Speziali, servizi d’avanguardia anche per l’agroalimentare

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Diversificare l’offerta delle attività del contoterzista, mantenendo sempre alto livello di innovazione nella scelta di macchine, attrezzature, impianti e strutture. Questa la filosofia della storica impresa agricola Speziali, il cui titolare Marco afferma: «Per noi la nuova frontiera è rappresentata dall’impianto di fioccatura e di estrusione di cereali. Inoltre, abbiamo ottenuto le certificazioni gluten free e bio fondamentali per poter essere presenti nelle filiere alimentari umana e zootecnica».

Impianto per la lavorazione di farine gluten free per l’alimentazione umana.
Impianto per la lavorazione di farine gluten free per l’alimentazione umana.
Le farine senza glutine prodotte da Speziali.
Le farine senza glutine prodotte da Speziali.

Una storia lunga 127 anni

Marco Speziali, insieme al papà Antenore, è l’anima della Speziali Antenore Snc, una impresa storica a Roncoferraro nel mantovano, nata 127 anni fa per offrire i primi lavori contoterzi agli agricoltori. Una lunga storia testimoniata dalla bella collezione di trattori d’epoca e di attrezzature per la raccolta dei cereali che segna l’evoluzione della nostra agricoltura e di questa impresa d’avanguardia. «Noi continuiamo a proporre servizi, lasciando libero l’agricoltore nel decidere cosa seminare, ma ci siamo attrezzati con strutture moderne e funzionali per poter gestire notevoli quantità di prodotti anche molto diversi tra loro».

Una parte dell’ampia collezione della Speziali dei trattori usati in oltre 150 anni di attività in agricoltura.
Una parte dell’ampia collezione della Speziali dei trattori usati in oltre 150 anni di attività in agricoltura.
A destra Marco Speziali, titolare dell'azienda agricola Speziali, insieme a Sandro Battini, direttore commerciale Kverneland Group Italia.
A destra Marco Speziali, titolare dell’azienda agricola Speziali, insieme a Sandro Battini, direttore commerciale Kverneland Group Italia.

Il segreto di poter garantire le “partite separate” di prodotto

«Abbiamo una capacità totale di stoccaggio di circa 200 mila quintali – prosegue Marco Speziali – con tre impianti dedicati al mais (alimentare, zootecnico e bianco) che lavorano contemporaneamente, tenendo separati i prodotti. La stessa cosa riguarda il riso, con tre impianti, perché ogni nostro cliente ha la garanzia che il suo prodotto non verrà mai mescolato con quello di altri produttori, anche se si tratta della stessa varietà. Ogni partita di riso ha un suo prezzo e un suo mercato e questo sistema va rispettato».

La Speziali Snc dispone di una capacità di stoccaggio di oltre 200 mila quintali, con tre impianti dedicati al mais e tre dedicati al riso per poter effettuare lavorazioni contemporanee di partite diverse di prodotto tenendole ben separate tra di loro.
La Speziali Snc dispone di una capacità di stoccaggio di oltre 200 mila quintali, con tre impianti dedicati al mais e tre dedicati al riso per poter effettuare lavorazioni contemporanee di partite diverse di prodotto tenendole ben separate tra di loro.

Quanti sono i vostri clienti e qual è la consistenza del vostro parco macchine?

«I clienti sono circa 300 e il nostro parco macchine conta una quarantina di trattori, sei mietitrebbie e tre trinciacaricatrici. Ci occupiamo di tutte le colture estensive mentre non operiamo su bietola, pomodoro e patata».

Un impianto della Speziali che riesce a produrre prodotti speciali.
Un impianto della Speziali che riesce a produrre prodotti speciali.
Uno dei prodotti speciali della Speziali, destinati destinati all’alimentazione dei cavalli.
Uno dei prodotti speciali della Speziali, destinati destinati all’alimentazione dei cavalli.

«Sosteniamo la validità della minima lavorazione del terreno»

Qual è stata l’evoluzione nei sistemi di lavorazione del terreno?

«Già negli anni ottanta siamo stati tra i primi a introdurre il sodo, che nelle nostre zone non ha mai incontrato il favore degli agricoltori nonostante permettesse di ridurre le spese. Per fare sodo occorre infatti operare sempre in condizioni ottimali, cosa che è molto difficile raggiungere soprattutto oggi che il clima è piuttosto bizzarro. Quindi abbiamo sviluppato con successo le minime lavorazioni, che non abbiamo più abbandonato. Utilizziamo erpici a dischi di diverse tipologie oppure le seminatrici combinate, e così facendo, rispetto all’aratura tradizionale, risparmiamo uno o due passaggi. L’attrezzatura più recente che abbiamo acquistato è la trainata CTC 527 di Kverneland, una macchina che ha tre file di ancore, una fila di dischi e un rullo, da accoppiare a trattori che garantiscono una buona velocità di esecuzione per preparare in un solo passaggio il letto di semina, anche in diverse condizioni di terreno».

CTC abbinata ad a-drill per la semina del loietto

«Una delle particolarità di questa attrezzatura Kverneland che mi ha convinto ad acquistarla è la possibilità di montare, al di sopra degli organi di lavoro, la a-drill che è una seminatrice speciale per semi minuti che a noi è utilissima per le semine di loietto. L’Avepa, ente pagatore del Veneto, obbliga infatti tutti coloro che fanno mais di avere almeno un terzo della superficie con un’altra coltura e quindi gli agricoltori seminano in autunno il loietto, che trinciano ceroso, al quale fanno seguire un mais da insilato e così via. Noi avevamo la necessità di disporre di una attrezzatura come questa di Kverneland che in un solo passaggio prepara il terreno e semina contemporaneamente. Inoltre con la a-drill si possono seminare anche le cover crops o colture di copertura, che con la nuova Pac dovrebbero avere una certa diffusione».

Accord Optima Hd per seminare soia e mais

E per le semine?

«L’acquisto più recente è di due Kverneland Accord Optima HD trainate, una delle quali verrà sostituita con il modello più recente a trasmissione elettrica. Anche in questo caso la scelta è caduta su queste macchine perché mi occorreva una seminatrice capace di seminare sia mais sia soia utilizzando trattori leggeri e di bassa potenza, con la possibilità di distribuire il fertilizzante senza avere eccessivi ingombri. Queste seminatrici hanno dimostrato in campo di essere molto precise e di facile manovrabilità».

Uno degli ultimi acquisti di Speziali: la seminatrice Optima di Kverneland Accord.
Uno degli ultimi acquisti di Speziali: la seminatrice Optima di Kverneland Accord.

L’impanto fotovoltaico sul tetto

Un altro fiore all’occhiello dell’azienda Speziali è l’energia. «Abbiamo installato sul tetto di uno dei nostri capannoni un impianto fotovoltaico da 200 KW che assicura autonomia energetica dall’alba la tramonto, a tutti i nostri impianti. È stata una scelta felice che va nella direzione di mantenerci all’avanguardia nelle infrastrutture, una filosofia di gestione aziendale che è sempre stata alla base dei nostri investimenti. Anche i magazzini in cemento armato sono costruiti con sistemi all’insegna della massima sicurezza, e i silos sono dotati di sistemi di refrigerazione che permettono stoccaggi di prodotto refrigerato all’insegna della migliore conservazione possibile».

Grandi magazzini costruiti secondo i più moderni criteri di sicurezza.
Grandi magazzini costruiti secondo i più moderni criteri di sicurezza.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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Nato nel 2014, Il Nuovo Agricoltore è un portale informativo dedicato all’agricoltura, con un occhio di riguardo alle innovazioni tecnologiche. Il progetto è sviluppato da Kverneland Group Italia.


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