:

  • coltivare un erbaio da sovescio autunno-vernino di leguminose, anche consociate;
  • curare la buona riuscita dell’erbaio creando in particolare, ove necessario, adeguati canali di scolo per evitare ristagni;
  • non sottoporre l’erbaio a fertilizzazioni o trattamenti con prodotti fitosanitari;
  • mantenerlo in campo fino all’epoca usuale di preparazione del terreno nella primavera successiva e quindi effettuare il sovescio;

4) realizzazione di un fosso di sezione maggiore rispetto all’impegno di base. Al fine di incrementare gli effetti favorevoli alla biodiversità dell’ impegni di base, l’impegno richiede di realizzare all’interno di ogni camera di risaia oggetto dell’intervento facoltativo, lungo uno o più dei suoi lati, un fosso di almeno 80 cm di larghezza (lato maggiore, posto in alto, della sezione trapezoidale) e 100 cm di profondità, per una lunghezza minima di almeno 100 metri per ettaro. Come nell’impegno di base, il fosso deve essere mantenuto costantemente allagato anche durante le fasi di asciutta, nel periodo intercorrente fra la sommersione iniziale della camera in primavera e il suo prosciugamento in prossimità della raccolta; fra un ciclo colturale e l’altro occorre effettuare la manutenzione annuale o il ripristino del fosso.

I compensi per l’agricoltore

La misura fissa degli importi annuali per ettaro. In particolare:

  1. Impegno di base: 125 euro/ettaro
  2. Impegni facoltativi:
    • Mantenimento delle stoppie nel periodo invernale: 40 euro/ettaro
    • Sommersione invernale della risaia: 190 euro/ettaro
    • Erbaio da sovescio autunno-vernino: 180 euro/ettaro
    • Realizzazione di un fosso di sezione maggiore: 70 euro/ettaro

Gli importi degli impegni facoltativi si aggiungono a quello di base.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato I campi obbligatori sono contrassegnati


Chi siamo

Nato nel 2014, Il Nuovo Agricoltore è un portale informativo dedicato all’agricoltura, con un occhio di riguardo alle innovazioni tecnologiche. Il progetto è sviluppato da Kverneland Group Italia.


CONTATTACI