Rosa: solo con la filiera si può fare reddito

gianfranco rosa

Lo diciamo da anni, e per fortuna ci sono tanti agricoltori che lo riconoscono: coltivare in diretto contatto con chi trasforma paga. Poi, è chiaro, a volte bisogna anche discutere e battere i pugni sul tavolo; ma alla fine, se guardiamo il reddito di chi lavora in filiera, salta fuori che risulta sempre più elevato rispetto a chi lavora per conto suo aspettando le finestre favorevoli dei mercati. Gianfranco Rosa di Ceresara (Mantova) coltiva pomodoro da industria e grano duro in filiera, e da quest’anno anche soia per rispettare la nuova Pac.

Grano duro Mimmo da record

Con il grano duro Mimmo è in filiera con Barilla, e grazie a una tecnica colturale affinata nel tempo, può raggiungere rese di 85 ql/ha con oltre 87 di peso specifico e 14 di proteine.

«Uno dei segreti – dice Rosa – è non avere fretta di seminare il grano. Io entro in campo su un terreno lavorato con il coltivatore CLC pro e con la seminatrice S-drill di Kverneland, prima di Natale, ma ci sono anni che semino anche a gennaio. Mimmo è una varietà medio precoce e riesco a raccogliere entro metà giugno».

Pomodoro in filiera con Casalasco e grandi marchi

Per il pomodoro è in filiera con il Consorzio Casalasco, che trasforma per i marchi “Pomì” e “Lp”, cioè il pomodoro ad alto contenuto di licopene con antiossidanti, molto richiesto dai mercati esteri.

Rosa è un precursore di un innovativo sesto di impianto del pomodoro con interfila da 180 cm e fila binata a 70 cm per consentire al pomodoro di ricevere più luce e quindi più energia da trasformare in bacche.

Lavorare di notte è un divertimento

L’acquisto più recente è lo spandiconcime Vicon Geospread. «Grazie al satellite – dice Rosa – riesco a entrare in campo anche di notte in tutta tranquillità, e così le finestre utili di lavoro raddoppiano. Mi sono davvero molto divertito a lavorare in campo in notturna ed è fantastico che la macchina vede ciò che il mio occhio non può scorgere. Inoltre si evitano le sovrapposizioni, cioè le doppie distribuzioni di concime che sono così dannose alle colture. Geospread inoltre crea sino a 24 sezioni; dunque più il campo è difforme e più questa attrezzatura serve per evitare errori e sprechi di prodotto».

Rosa effettua la minima lavorazione con il coltivatore Kverneland CLC Pro Cut.
Rosa effettua la minima lavorazione con il coltivatore Kverneland CLC Pro Cut.
La S-drill Pro di Kverneland per la semina dei cereali sui residui colturali effettua in contemporanea lavorazione e deposizione del seme.
La S-drill Pro di Kverneland per la semina dei cereali sui residui colturali effettua in contemporanea lavorazione e deposizione del seme.
Lo spandiconcime Rota Flow di Vicon Geospread per la gestione intelligente e automatica della distribuzione dei fertilizzanti.
Lo spandiconcime Rota Flow di Vicon Geospread per la gestione intelligente e automatica della distribuzione dei fertilizzanti.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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