Roberto Bartolini9 Marzo 20202min21840

Soia, la cimice rallenta: nel 2020 dobbiamo recuperare 50mila ettari

soia

Il 2018 è stato l’anno record per la soia, con oltre 326 mila ettari in Italia e rese medie di 49 ql/ha. Ma il successo produttivo non è bastato e, forse per il terrore della cimice, nel 2019 abbiamo lasciato per strada ben 50.000 ettari. E così, la superficie a soia è calata a poco più di 274.000 ettari: si è trattato di un vero disastro perché l’Italia è molto carente di soia nazionale, quindi continua a importare soia ogm dal resto del mondo. Eppure tutti fanno finta di niente: questo perché la soia deve essere centrale in una rotazione con i cereali, migliorando il terreno e interrompendo la cadenza dei diserbanti, e perché viene sostenuta da un piccolo premio accoppiato della Pac.

Buone rese anche nel 2019

Ci auguriamo che le buone rese raggiunte anche nel 2019 da parte delle varietà più performanti (in media 4,7 t/ha secondo le prove nazionali effettuate dall’Ersa del Friuli Venezia Giulia) convincano i nostri agricoltori a rimettere la soia al centro della loro rotazione. Tra l’altro la temibile cimice, che ha avuto il picco nel 2017, ha diminuito gradatamente la sua pericolosità nel 2018 e 2019, probabilmente grazie all’arrivo di qualche antagonista naturale (fatta eccezione per il nord-ovest, dove qualche preoccupazione ancora la desta).

Le varietà più produttive di soia

Le prove varietali di soia effettuate nel 2019 forniscono indicazioni utili per le prossime semine. Si sono messe in luce Ekam (Ersa) con 50,8 ql/ha, Kws Annika (Kws) con 49,2 ql/ha, Creator (Mas Seed) con 50 ql/ha, Sz Victorius (Syngenta) e P18A02 (Pioneer) al primo anno di prove.

Massima stabilità produttiva negli anni stanno confermando Avril (Limagrain) con 50 ql/ha e Nirvana (Agrinordest) con 49,3 ql/ha. Produzioni oltre i 50 ql/ha sono state raggiunte da Guru (Allseeds), Namaste (Rv Venturoli), Blancas (Sis), Pallador (Mas Seed). Oltre i 49 ql/ha si segnalano P21T45 (Pioneer), Buenos (Cgs sementi), Hiroko (Sipcam), Avatar (Rv Venturoli).

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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